God of War: Cory Barlog avrebbe voluto approfondire la mitologia dei Troll

Nonostante il primo premio ai The Game Awards 2018, il creative director di God of War rimugina su alcuni aspetti che avrebbe voluto approfondire.

A distanza di mesi dall’uscita di God of War, Cory Barlog continua a parlare della sua opera e di cosa avrebbe voluto offrire ai fan della community. Questa volta, intervenendo sul canale YouTube di Noclip, il creative director di Santa Monica Studio si è soffermato principalmente sulla figura dei Troll.

Nel gioco, queste creature mitologiche vengono trattate in maniera generica, grazie soprattutto ai racconti di Mimir e ad altri contenuti secondari, ma la vera intenzione di Barlog era quella di approfondire la loro storia e la loro cultura.

Uno dei grandi rimpianti riguarda ad esempio la designazione delle boss fight, nelle quali una semplice barra della salute nemica non avrebbe funzionato. Inoltre ad ogni Troll è stato affidato un nome, che ha spinto il team di sviluppo a concettualizzare la loro storia:

“Dietro i Troll c’è una mitologia talmente grande che avrei potuto basare la storia principale solo su quella. Non c’è stato però un attimo di respiro, e di conseguenza abbiamo dovuto limitare il tutto a delle semplici storie inserite nel diario o nei racconti descritti da Mimir. I Troll avevano una storia, una cultura, vivevano nei villaggi, avevano lingue, ed erano divisi in tre diversi gruppi. Successivamente Tyr e Odino, manipolandoli, hanno eseguito una sorta di genocidio su queste persone, costringendoli a combattere l’uno contro l’altro e trasformandole in creature amareggiate e arrabbiate con il mondo intero”.

Non è chiaro a questo punto come tale mitologia avrebbe potuto intrecciarsi con la trama principale, tuttavia è sempre interessante conoscere questi particolari tipi di aneddoti, soprattutto quando trattano il taglio di un contenuto.

God of War è disponibile in esclusiva su PlayStation 4 ed è stato nominato miglior gioco dell’anno ai The Game Awards 2018.