Destiny 2: I Rinnegati

Destiny 2: I Rinnegati, a tu per tu con la modalità Azzardo

Dopo il primo contatto all’E3 2018, nella prima giornata di fiera a Colonia abbiamo messo nuovamente le mani su Azzardo, la nuova modalità ibrida PvPvE di Destiny 2 che sarà disponibile con l’espansione I Rinnegati. Un’ottima occasione per valutare i progressi fatti dagli sviluppatori di Bungie, che rispetto alla build provata con mano a Los Angeles hanno sistemato un po’ di bug, bilanciato l’esperienza di gioco e il numero di particelle che le varie tipologie di nemici lasciano cadere a ogni uccisione, ma soprattutto aggiunto un nuovo scenario ambientato sulla Riva Contorta dell’Atollo, chiamata La Tomba del Kell, che noi di VGN.it abbiamo testato in anteprima nella prima giornata di Gamescom 2018.

Ecco un parere più approfondito su Azzardo, il punto di forza del contenuto aggiuntivo di Destiny 2 in arrivo su PC, PlayStation 4 e Xbox One tra meno di due settimane.

Destiny 2: I Rinnegati

UCCIDI, RACCOGLI, DEPOSITA, INVADI

Prima di tutto, un breve riepilogo della modalità Azzardo: si tratta di una nuova tipologia di gioco per Destiny 2 che unisce l’ecosistema PvE (Player versus Environment) a quello PvP (Player versus Player), dando vita a una interessantissima attività ibrida che sarà disponibile separatamente sul nuovo Navigatore dello sparatutto. Due squadre da quattro giocatori si sfideranno in due arene differenti, con lo scopo di uccidere i nemici gestiti dalla IA per raccogliere le particelle che questi lasceranno cadere. Queste particelle potranno essere messe al sicuro in una sorta di “deposito” che si trova al centro di ogni arena, e la prima squadra a depositare 75 particelle potrà evocare il cosiddetto Primordiale, un gigantesco boss Corrotto che decreterà la vittoria alla prima squadra che riuscirà a ucciderlo. Il team che per primo otterrà due round su tre si porterà a casa la partita.

Ovviamente, l’esperienza in sé non è così semplice: ogni giocatore può trasportare un massimo di 25 particelle per volta, che dovrà depositare nell’apposito luogo indicato sulla mappa per aggiungerle al proprio punteggio, ma attenzione a non morire, perché in tal caso il giocatore perderà tutte le particelle non depositate. Maggiore sarà la voglia di rischiare da parte del giocatore, maggiori le ricompense per il proprio “azzardo”: depositando un totale di 5 particelle, il giocatore invierà un blocker, un corrotto di piccole dimensioni che impedirà alla squadra rivale di depositare altre particelle fintanto che sarà in vita. Con 10 particelle, si invierà un blocker di medie dimensioni, mentre con 15 particelle uno di grandi dimensioni. Se sarete abbastanza incoscienti da accumulare 25 particelle, potrete diventare voi stessi il “blocker”, invadendo l’arena avversaria: è qui che entra in gioco la componente PvP di Destiny 2, con l’invasore che avrà trenta secondi di tempo per uccidere gli avversari e far perdere loro quante più particelle possibili.

Destiny 2: I Rinnegati

La build provata a Colonia non ha messo in risalto particolari novità rispetto alla versione dell’E3: a disposizione dei giocatori c’erano tre nuovi rami delle “vecchie” sottoclassi Assaltatore, Lama dell’Alba e Predatore della Notte, mentre a livello di armi non c’erano particolari aggiunte all’equipaggiamento già visto in precedenza, che fa parte del nuovo sistema con cui potrete assegnare la tipologia di arma preferita in uno dei tre slot a disposizione. Unica esotica tra le armi era un arco (collocato nello slot delle armi energetiche) capace di rilasciare un’ondata elettrica a uccisione precisa, infliggendo ingenti danni ad area.

La nostra prova si è svolta principalmente con un loadout che vedeva un fucile a impulsi nello slot delle primarie, l’arco esotico in quello secondario e un lanciarazzi con colpi traccianti nello slot delle armi pesanti. Assimilata la nuova economia delle munizioni, che tiene conto della tipologia di arma (e non più dello slot d’appartenenza) per gestire i colpi a disposizione in ciascuna bocca di fuoco, abbiamo affrontato un match nella modalità Azzardo con altri colleghi presenti a Colonia, subendo però una sonora sconfitta. Nei due round, entrambi persi dalla mia squadra, mi sono reso conto di come i miei compagni di squadra non avessero particolarmente chiaro l’obiettivo principale della modalità, che era appunto quello di raccogliere le particelle per evocare il Primordiale prima che lo facessero gli avversari, con la maggior parte degli alleati che continuava a uccidere i nemici senza depositare le particelle (o spesso nemmeno prendersi la briga di raccoglierle). Di conseguenza, ho deciso di tentare la via del lupo solitario, tentando di raccogliere quante più particelle possibili e di invadere più spesso la squadra rivale, conscio di non poter collezionare settantacinque particelle da solo ed evocare il nostro Primordiale.

Destiny 2: I Rinnegati

L’IMPORTANZA DEL GIOCO DI SQUADRA

L’impressione, anche a distanza di due mesi dalla prima prova, è di una modalità che necessita di collaborazione costante con i compagni di squadra, con ruoli ben precisi e una comunicazione frequente per evitare di lasciare “scappare” gli avversari: i nemici, infatti, compariranno in punti nevralgici della mappa di volta in volta ed è più che opportuno sincronizzarsi con i compagni per disfarsi delle orde velocemente, collezionare le particelle per poi depositarle e inviare uno o più blocker alla squadra rivale. Tenendo conto che la presenza di un blocker impedisce alla squadra di depositare le proprie particelle, bisogna valutare attentamente se prediligere tanti piccoli blocker per impegnare più di un avversario o se concentrare tutte le particelle per inviare un blocker più massiccio, anche a costo di rischiare un po’ di più e invadere i rivali. Di contro, una squadra non perfettamente sincronizzata corre il rischio di trovarsi costantemente alle prese con dei blocker e non poter collezionare le particelle. Per questo, la necessità di assegnare dei ruoli (attaccante, difensore, invasore e persino un addetto alla raccolta di particelle) ci è sembrata una prerogativa imprescindibile nell’ottica di un utilizzo competitivo di questa modalità.

Nei due round a disposizione, abbiamo potuto appurare come il ruolo dell’invasore sia nevralgico per la vittoria: a causa dell’estrema intensità di quei trenta secondi in cui il giocatore si trova a invadere l’arena altrui, è necessario pianificare attentamente il momento più opportuno per l’invasione. Raggiungere il team rivale senza una super o munizioni pesanti è estremamente sconsigliato, perché in tal modo correte il rischio di sprecare il breve tempo a disposizione sparando con le armi tradizionali. Invadere gli avversari e sorprenderli con un colpo di lanciarazzi ben assestato o una super veloce, come ad esempio la nuova variante del Pugno della Distruzione dei Titani, può fare davvero la differenza, specialmente considerando che in presenza del Primordiale, ogni uccisione a segno in fase di invasione ripristinerà una porzione di vita del Primordiale, dandovi più tempo per raggiungere il numero di particelle necessarie a evocare il vostro o a sconfiggerlo prima degli altri.

Destiny 2: I Rinnegati

Insomma, Azzardo si conferma una modalità unica che potrebbe davvero risollevare le sorti di Destiny 2 dopo un riscontro non proprio positivo del sequel da parte dei giocatori, complice una rigiocabilità praticamente infinita e una serie di taglie e ricompense esclusive che promettono di fornire costantemente nuovi stimoli a quei giocatori interessati a trasformare Destiny 2 in più di un semplice hobby. A proposito di questa modalità, aspettando il suo esordio previsto per il 4 settembre all’interno dell’espansione I Rinnegati, vi consigliamo di tenere d’occhio le pagine di VGN.it per un annuncio molto importante: domani 23 agosto alle 17:30 pubblicheremo infatti una notizia davvero interessantissima per i fan di Destiny 2. Restate sintonizzati!