FIFA 19
Versione testata: PS4 Pro

FIFA 19: provate le novità del gameplay e la Champions League

Dopo averlo provato con mano lo scorso giugno all’EA Play di Los Angeles, noi di VGN.it siamo stati ospiti di Electronic Arts per approfondire le novità di FIFA 19, prossimo capitolo della saga calcistica in lavorazione presso gli studi EA Canada, scambiando quattro chiacchiere con l’associate producer Sam Rivera e il creative director Tyler Blair. Di fronte a una versione ancora work-in-progress del titolo sportivo in arrivo a settembre su PC e console, gli sviluppatori ci hanno mostrato le novità principali di questa edizione, su tutte l’influenza che l’introduzione di una competizione come la UEFA Champions League (e di conseguenza l’Europa League) avrà in tutto l’ecosistema di gioco.

Dopo la breve ma interessante presentazione, abbiamo avuto l’opportunità di sfidare alcuni colleghi in quella che si è rivelata una versione profondamente diversa rispetto a quanto testato all’evento di Los Angeles. Scopriamo insieme dunque tutto ciò che c’è da sapere su FIFA 19.

FIFA 19

LO SPLENDORE DELLA CHAMPIONS LEAGUE

La novità più rilevante, lo avevamo già detto qualche settimana fa, è certamente l’introduzione della Champions League. Una modalità che sarà accessibile tanto nel menu iniziale quanto all’interno di altri contesti, come FUT e la consueta Carriera. Nella modalità standalone, che abbiamo potuto provare con mano durante il press tour di Milano, è possibile scegliere qualsiasi squadra dei vari gironi e avviare il torneo, con tanto di interfaccia e grafiche ufficiali del torneo. Per ovvi motivi di tempo, la build testata su PS4 Pro non poteva contare sui trasferimenti più importanti di questa sessione di calciomercato: non stupisce, dunque, che il testimonial Cristiano Ronaldo fosse ancora con la casacca del Real Madrid e non tra le fila della Juventus.

Al fine di rendere l’atmosfera ancora più coinvolgente, Electronic Arts ha lavorato molto nella realizzazione di una serie di filmati pre-match completamente rinnovati, sopratutto per quanto riguarda la finale (che abbiamo scelto di affrontare, molto romanticamente, con una sfida all’ultimo sangue tra i bianconeri e i blancos). Inutile sottolineare che il broadcast package ufficiale della Champions League è riprodotto interamente in FIFA 19, così come quello della seconda competizione UEFA, l’Europa League: sia la Champions che l’Europa League saranno infatti integrate nella modalità Carriera e persino nell’hub, dai sorteggi fino al Match Day, che subirà un reskin in occasione delle sfide in Europa League.

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TOCCHI DI FINO

Dopo un assaggio della Coppa dalle grandi orecchie, Sam Rivera si è concentrato sulla prima novità rilevante in termini di puro gameplay: il nuovo Active Touch System. Si tratta di una novità interessante che rende molto più realistico il modo in cui il giocatore controllerà la sfera in base alla posizione della stessa, con animazioni e reazioni differenti in base a un mix di fattori, tra cui la personalità e le abilità tecniche del giocatore, ma anche la posizione del corpo, la velocità e angolazione della palla, e via dicendo. Ciò permette a EA Canada di offrire uno stile di gioco ancora più realistico, dal momento che grazie a questa novità il comportamento di ogni calciatore sarà reattivo, con animazioni ad hoc e mai “fuori luogo”.

Nel corso della nostra prova, infatti, ci siamo resi conto di quanto queste dichiarazioni non fossero una semplice propaganda da comunicato stampa: i movimenti dei giocatori sono più dinamici e fluidi, le animazioni cambiano effettivamente in base alla posizione e allo stile di gioco di alcuni campioni, che disporranno infatti di nuovi set di animazioni con le mosse che li contraddistinguono. Il no look pass di Neymar o i palleggi acrobatici (che adesso sono ancora più vari e dinamici) restituiscono una sensazione di realismo assente nei precedenti episodi di FIFA, e grazie alle nuove opzioni per le finte sarà possibile simulare il controllo verso una determinata direzione per poi cambiare strada in corsa. Grazie alla pressione dello stick analogico destro potrete eseguire i cosiddetti flick, che ora consentono di palleggiare dopo uno stop, colpire di petto per poi esibirsi in rovesciata, oppure alzare la sfera di tacco, colpirla di testa e poi sferrare una devastante botta al volo. Dopo aver provato per più di due ore il gioco con diverse squadre e calciatori dalle abilità disparate, possiamo confermare come Electronic Arts abbia lavorato duramente nelle realizzazione di numerose animazioni per il palleggio e le finte (come l’open up o i colpi di tacco) arrivando a offrire un livello di realismo estremamente elevato nei giocatori più rappresentativi.

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Merito di questa maggiore virata verso il realismo è certamente del nuovo sistema delle 50/50 Battles, grazie al quale le reazioni e gli attribuiti fisici dei giocatori influenzeranno notevolmente la dinamica dei contrasti. Questo sistema è supportato da una IA ora maggiormente consapevole degli spazi e più collaborativa in fase di difesa e attacco, con raddoppi di marcatura e in generale una maggiore propensione alla collaborazione nelle manovre corali. Laddove in FIFA 18 un giocatore si scansava quando era certo di non riuscire a prendere la palla, come potete vedere nell’immagine in alto non sarà questo il caso di FIFA 19, che vedrà i giocatori tentare di allungarsi dinamicamente per recuperare la palla o sporcarne la traiettoria per vincere un contrasto che in teoria potrebbe apparire impossibile.

Nel corso della nostra prova, ciò si è tradotto in una sensazione di maggior realismo e contrasti molto frequenti, dove l’impressione non è di una palla incollata ai piedi dei giocatori più abili ma di un gioco che finalmente può simulare con maggior precisione dinamiche e sfumature che spesso si perdevano negli episodi passati. Grazie a un numero decisamente superiore di animazioni e a una maggiore aggressività della CPU, lo stile di gioco visto in FIFA 19 è sembrato decisamente più maturo e “fisico”, con una certa propensione a controlli più sporchi e meno raffinati da parte di quei giocatori che coi piedi non sono poi così bravi. Insomma, una diversificazione che non può che far bene nell’ottica di offrire una “simulazione realistica”, e in questo senso non è stato raro assistere ad alcuni strafalcioni in fase di controllo, stop falliti miseramente e passaggi da dimenticare quando la posizione del giocatore e della sfera non erano ottimali.

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TATTICHE DINAMICHE E TIRI IMPENSABILI

Una grande novità per i giocatori più avanzati è il cosiddetto sistema Dynamic Tactics, che rivede totalmente il funzionamento delle tattiche veloci affidate generalmente al D-Pad. Nella sezione Tattiche, ora completamente ridisegnata, ci sarà una spiegazione esaustiva di come funzionerà ciascuna tattica con la possibilità di aggiustare lo stile difensivo, l’ampiezza e la profondità della propria squadra a piacimento. Potrete fare lo stesso in attacco, andando a rivedere personalmente il numero di giocatori in area e in prossimità di rimesse e calci d’angolo. Così facendo, il giocatore avrà un controllo totale delle varie opzioni rapide e potrà cambiare assetto in corsa in base a ciò che accadrà durante la partita.

Potrete scegliere ad esempio di puntare sul possesso palla con una squadra più larga o dilettarvi nel più classico del Tiki Taka con giocatori vicini l’un l’altro. In difesa potreste dare ai giocatori l’ordine di non pressare o far sì che centrocampisti e difensori inseguano il portatore di palla, raddoppiando la marcatura e offrendo un pressing molto più deciso, consumando però molte più energie. Infine, un’opzione inedita permette di mettere pressione solo quando sarete voi a sceglierlo, con un colpo deciso del controller: così facendo, potrete risparmiare energia e attaccare il portatore di palla nel momento decisivo.

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Croce e delizia della nostra prova a Milano è stato il nuovo sistema di tiri, qui ribattezzato Timed Finishing: si tratta di un sistema che prevede una doppia pressione del tasto adibito alla conclusione per offrire una maggiore accuratezza sulla connessione tra piede e sfera in fase di tiro. In base alla precisione della seconda pressione del tasto, stabilirete quella che sarà la precisione con cui il calciatore virtuale andrà a colpire la sfera: più preciso è il colpo, maggiori le possibilità di colpire con più potenza e accuratezza e mandare la palla in rete.

Si tratta di una feature del tutto opzionale ma che assicura maggior precisione e imprevedibilità alle partite. Nel nostro caso, non è stato raro infatti trovarci in una netta situazione da gol e mancare clamorosamente il bersaglio per aver sbagliato il tempismo del secondo “tap” del tasto per il tiro. Il funzionamento richiede dunque un po’ di abitudine, ma l’impressione è che EA debba calibrare meglio il funzionamento di questa funzione, perché se si manca l’indicatore verde, è del tutto possibile che vi troviate a fallire un gol già fatto anche a porta vuota. Le cose sono forse leggermente più semplici in modalità Trainer, con un indicatore che aumenta progressivamente fino a mostrare il tempismo ottimale, mentre disattivando l’allenatore virtuale bisognerà affidarsi esclusivamente alla vostra abilità e tempismo per tentare di mandare la palla in rete.

Sarà sicuramente interessante capire come si evolverà questa innovazione, dal momento che in FIFA 19 si potrà contare anche su un maggior controllo del portiere: nella nostra prova abbiamo appurato come sia possibile dare all’estremo difensore l’ordine di compiere molteplici azioni oltre alla classica uscita dallo specchio della porta, e non sarà raro assistere a situazioni in cui il portiere abbandonerà lo specchio della porta durante un corner per scacciare la palla con un pugno. In generale, per quanto riguarda i portieri sembra che il piazzamento sia molto più realistico ed efficace, mentre le nuove animazioni rendono più spettacolari alcune uscite e parate in tuffo. Sì, non si tratta di cambiamenti trascendentali, ma nel complesso ci è sembrato che la nuova intelligenza artificiale fosse più competitiva anche nella gestione delle parate e nella chiave di lettura dell’azione avversaria.

Durante la presentazione a cui abbiamo assistito c’è stato spazio anche per la nuova schermata Kick-Off e per le novità in ambito Ultimate Team, ma sfortunatamente l’embargo impostoci da Electronic Arts non ci permette di svelarvi alcun dettaglio per il momento. Nelle prossime settimane torneremo a parlare di FIFA 19 con un nuovo approfondimento legato esclusivamente ai cambiamenti che coinvolgeranno la modalità FIFA Ultimate Team e tutta una serie di novità interessanti per quanto riguarda la schermata Kick-Off, per cui vi consigliamo di restare sintonizzati sulle pagine di VGN per ulteriori aggiornamenti in merito.