Mortal Kombat 11

Mortal Kombat 11, provata la closed beta su Xbox One

Prime impressioni sul ritorno della saga picchiaduro di NetherRealm Studios.

Quando mancano tre settimane al debutto ufficiale di Mortal Kombat 11, abbiamo potuto testare con mano la closed beta del nuovo picchiaduro di NetherRealm Studios. Accantonata la parentesi supereroistica di Injustice 2, il team capitanato da Ed Boon torna alla guida del suo brand principale con un nuovo episodio che si preannuncia ancora più spettacolare e brutale che mai, con un cast di tutto rispetto che permetterà sia ai neofiti che ai fan storici della serie di trovare un lottatore adatto ai propri gusti.

Dopo avervi parlato delle nuove caratteristiche di questo episodio, abbiamo trascorso il weekend alle prese con la beta su Xbox One X, sperimentando le novità principali del picchiaduro sia contro la CPU che nel comparto online. Ecco le nostre impressioni a caldo, in attesa di provare la versione finale del picchiaduro.

Mortal Kombat 11
Il menu principale della closed beta di Mortal Kombat 11.

MODALITÀ E CONTENUTI

Nonostante si trattasse verosimilmente di una build non troppo recente, la closed beta di Mortal Kombat 11 ha dato un primo assaggio dell’interfaccia che ci accompagnerà al lancio della versione completa, con quattro opzioni principali: Konquista, Kombatti, Personalizza e Palestra. La prima è un mix di tutte le modalità single-player, al cui interno sono disponibili la Storia, le Torri del Tempo, le Torri Classiche e infine la Cripta. Tra queste, solo le Torri Classiche erano disponibili nella beta. Il menu Kombatti, invece, include tutte le modalità multiplayer: Locale (dalla quale organizzare sfide sulla stessa console), Torneo, Online e Battaglia IA, modalità che consente di “studiare” le tecniche dei personaggi e le combo che è possibile concatenare grazie a una sfida tra due personaggi gestiti dalla CPU.

Dal menu Personalizza è possibile visualizzare i Personaggi e modificarne il loadout, o la Kollezione, che include tutti i contenuti sbloccati nel gioco. Infine, dalla Palestra (totalmente assente in questa beta) sarà possibile sfruttare il classico Allenamento, studiare il Tutorial per comprendere al meglio le basi e le tecniche ideali per contrastare l’avversario, e infine una vera e propria area per affinare la realizzazione delle temibili e violente Fatality. Sembrano essere assenti, al momento, modalità in qualche modo paragonabili al Multiverso di Injustice 2, con obiettivi particolari e sfide a tempo che possano premiare il giocatore con loot raro e prestigioso.

PRIMA IL RISCALDAMENTO

Vista l’assenza dell’Allenamento, abbiamo deciso di prendere confidenza con il nuovo sistema di combattimento sfruttando le Torri Classiche, provando a rotazione tutti e cinque i personaggi che erano presenti nella beta: Baraka, Jade, Kabal, Scorpion e Skarlet, cinque lottatori caratterizzati da stili di combattimenti molto differenti tra loro. Come da tradizione, Mortal Kombat 11 articola il suo sistema di combattimento sull’utilizzo di quattro pulsanti azione (due per i calci, due per i pungi), la parata e un sistema di presa che, in caso di prossimità con oggetti interattivi nello scenario, offre al giocatore attacchi particolari, mosse elusive e quant’altro. Oltre agli attacchi di base e alle tecniche speciali di ciascun lottatore (alcune più rudimentali e adatte principalmente ai neofiti), ci sono tutta una serie di attacchi avanzati capaci di concatenarsi tra loro per dar vita a combo più devastanti e come tali in grado di mettere a dura prova l’avversario.

Realizzarle però non è semplice: oltre al tempismo, serve anche una buona conoscenza delle varie mosse di ciascun personaggio e la capacità di comprendere quale attacco sia adatto per continuare a inanellare combo su combo. Una volta che avrete avuto la meglio in due round, potrete sferrare il colpo di grazia utilizzando le Fatality, mosse altamente coreografiche e brutali realizzabili con una particolare sequenza di tasti, o le Brutality, sbloccabili progressivamente durante la campagna e nei match online.

Mortal Kombat 11
Effettuando un contrattacco al momento giusto, potrete dar vita ad animazioni altamente brutali e infliggere danni extra al malcapitato di turno. Vero Jade?

Nel tentativo di impreziosire il sistema di combattimento seguendo il feedback della community, gli sviluppatori hanno eliminato la barra Special e introdotto degli elementi di gioco in grado di fare la differenza nelle partite. In primis la divisione della barra Special in Attacco e Difesa (con due barre per ciascuna), il cui utilizzo consente ad esempio di aumentare il danno di un attacco speciale o di estendere la durata di una combo, o ancora per eludere l’attacco di un avversario, schivando o buttandosi a terra (al costo di due barre difensive) per evitare di essere colpiti da una combo altrui.

Come se non bastasse, utilizzando un attacco speciale con il giusto tempismo dopo l’attacco di un avversario si potrà realizzare una mossa devastante che, oltre a dar vita a un’animazione differente ed estremamente violenta, infligge dei danni extra al nemico. Infine, la super mossa simile a quella dei personaggi DC Comics in Injustice 2 è stata sostituita con le Fatal Blow, mosse incredibilmente potenti che possono essere eseguite con la pressione simultanea dei due grilletti una volta che la propria energia sarà pari o inferiore al 30%. Si tratta di un “attacco disperato” che potrebbe dare al giocatore un’ultima chance di ribaltare le sorti di un incontro, e come tale utilizzabile solo una volta.

KOMBATTIMENTI PERSONALIZZATI

La somma di queste novità e della rinnovata importanza della gestione di attacco, difesa e relative barre speciali rende il gameplay di Mortal Kombat 11 molto più tattico che in passato, e in tal senso la scelta di prendere in prestito da Injustice il sistema di personalizzazione dei personaggi è di certo una gradita innovazione che, al contrario del picchiaduro supereroistico, non ricopre solo un ruolo estetico ma permette di agire attivamente sulle abilità del personaggio. Già, perché dal menu delle personalizzazioni potrete accedere ai vari loadout dei personaggi (ce ne sono tre creati dal team di sviluppo, più altri “liberi” che il giocatore può sfruttare a piacimento) e scegliere le mosse preferite e più adatte al proprio stile di gioco. Completando la campagna, le Torri e le sfide online otterrete dei punti esperienza e crediti con i quali acquistare nuove abilità, mosse speciali, pose vittoriose e persino Fatality/Brutality, oltre alle classiche skin per la personalizzazione dell’aspetto.

Ma non è tutto: al contrario di Injustice 2, nel quale la customizzazione aveva un ruolo marginale e offriva solo dei bonus secondari, in Mortal Kombat 11 avrete modo di scegliere l’equipaggiamento del personaggio e influenzare il gameplay in base a ciò che deciderete di utilizzare. Prendiamo ad esempio Scorpion: il giocatore può scegliere quale Maschera, Arpione e Katana equipaggiare, con tre slot chiamati Incavi Miglioramenti (che offrono bonus e statistiche extra per ciascun oggetto). In base alla rarità dell’oggetto che equipaggerete (Normale, Mitico, etc.) potrete sfruttare abilità e bonus che vi torneranno particolarmente utili in fase di combattimento. Come se non bastasse, il menu di personalizzazione vi permetterà anche di scegliere quali tecniche e mosse speciali potrete utilizzare in combattimento, mostrando eventuali conflitti tra l’uso di tecniche non complementari, fino a creare lo stile più adatto ai propri gusti. Infine, è possibile anche rivedere i pattern d’attacco e difesa utilizzati dalla IA utilizzando quel particolar personaggio, prediligendo ad esempio strategie più offensive o un uso più ricorrente di tecniche elusive.

Mortal Kombat 11
Le mosse Fatal Blow permetteranno di ribaltare le sorti di un match e sono utilizzabili quando la propria energia vitale raggiunge il 30%.

OTTIME PREMESSE

A livello tecnico, la beta non ha deluso le aspettative: graficamente Mortal Kombat 11 si difende benissimo, con un frame-rate assolutamente granitico e animazioni che lasciano intendere la cura nei particolari profusa dal team NetherRealm, che traspare completando i contrattacchi “punitivi” (impreziositi da una visuale ravvicinata che mostra i segni del proprio colpo sulle ossa del nemico) o in una delle spettacolari Fatality, per l’occasione più violente che mai. Tuttavia, è doveroso notare che allo stato attuale il netcode non è sempre perfetto, anche in caso di uso di connessioni in fibra ottica tipicamente molto performanti in questo genere di prodotti.

In alcuni casi, complice probabilmente la rete dell’avversario, ci siamo trovati ad affrontare scontri al rallentatore e sporadici freeze dell’azione, aspetto che ha reso l’esperienza nella modalità Online non sempre divertente come ci saremmo aspettati. Si tratta senza dubbio di difetti sui quali il team di sviluppo lavorerà nelle settimane che ci separano dal lancio, e speriamo che da qui al 23 aprile la software house guidata da Boon possa proporre un’infrastruttura di rete ottimale per permetterci di godere al meglio del comparto multiplayer online.