Da quando è stato presentato, Shadow of The Tomb Raider ha destato l’interesse di molti fan di vecchia data ma anche dei neofiti del genere.
Nel corso del trailer pubblicato da Square Enix, gli sviluppatori hanno messo in luce un nuovo aspetto del carattere di Lara, un lato più cupo e sicuro di sé, che denota maggiore maturità nel personaggio.
Nel corso di un’intervista con il level designer e con il lead writer del titolo, Arne Oeheme e Jill Murray, è stato possibile carpire alcuni dettagli di quello che sarà il nuovo approccio di Lara alle varie situazioni che le si porranno difronte:
“La giungla è stata l’ambientazione della trilogia originale, e questa per noi è stata una sfida interessante da affrontare, creare una ambientazione viva nella quale Lara potesse immergersi”.
Sembra quindi che la nuova Lara sia più un’entità tutt’uno con la foresta che un essere umano, riconducendo il discorso ad un predatore naturale in grado di instillare timore nei nemici.
“La paura è un elemento cardine in fase di combattimento, e proprio quando Lara incute questa sensazione ai nemici sarà possibile immedesimarsi in un predatore, sarà come se la giungla li stesse attaccando”.
Secondo gli sviluppatori, ci saranno anche elementi che potranno ricondurre la nostra avventuriera a Batman. Saremo messi di fronte ad una scelta, se attaccare i nemici frontalmente, oppure nasconderci nell’ombra o su di un albero per poi piombare loro addosso come un’ombra.
Come in tutti i giochi di Tomb Raider che si rispettino, anche in questo saranno presenti fasi di esplorazione, e tutte le aree presenti nel gioco sono state ricreate fedelmente a quelle reali:
“Abbiamo inviato alcuni nostri dipendenti a Machu Picchu e nello Yucatan per vedere come erano le architetture locali, poi una volta tornati, abbiamo estrapolato le informazioni e le abbiamo contestualizzate 400 anni dopo”.
Gli sviluppatori, stando alle parole di Murray, hanno parlato di quella che è la loro visione di Lara, come persona e come esploratrice:
“Quello che abbiamo voluto trasmettere è una Lara più profonda, con sentimenti più contrastanti. Si potrà notare che è molto forte, ma non è Teflon. Abbiamo voluto dargli una sfaccettatura dark, ma allo stesso tempo abbiamo voluto anche garantire uno spiraglio di fiducia e speranza, insomma abbiamo voluto far trasparire una parte di Lara che definirà quello che sarà nell’avvenire”.
In ultima istanza, sono stati anche fatti cenni ai vari enigmi che troveremo nel corso dell’avventura:
“Il sacrificio è una parte molto importante per la cultura Maya, vogliamo ricreare questa sensazione nel giocatore quando si troverà a dover risolvere gli enigmi”.
Cosa dire, i presupposti per un gran gioco ci sono tutti, e chissà che questo nuovo capitolo non riesca in qualche modo a impensierire Nathan Drake e le sue avventure.