Sekiro: Shadows Die Twice
Versione testata: Xbox One X

Sekiro: Shadows Die Twice provato in anteprima alla Gamescom 2018

Il primo giorno di Gamescom 2018 si è chiuso con il botto, con la prova in anteprima di Sekiro: Shadows Die Twice, la nuova creatura di From Software che in quel di Colonia è stata presentata da Activision per la prima volta in forma giocabile. Noi di VGN.it non abbiamo ovviamente perso tempo per testare la bontà del nuovo titolo dagli autori di Dark Souls, e all’interno dello stand di Activision nell’area Consumer abbiamo testato con mano il gioco per trenta minuti su PC in 4K e 60fps.

Trenta minuti in cui abbiamo potuto sperimentare come nonostante il progetto non faccia parte della famiglia di Dark Souls, abbia ereditato tutta la brutalità di un gameplay che non fa assolutamente sconti e, implacabile, va a punire il giocatore a ogni singola distrazione. Scopriamo come insieme nella nostra anteprima.

Sekiro: Shadows Die Twice

IL SAMURAI SECONDO FROM SOFTWARE

La demo presente a Colonia ci ha gettato immediatamente nel vivo dell’azione permettendoci di sperimentare sin da subito l’uso del rampino, uno degli elementi che più distingue Sekiro dagli altri esponenti del genere soulslike. Con la pressione del grilletto sinistro, il nostro protagonista può infatti agganciarsi in svariati punti dello scenario che sono evidenziati da un apposito indicatore. Apparentemente non è possibile appendersi ovunque desideriate, ma potrete farlo solo se il rampino sarà a “portata di tiro” e agganciato a punti specifici dello scenario. Una volta che l’indicatore è riempito, potrete arpionarvi al punto indicato e sfruttare la verticalità degli scenari per colpire il nemico dall’alto o per sorprenderlo alle spalle con un attacco furtivo.

Sebbene inizialmente possa essere complesso da gestire, dopo un po’ di pratica riuscirete a concatenare l’uso del rampino con attacchi e finisher che consentono di disfarvi di un avversario con un colpo solo. Ad esempio, basta saltare verso un nemico e premere il tasto dell’attacco (RB su Xbox One) una volta attivato l’apposito indicatore di colore rosso per poter uccidere brutalmente un avversario senza che possa tentare di difendersi. La verticalità assume dunque un’importanza notevole nella gestione degli scontri, dal momento che anche Sekiro: Shadows Die Twice è un gioco impegnativo, decisamente impegnativo. Tra attacchi e parry vi troverete più volte a sfruttare il rampino come via di fuga per eludere gli attacchi dei nemici più corazzati, come il samurai che ci siamo trovati di fronte durante la nostra prova, capace di metterci al tappeto con un paio di colpi ben piazzati.

Sekiro: Shadows Die Twice

Fortunatamente, oltre alle consuete pozioni per rigenerare la salute e altri tipi di consumabili con cui diventare invulnerabili agli attacchi per brevi istanti, il nostro ninja hi-tech potrà contare su una serie di attacchi speciali che possono essere alternati con la breve pressione del tasto Y e che dispongono di un numero limitato di utilizzi. Tra quelli disponibili nella build testata a Colonia, oltre ai classici shuriken e un colpo infuocato particolarmente soddisfacente da utilizzare, non possiamo non citare la devastante ascia che vedete nell’immagine in alto, capace di sferrare colpi molto potenti ma altrettanto lenti, che in caso di errore di valutazione (direzione sbagliata, colpo sferrato troppo presto) da parte del giocatore possono costare particolarmente caro.

SECONDA CHANCE

Un colosso come il samurai corazzato, infatti, è capace di prosciugare la barra vitale di Sekiro in due o tre colpi, costringendovi vostro malgrado a sperimentare una tra le principali peculiarità della nuova produzione di From Software: la possibilità di ritornare in vita. In caso di morte il giocatore può scegliere se sacrificare la propria vita o resuscitare, così da riprendere il combattimento laddove l’aveva interrotto. Una seconda chance che, però, non può essere utilizzata di continuo, ma si ripristina solo dopo aver ucciso un numero sufficiente di nemici: il rischio di abusarne è stato così virtualmente scongiurato da From Software, sebbene per comprendere l’effettivo grado di utilizzo di questa risorsa servirà testare il gioco più a lungo.

Sekiro: Shadows Die Twice

Fondamentale dunque per evitare di sprecare l’agognata resurrezione è tentare un approccio ragionato a ciascun combattimento: utilizzando LB potete deflettere i colpi nemici e, con il giusto tempismo, sfoderare una parry che vi darà modo di contrattaccare velocemente. Utilizzando il rampino si può sfuggire da situazioni complesse, ma non pensate di trovarvi di fronte a Spider-Man e alle sue ragnatele che fanno presa praticamente ovunque. Sekiro non è l’Uomo Ragno e per sfruttare il rampino deve avere effettivamente dei punti a cui agganciarsi: tenere conto dell’ambiente circostante è parso particolarmente importante nelle prime battute del titolo di From Software.

A livello di varietà, ci siamo imbattuti in diverse tipologie di nemici: quelli classici, quelli dotati di arma da fuoco e quelli provvisti di scudo, oltre al già citato samurai super-corazzato che può contare su ben due barre d’energia. Ciascun nemico ha punti di forza e debolezze, e sfruttare tutto l’arsenale di Sekiro è l’unica soluzione per far fuori i nemici velocemente senza rimetterci la pellaccia.

Sekiro: Shadows Die Twice

Dopo mezz’ora di gioco e numerose imprecazioni, le impressioni sul nuovo progetto dagli autori di Dark Souls e Bloodborne sono estremamente positive: in attesa di scoprire l’impatto del comparto narrativo, come funzionerà effettivamente l’esplorazione degli scenari (ad esempio se l’esperienza sarà più lineare o in linea con i vari Souls) e come si evolverà il gameplay nel prosieguo dell’avventura, aspettiamo con ansia l’arrivo di Sekiro: Shadows Die Twice sul mercato. La data di lancio è stata svelata da Activision proprio durante la kermesse tedesca, con il gioco che uscirà il 22 marzo su PC, PlayStation 4 e Xbox One.