Etherborn

Etherborn – Provata in anteprima la versione PC

Un mondo onirico e armonioso nel puzzle-game di Altered Matter. Ecco come è andato il nostro fantasioso viaggio.

Avete presente quel famoso disegno, in bianco e nero, dove infinite scale si intrecciano in un mosaico astratto? Stiamo parlando dell’opera realizzata da Maurits Cornelis Escher, “Relatività”, un nome che calza a pennello per descrivere il mondo di Etherborn. Il titolo di Altered Matter propone infatti un punto di vista singolare e relativo, così come tutto il gameplay attorno al quale è cucito il gioco. Dopo aver testato con mano una versione preliminare messaci a disposizione dalla software house, siamo pronti a raccontarvi la nostra esperienza tra colorati labirinti di scale e pareti.

Etherborn
La prima cosa che colpisce di Etherborn è un grande albero, che probabilmente fungerà da hub centrale nella versione finale del gioco.

SOPRA O SOTTO?

La build che abbiamo provato non ha fornito particolari indicazioni sulla storia, per ora oscura e poco definita. In Etherborn vestiamo i panni di una misteriosa entità dalla eterea forma femminile in un periodo dopo l’uomo, un periodo fuori dal tempo ma che richiama alla civiltà umana ormai perduta. Tutto diventa improvvisamente relativo, così come il nostro cammino che si districa tra i rami di un immenso albero al centro di un lago sperduto. La versione preliminare ci ha permesso di testare due livelli di gioco, entrambi di pari difficoltà e intricati come un quadro di Escher. Dopo il breve tutorial, che ci permette di prendere confidenza coi comandi (scomodi su tastiera ma intuitivi utilizzando un controller), ci siamo ritrovati di fronte un albero che, con tutta probabilità, fungerà da hub principale per la versione finale del gioco.

Etherborn è un puzzle-game all’apparenza semplice da padroneggiare, caratterizzato da un tasso di difficoltà crescente di livello in livello. Il gameplay ruota attorno all’utilizzo di speciali superfici tonde tramite le quali potrete passare da un’angolazione all’altra, in quello che gli sviluppatori definiscono “un Cubo di Rubik da esplorare”. Di tanto in tanto sarà richiesto di recuperare dei globi icosaedrici per sbloccare collegamenti o aree altrimenti irraggiungibili, persino dal più disparato angolo su cui possiate arrampicarvi. In queste fasi abbiamo notato qualche imprecisione in questo sistema, che a volte ci ha permesso di “barare” sfruttando minuscole imperfezioni del level design per atterrare su superfici non raggiungibili normalmente. Si tratta di problemi che saranno verosimilmente risolti al lancio ufficiale, e che non penalizzano assolutamente l’esperienza di gioco.

DA UN’ALTRA PROSPETTIVA

In un titolo del genere perdersi è pericolosamente facile e il rischio di ripetere sempre lo stesso segmento di livello per colpa della visuale è alto. Fortunatamente Altered Matter ha ben pensato a questo problema e il movimento della telecamera è totalmente gestito dal gioco che muoverà lo schermo in base alla situazione. Ogni superficie ha una propria visuale, che può essere addirittura allontanata per comprendere al meglio la posizione del nostro personaggio all’interno del labirinto. È anche possibile decentrarla leggermente, in modo da contare su un maggiore raggio visivo anche a telecamera ravvicinata.

Nella sua semplicità grafica, Etherborn mostra una resa ottimale anche in una fase di vita lontana dalla sua forma finale. Nonostante la macchina a nostra disposizione non fosse certo di ultima generazione, abbiamo potuto godere di questa breve ma intensa esperienza senza mai risentire di rallentamenti evidenti o cali di frame-rate. A conclusione di un disegno astratto e affascinante si va ad aggiungere una colonna sonora profonda e armoniosa che, nella nostra prova, ha decorato in maniera eccelsa le quattro ambientazioni che abbiamo ammirato con riflessione.

Purtroppo la versione preliminare in nostro possesso si è conclusa subito dopo la conclusione del secondo livello, lasciandoci con un po’ di amaro in bocca. Avremmo preferito certamente provare i livelli più difficili per capire fin dove hanno intenzione di spingersi gli sviluppatori, ma in fin dei conti siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla passione che Altered Matter ha messo nella realizzazione di un titolo che ha tutte le carte in regola per rappresentare l’ennesima piccola perla del panorama videoludico indipendente.