HyperParasite

HyperParasite – Provata la versione Early Access su PC

Dal team Troglobytes Games arriva uno shooter frenetico e folle che ci mette nei panni di un... parassita.

Mentre la Terza Guerra Mondiale si avvicina alla conclusione, l’umanità dei grandiosi anni ‘80 ha qualcosa di ben più grave da gestire: la presenza di un organismo in grado di prendere il controllo di qualsiasi essere vivente consumandone l’anima. In HyperParasite giocheremo nei panni (o nelle cellule, è il caso di dirlo) di un parassita ricercato su scala globale, il cui unico scopo è estinguere la razza umana prendendo il controllo del Presidente degli Stati Uniti d’America e “invitarlo” a lanciare delle testate nucleari su tutto il globo terrestre. La nostra missione sarà quindi introdursi nel rifugio del presidente facendoci largo tra orde di nemici.

Disponibile su Steam dal 3 aprile 2019 in formato Early Access, HyperParasite si propone come un twin-stick shooter accompagnato da alcune meccaniche che lo rendono un prodotto davvero unico nel suo genere. Andiamo dunque a scoprire cosa riserva questo titolo tutto italiano sviluppato da Troglobytes Games.

HyperParasite
Può un lupo mannaro arrivare al Presidente degli Stati Uniti? Forse conviene infettare anche altri.

LA FINE DEL MONDO…

HyperParasite si struttura in una serie di dungeon da completare senza limiti di tempo, ma in cui la morte penalizza gravemente il giocatore: infatti se durante il nostro sterminio dovesse capitarci di esaurire la vita a nostra disposizione, falliremo la missione e saremo costretti a ricominciare l’intero livello da capo. Un tasso di sfida quindi piuttosto alto, talvolta talmente alto da risultare frustrante, specie se ci ritroveremo bloccati in un punto dove moriremo di continuo. All’interno dei livelli di gioco troveremo stanze speciali in cui si dovranno completare particolari eventi o sconfiggere dei boss piuttosto impegnativi, e come se non bastasse, spesso e volentieri le mappe sono dispersive e confusionarie, tanto da farci perdere l’orientamento. Fortunatamente, gli sviluppatori hanno scelto di inserire un sistema di teletrasporto nelle stanze già visitate per aggirare il problema.

Nel corso della partita, potremo prendere il controllo di numerosi personaggi tra cui poliziotti, barboni e… venditori ambulanti, ognuno con caratteristiche uniche e una sorte diversa: potremo infatti scegliere se appropriarci del corpo preso in ostaggio o se lanciarlo al fine di farlo esplodere e danneggiare così i nemici. È certamente interessante inoltre notare come i personaggi facciano riferimento a film e serie TV tipici degli anni ’80, aspetto che si riflette in alcuni casi anche sulle loro abilità. Ogni ospite è in grado di sferrare un attacco primario e uno speciale che richiede del tempo per caricarsi: quello primario può essere adatto a combattimenti ravvicinati o a distanza (variabile in base alla tipologia di personaggio di cui prenderemo il controllo). Presso i diversi negozi sparsi per la mappa, inoltre, potrete acquistare potenziamenti per il nostro parassita. Tra i vari power-up disponibili, non manca la possibilità di ottenere modifiche permanenti per rendere il parassita più potente e letale, oppure oggetti che ci saranno utili all’interno dei livelli.

…COME LO CONOSCIAMO

Nonostante la presenza di decine di personaggi giocabili, questi risultano abbastanza bilanciati e in grado di offrire un buon tasso di sfida, a patto che il giocatore sia sempre attento a ciò che spara, in quanto può succedere, ad esempio, di eliminare un nemico di cui potevamo prendere il controllo per completare più rapidamente il dungeon. Possiamo persino intraprendere la nostra avventura in modalità cooperativa per due giocatori, che consente di giocare insieme a un amico sullo stesso schermo tramite mouse, tastiera e controller. Sebbene il gioco sia godibile utilizzando l’accoppiata mouse/tastiera, il sistema di controllo risulta particolarmente gradevole utilizzando un controller. Il motivo è da attribuire principalmente a un sistema di mira che, stranamente, risulta impreciso con mouse e tastiera.

Tutte le nostre scorribande saranno accompagnate da una grafica retrò anni ’80 molto gradevole e da una colonna sonora che riprende piuttosto fedelmente lo stile sonoro di quegli anni, ma che con il prosieguo del gioco corre il rischio di diventare ripetitiva e fastidiosa, specialmente considerata la difficoltà crescente che contribuisce a rendere l’esperienza a tratti frustrante.

In conclusione, HyperParasite dimostra di essere un ottimo indie in grado di riportarci indietro nel tempo, con una buona trama e un gameplay variegato e sufficientemente coinvolgente, in grado di stimolare il giocatore a proseguire nonostante la possibile frustrazione accumulata in alcune aree particolarmente impegnative, in cui dovremo insistere a più riprese prime di completarle. Sebbene in accesso anticipato, i ragazzi di Troglobytes Games si stanno dando da fare per aggiungere nuovi contenuti e sistemare alcuni bug e glitch che si presentano raramente. Noi di VGN.it continueremo a tenere d’occhio il progetto aspettando l’uscita dalla fase Early Access e il debutto della versione finale.