Confesso che quando ho ricevuto una chiamata per fissare gli appuntamenti di Warner Bros. all’E3 2018 e mi si è presentata l’opportunità di provare un “nuovo, misterioso titolo AAA” e intervistare uno studio di fama mondiale, ho sperato che potesse essere finalmente arrivato il momento di scoprire il nuovo progetto di Rocksteady Studios, che manca sulla scena dall’ormai lontano 2015. Chi attendeva un gioco di Superman o legato agli altri personaggi dei fumetti DC Comics sarà rimasto deluso dallo scoprire che il fantomatico reveal di Warner Bros. era in realtà il frutto della rinnovata collaborazione con di Io-Interactive, che ha annunciato lo sviluppo di HITMAN 2.
Nonostante la parziale delusione sull’assenza di Rocksteady all’E3, devo confessare che sono stato decisamente contento di poter mettere le mani sul sequel del gioco d’azione sviluppato dalla software house danese, che dopo l’ottimo esperimento del reboot in forma episodica ha scelto di sviluppare un sequel più tradizionale che conta la presenza di tutte le missioni nel pacchetto base, promettendo però lo stesso tipo di supporto post-lancio nei mesi a venire. Nel corso di una sessione hands-on a porte chiuse in quel di Los Angeles, ho provato una missione della campagna di HITMAN 2 ambientata all’interno di un circuito di Formula 1, sperimentando la rinnovata diversità negli approcci con due delle possibili strategie che l’amato Agente 47 potrà utilizzare per completare la missione.
Di seguito trovare un video gameplay di 32 minuti che illustra, appunto, le due diverse strategie e dà un’idea più precisa delle possibilità studiate da Io-Interactive per espandere il mondo di gioco.
CORSA FATALE A MIAMI
Sulla falsariga di quanto fatto in precedenza con la serie episodica, HITMAN 2 espanderà ogni location creando dei veri e propri sandbox complessi, ricchi di opportunità e percorsi, oggetti con cui interagire e travestimenti che l’Agente 47 potrà sfruttare per introdursi in zone altrimenti inaccessibili. Io-Interactive ha deciso di esasperare il concetto all’inverosimile, trasformando il mondo di gioco in un mezzo con cui il protagonista potrà raggiungere il suo obiettivo, che in questa missione era di assassinare Sierra Knox. Quanto abbiamo appurato nella prova della prima location, un circuito automobilistico nel cuore di una Miami, è che ora più che mai il giocatore può optare per approcci e strategie diverse esplorando a fondo gli scenari e valutando ogni possibile interazione. Nel nostro caso, Io-Interactive ci ha guidato attraverso due approcci diametralmente opposti: nel primo, Agente 47 poteva sostituirsi a un ingegnere e introdursi nel paddock per installare un esplosivo nella macchina di Sierra Knox; nel secondo, invece, 47 poteva sostituirsi a una mascotte con un buffo costume da flamingo per raggiungere un tetto e cercare di assassinarla con l’immancabile fucile di precisione.
Il gameplay resta piuttosto classico: ci si aggira nel mondo, si studia il comportamento del bersaglio, si identifica una potenziale strategia e si mette in pratica il piano. Nel primo caso, per sostituirci al meccanico abbiamo prima dovuto ottenere un completo da guardia di sicurezza, introdurci in cucina e attirare un cameriere accendendo una radio, sostituirci al cameriere per raccogliere del pesticida per topi con cui avvelenare il drink del meccanico, che come potrete immaginare si ritroverà a passare un brutto quarto d’ora e scapperà in bagno. A questo punto basta stordire il meccanico, nascondere il corpo e travestirsi per accedere al paddock e inserire un esplosivo a distanza da far detonare al momento più opportuno. Una strategia rapida e indolore che ci ha permesso di completare la missione senza particolari patemi.
La seconda, leggermente più complessa, ha visto la necessità di sostituirci a una mascotte travestita da flamingo, scoprendo pochi istanti più tardi che in realtà quello che abbiamo tramortito per sottrargli il costume non era che un impostore intenzionato a ricattare Sierra Knox. La missione ci ha costretto a stordire un cameriere al fine di recuperare un piede di porco, con cui scassinare un lucchetto che impediva l’accesso all’area in cui recuperare il nostro fido fucile di precisione. Successivamente, è stato necessario accedere a una zona elevata da cui tentare di assassinare il bersaglio, non prima di aver messo K.O. una guardia che stava schiacciando un pisolino.
Dopo un po’ di tentativi andati a vuoto, siamo riusciti a colpire la macchina di Sierra e a completare la missione, ma è in questo caso che lo sviluppatore ci ha illustrato una novità che avevamo notato durante i due playthrough, ma di cui non avevamo capito il reale funzionamento. HITMAN 2 aggiunge al mix una nuova variabile da tenere in considerazione, le telecamere di sicurezza, che possono identificare il protagonista e ci costringeranno a dover accedere alla stanza dei server per cancellare ogni traccia della sua presenza. Si tratta di una feature dedicata solo ed esclusivamente a coloro che amano giocare ai livelli di difficoltà più elevati, in cui per ottenere una valutazione massima bisognerà non essere minimamente identificati. Non è da escludere che la software house possa usare la nuova feature per creare divertenti sfide settimanali che prevedono di non essere identificati dalle telecamere.
Bisogna ammettere che per quanto tutto ciò che abbiamo esposto possa sembrare abbastanza semplice, bisogna specificare che per ovvi motivi di scarso tempo a disposizione in quella bolgia infernale che è l’E3 gli sviluppatori ci hanno portato alla scoperta dei vari playthrough suggerendoci continuamente la prossima mossa da portare a termine. Verosimilmente, dunque, per scoprire tutte le variabili in gioco e l’esatta sequenza di mossa per portare a termine l’obiettivo bisognerà investigare e spendere ore e ore alla ricerca di oggetti, dettagli e informazioni utili che potrete captare ascoltando le conversazioni dei vari personaggi.
Per il resto, quello di HITMAN 2 ci è sembrato un piacevole more of the same che non stravolge, per ovvi motivi, quanto di buono fatto in precedenza ma ne espande il concept introducendo una variabile di percorsi e oggetti da utilizzare davvero ampia. Al termine della missione, infatti, il team ha proposto un breve video (lo trovate dopo il primo playthrough nel nostro video gameplay di cui sopra) in cui ha illustrato alcuni dei possibili approcci, dando l’impressione di un mondo pulsante colmo di opportunità e capace di premiare anche la creatività del giocatore. È troppo presto per capire se queste promesse saranno effettivamente mantenute nel gioco completo, tuttavia se dovessimo guardare al passato e all’incredibile supporto che Io-Interactive ha saputo dare al suo franchise nelle settimane successive al lancio, siamo sicuri che il team danese riuscirà a sorprenderci ancora una volta con eventi e bersagli elusivi sempre più complessi da gestire.
L’appuntamento con HITMAN 2 è previsto per il 12 novembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One: prenotando una qualsiasi edizione in commercio si otterrà l’accesso immediato alla nuova modalità Sniper Assassin, cooperativa online che permetterà di collaborare con un amico per completare missioni e assassinare bersagli in compagnia.