The Banner Saga 2
Versione testata: PC

The Banner Saga 2 – Provati quattro atti dell’avventura

Il sole immobile nel cielo, Dredge che tornano all’attacco e ciò che rimane della civiltà in viaggio per raggiungere la salvezza. Sono questi gli elementi del gioco di ruolo/strategico a turni The Banner Saga 2, sequel di quel The Banner Saga creato da tre ex-sviluppatori di BioWare grazie a una campagna di crowdfunding che ha riscontrato molto successo su Kickstarter, che sarà disponibile dal 19 aprile su PC per poi approdare in estate anche su console.

C’ERA UNA VOLTA

Ci sono saghe videoludiche che ti appassionano fin dai primi clic, storie che più approfondisci e più ti tengono incollato allo schermo. Ma come tutte le cose belle, a volte bisogna mettere in conto che possa succedere anche qualcosa di spiacevole. Questa è la sensazione che ho avuto alla fine del primo episodio di The Banner Saga. Una piccola perla che mi ha trasportato in gelidi paesaggi nordici, caricandomi di grandi aspettative nel finale, lasciandomi però solo con tante domande e un po’ d’amaro in bocca. Ma facciamo un passo indietro.

C’erano una volta umani, Varl e Dredge, le tre razze che popolano un mondo ispirato alla mitologia nordica, con un sole pallido fermo nel cielo. I Varl, giganti metà uomini e metà animali, sono alleati con il popolo degli umani per contrastare la minaccia dei Dredge, cattivoni simili a golem in armatura tornati dopo un lungo esilio dalle Terre del Nord. The Banner Saga 2 apre proprio dove lo abbiamo lasciato, offrendo un breve recap introduttivo per permettere a chiunque non avesse giocato il primo capitolo di rivivere i fatti accaduti nel precedente episodio. Ci ritroveremo di nuovo a vestire i panni del cacciatore Rook, Eyvind e della sua compagnia al comando della carovana diretta verso la salvezza, inseguiti dalla minaccia dei Dredge.

SÌ, VIAGGIARE…

Impersonando Rook a capo della carovana saremo chiamati a compiere una serie di scelte che andranno a influenzare lo svolgimento della trama principale, oltre che a permetterci il guadagno di risorse, salvare delle vite o viceversa. Potremo scegliere inoltre di accamparci per riposare e alzare il morale della carovana, gestire gli eroi o addestrare guerrieri aumentando così le proprie difese. Durante questo viaggio, Rook e i suoi alleati avranno l’occasione di incontrare altri personaggi, che in base alle scelte compiute potranno unirsi alla carovana oppure ingaggiare un combattimento contro la nostra truppa. Il fulcro del gioco è quindi porre attenzione a come organizzare il viaggio, mantenere la giusta diplomazia e gestire la carovana evitando di rimanere a bocca asciutta o perdere troppi uomini.

La mappa, molto vasta, svolge il ruolo di consultazione della lore: non sarà possibile decidere di viaggiare a piacimento verso un determinato luogo, poiché la storia proseguirà su binari ben precisi, fatta eccezione per qualche sporadica deviazione dettata dalle nostre scelte. Di tanto in tanto, quando la diplomazia non basterà o si paleseranno i soliti Dredge, saremo costretti a cominciare una battaglia, ed è qui che si entra nel vivo dell’esperienza di The Banner Saga 2.

ALLE ARMI!

La meccanica di combattimento è simile ai classici Final Fantasy Tactics e Fire Emblem. Si tratta di uno strategico a turni, dove potremo muovere i nostri eroi attraverso le caselle di una scacchiera e compiere delle azioni. I parametri principali sono Forza e Armatura: la Forza ha la duplice funzione di HP (punti vita) e danno che il personaggio può infliggere quando il colpo va segno, mentre l’armatura fa sì che il danno ricevuto venga attenuato. Grazie ai punti Volontà, è possibile influenzare il normale movimento o danno del personaggio rendendo possibile l’utilizzo delle abilità. La strategia di come indirizzare i colpi, unitamente alle abilità di ogni eroe sono i punti cardini per uscire illesi dalle molte battaglie che ci attendono lungo il cammino. La difficoltà rimane alta sopratutto per i neofiti del genere, e in combinazione all’assenza di salvataggio libero fa sì che l’esperienza di gioco risulti tanto affascinante quanto tribolante.

Il comparto artistico, punto forte del primo capitolo e certamente fra gli aspetti più affascinanti del secondo, si mantiene su standard eccellenti grazie allo stile cartoonesco bidimensionale che offre tratti decisamente maturi, a una colonna sonora ben orchestrata e alla voce narrante, che trasportano il giocatore in un mondo affascinante ispirato alla gelida mitologia norrena attraverso una storyline epica. Dal nostro primo test, The Banner Saga 2 ci è sembrato fedele in tutto e per tutto al suo predecessore, a eccezione di una nuova razza aggiunta chiamata Horseborne, simili ai mitologici Centauri: il viaggio, la gestione della carovana, le scelte multiple, i combattimenti a turni e tutte le altre sfumature del gameplay viste nel precedente episodio rimangono immutate. Scelta saggia oppure no? Per scoprirlo dovremo attendere il 19 aprile, quando The Banner Saga 2 uscirà ufficialmente su PC. Io, nel frattempo, resto in trepidante attesa sventolando in alto lo stendardo rosso.