Durante il panel dedicato a Death Stranding tenutosi nella giornata di ieri all’E3 Coliseum, Hideo Kojima ha diffuso nuove informazioni sul gioco, definito da lui stesso come un titolo sicuramente fuori dagli schemi.
Il director ha dichiarato che il titolo ha preso molti spunti dal brand di Super Mario, ma nel senso diametralmente opposto: in Death Stranding il giocatore sentirà incessantemente la fatica del proprio personaggio, dovrà stare attento a mantenere un discreto equilibrio evitando di non inciampare sulle pietre e a non essere persino spazzato via da un fiume.
Per quanto riguarda la regia, Kojima ha scelto di rendere il passaggio tra scene di intermezzo e gameplay meno traumatico possibile, con cambi di inquadratura molto morbidi e leggeri in modo da fornire l’effetto di un’unica camera dall’inizio alla fine dell’avventura.
Kojima ha apprezzato molto il modo con cui gli attori hanno interpretato il ruolo che gli è stato designato, tanto che ha mantenuto all’interno del titolo anche delle piccole scene extra non incluse nel copione e improvvisate dal cast stesso. Questo serve a consolidare un rapporto di fiducia tra il regista e gli attori, con quest’ultimi che diffondono consigli e idee affinché il tutto risulti quanto più spettacolare e incredibile possibile.
Si è discusso, infine, circa la realizzazione della tuta indossata da Norman Reedus all’interno del gioco, il quale sviluppo è stato definito da Kojima stesso abbastanza difficoltoso. L’idea iniziale era quella di non creare una tuta destinata a un eroe e dopo vari prototipi ritenuti poco adatti allo stile del gioco, è stato Yoji Shinkawa a fornire l’idea di una tuta più tradizionale.
Death Stranding non ha attualmente una data di uscita, ma sappiamo che dovrebbe vedere la luce su PC e PlayStation 4.