Nelle scorse settimane, Microsoft ha licenziato il team alla guida dell’assistenza Xbox, sostituendolo con un piccolo gruppo di volontari e fan Xbox iscritti al programma Ambassadors.
Circa 12 persone hanno perso il lavoro all’inizio di maggio, con il nuovo team che ha lavorato con richieste dirette di assistenza tramite il popolare account Twitter @XboxSupport. Quest’ultimi sono stati impiegati da una società esterna chiamata Affirma Consulting, ma hanno lavorato principalmente negli uffici di Microsoft.
Il gruppo di professionisti impegnato nell’assistenza è stato sostituito da alcuni volontari appartenenti al servizio Xbox Ambassadors, programma che permette agli utenti Xbox di aiutare altri giocatori in difficoltà e ottenere in cambio delle ricompense.
Gli Ambasciatori Xbox, infatti, si occupano anche delle richieste tramite uno strumento di chat online e vengono ricompensati per i propri sforzi tramite le classifiche, la distribuzione di XP e la partecipazione alle competizioni a premi. Il programma, com’è possibile leggere nella pagina ufficiale, è impostato come un gioco, con “missioni” e lotterie a cui partecipare.
Buona parte degli Ambasciatori Xbox è stata addestrata dagli stessi dipendenti che la casa di Redmond ha scelto di licenziare e rimpiazzare: prima dei licenziamenti, il team di supporto regolarmente retribuito da Microsoft era stato incaricato specificamente di aumentare il contributo da parte degli ambasciatori, secondo una fonte vicina all’azienda, senza però immaginare che questa mossa si sarebbe ritorta contro di loro.
Visto il polverone generato dalla vicenda, Microsoft ha rilasciato una dichiarazione a Polygon, confermando che è stato mantenuto un piccolo team incaricato di gestire gli Ambasciatori, e che l’azienda continuerà a gestire il suo supporto clienti tramite un numero di operatori altamente qualificato.
Come riportato dal portale, tuttavia, il sistema ha chiaramente alcuni intoppi. Qualche giorno fa, nel tentativo di inviare una domanda a un Ambasciatore, i colleghi di Polygon hanno infatti ricevuto un messaggio che affermava come nessun ambasciatore fosse disponibile a rispondere alle domande in quel particolare momento, ricevendo il consiglio di contattare @XboxSupport su Twitter o consultare i vari forum ufficiali.
Un ex-membro del team di supporto ha dichiarato che il taglio dei costi da parte di Microsoft avrà probabilmente un impatto negativo sul servizio d’assistenza Xbox, sostenendo che gli Ambasciatori non hanno attualmente le conoscenze necessarie a gestire lo stesso servizio di un team finanziato a fondo solo per questo motivo.
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