Destiny 2: Survival

Destiny 2: svelata Survival, l’erede spirituale della modalità Schermaglia

IGN ha pubblicato uno degli ultimi articoli del suo coverage First dedicato a Destiny 2, che ha svelato ciò che potremo attenderci dalla nuova modalità del Crogiolo chiamata Survival. Si tratta di ciò che il responsabile del comparto PvP Lars Bakken definisce come la naturale evoluzione dell’attuale Schermaglia, ovviamente adattata a quella che sarà la formula 4vs4 di tutte le modalità del multiplayer competitivo.

L’occasione è stata ottima per fare la conoscenza di una nuova mappa, chiamata Altar of Flame, ambientata su Mercurio e palesemente ispirata alla mitologia di Osiride, con tanti elementi in comune con l’area social segreta note come il Faro, raggiungibile solo con un passaggio impeccabile nelle Prove di Osiride, e una contaminazione evidente da parte dei Vex.

La modalità Survival donerà a ciascuna squadra un totale di otto vite prima di passare a un sistema di morte permanente. Ogni qualvolta sarete uccisi o ucciderete un avversario, il respawn avverrà automaticamente nella zona iniziale dello scenario (ogni squadra ovviamente avrà un punto di respawn differente ai lati opposti della mappa) fino all’esaurimento delle vite, e da quel momento in poi ogni morte sarà definitiva fino al termine del round. Nel caso in cui una squadra riesca a uccidere definitivamente tutti gli avversari, guadagnerà un punto. La prima squadra a raggiungere tre punti otterrà la vittoria.

Ovviamente, come spiega Bakken, era necessario un incentivo che spingesse le due squadre a non rintanarsi in una zona e a spostarsi verso il centro della mappa, forzandosi a combattere, e questo incentivo sarà dato dalle munizioni distruttive, che compariranno esattamente al centro della mappa dopo un determinato lasso di tempo. A rendere il tutto più equo ci pensa il nuovo sistema di rotazione, che farà cambiare area di respawn per i team al termine di ciascun round, rendendo ogni match sempre bilanciato. Nel caso in cui nessuno dei due team riuscisse ad avere la meglio entro il tempo limite, come nelle Prove di Osiride comparirà una zona da conquistare al centro della mappa che renderà gli ultimi istanti della partita decisamente frenetici.

Per farvi un’idea, date un’occhiata a questo video gameplay dalla prospettiva di un Titano Sentinella.

Bungie ha spiegato che questa modalità spingerà ancora di più i giocatori a collaborare tra di loro, visto che una coppia di Guardiani potrà facilmente uccidere un malcapitato lupo solitario che tenterà di avventurarsi da solo, e sarà dunque opportuno cercare di comunicare costantemente con gli alleati per cercare di avere la meglio sulla squadra rivale. Si tratta di un focus gradito verso il gioco di squadra, che però corre il rischio di escludere ancora di più gli utenti casual (o semplicemente coloro che non dispongono di amici con cui giocare) da una modalità sulla carta impegnativa ma certamente divertente. Che tutto ciò sia fatto intenzionalmente per incentivare all’uso delle nuove Partite Guidate lo scopriremo solo al lancio di Destiny 2, previsto per il 6 settembre su Xbox One e PlayStation 4, mentre la versione PC uscirà solo il 24 ottobre.

La beta pubblica di Destiny 2 è stata recentemente estesa da Bungie e sarà disponibile fino a domani 26 luglio. Per maggiori informazioni, non perdete la nostra guida alle classi e sottoclassi disponibili nella beta.

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