Remothered: Tormented Fathers
Versione testata: PC

Remothered: Tormented Fathers provato alla Milan Games Week 2017

Uno dei punti forti della Milan GamesWeek 2017 appena trascorsa, appartiene sicuramente al nostro tricolore: stiamo parlando di Remothered: Tormented Fathers, un survival horror “made in Italy” ideato da Chris Darril e realizzato dal suo team Darril Arts in collaborazione con i ragazzi di Stormind Games.

Ispirato vagamente a Silent Hill ed erede di fatto della pietra miliare Clock Tower, da cui trae ispirazione e che ci ha appassionati sin dal 1997 grazie alla sua originalità, Remothered si presenta come un’esperienza che si spinge decisamente oltre la definizione di horror per via di un equilibrio perfetto fra ambientazioni, meccaniche di gioco e trama, e che ci fa tornare indietro nel tempo senza però rimpiangere i grandi colossi del genere. Scopriamolo insieme!

Remothered: Tormented Fathers

IL RAGNO E LA SUA TELA

Remothered: Tormented Fathers è solo il primo di un’accattivante trilogia, un survival horror in terza persona in cui vestiremo i panni di Rosemary Reed (personaggio ispirato alla bellissima Jodie Foster), protagonista dal carattere forte e deciso che non potrà fare altro che seguire la sua vena investigativa per placare la sua fame di curiosità; ed è il suo istinto che segnerà l’inizio di questa storia. Proprio come una farfalla che, ingenuamente, si posa su un filo di una ragnatela, Rosemary si reca nella Villa di Felton, cercando di investigare sulla misteriosa scomparsa della figlia del notaio Felton.

Inconsapevole di quello che troverà sulla sua strada, ma determinata a fare luce su questa fitta rete di misteri, la protagonista dovrà farsi largo fra enigmi, psicopatici e fanatici che daranno spessore a tutta l’esperienza di gioco.
La particolarità del titolo, che va a riprendere le meccaniche sopracitate derivanti da Clock Tower, è proprio l’approccio al nemico: non bisognerà cercare lo scontro, bensì nascondersi e cercare in tutti i modi possibili di aggirare il problema.

Questo sarà chiaro sin da subito, poiché esaminando dapprima l’intera villa sarà possibile raccogliere numerosi oggetti, tra cui diversivi, da piazzare ad esempio in prossimità delle porte, oppure oggetti difensivi, che saranno indispensabili in quanto unico modo per sfuggire alla vostra cattura, che porteranno irrimediabilmente alla morte, e quindi al ripristino del checkpoint.

LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA

Il rischio di un’esplorazione essenziale è quello di risultare banale o monotona, cosa che in Remothered non accade per via sia della particolarità dell’ambientazione, sia per l’approccio stealth da utilizzare per riuscire a sopravvivere agli attacchi. La zona interna della villa ad esempio è davvero ricca di particolari, partendo da uno studio certosino delle luci che riesce a emanare tutta l’angoscia e la tensione necessaria grazie a giochi di ombre cupe e fiochi punti luce, arrivando a caratteristiche come il mobilio dallo stile classico e allo stesso tempo molto ricercato; il tutto cerca di rispecchiare una sorta di normalità, come la classica quiete prima della tempesta.

Remothered: Tormented Fathers

Questa normalità è però spezzata dagli oggetti stessi che si troveranno al suo interno: se in un primo momento si resta affascinati dallo stile vero e proprio dell’abitazione, il ritrovamento di diversivi e di oggetti difensivi – come vasi, forbici, corde, tutti visualizzabili tramite il semplice e intuitivo inventario – ci riporta con i piedi per terra, quasi con un brivido lungo la schiena. A cosa serviranno? Da cosa o da chi dovrò difendermi adesso? È su questa linea che si svilupperà l’andamento di gioco, fra mille domande e con una costante X identificata nell’invariabile attenzione da porre all’ambiente circostante. Un’altra scelta particolare e decisamente adatta al titolo è legata allo stato puramente fisico della protagonista: nessuna barra della salute o statistiche saranno presenti su schermo, la salute di Rosemary sarà intuibile tramite i suoi comportamenti e cambiamenti, come l’affaticamento che origina passi più brevi e decisamente pesanti, il fiato corto, la vista annebbiata e le ferite riportate.

Sono tutte caratteristiche che rendono il titolo decisamente realistico, grazie alla serie di peculiarità che sfociano nella naturalezza rapportata alle varie situazioni. Ad arricchire ulteriormente il titolo ci pensa la colonna sonora composta appositamente da Nobuko Toda, che vanta fra i suoi innumerevoli lavori The Evil Within, Metal Gear Solid, Halo e Kingdom Hearts, e da Luca Balboni, compositore di soundtrack di pellicole del calibro di Mine.

NON APRIRE QUELLA PORTA

Remothered porta una ventata di novità mista a un’immensa nostalgia degli horror anni ‘90, caratterizzati ancora da effetti a sorpresa preceduti da una suspense che riusciva a tenere il giocatore sempre in allerta, costantemente sul filo del rasoio. Proprio in questo Chris Darril, la sua Darril Arts e i ragazzi di Stormind Games si sono rivelati eccezionali, perché sono riusciti a riproporre in chiave moderna quello stile di gioco degno dei primi Silent Hill e del già citato Clock Tower, passando per Rule of Rose, e realizzando anche un contorno visivo accomunabile, per la parte interna alla villa, a quello di Eternal Darkness. Parliamo di videogiochi ricchi di trama, alcuni ispirati alle storie horror più belle e conosciute di tutti i tempi (che hanno a loro volta ispirato tantissimi film), altri invece che hanno trovato nella loro originalità uno standard riproposto poi nel tempo, e divenuto un “must”.

Da ciò che abbiamo avuto modo di provare con mano a Milano, questo titolo rappresenta ciò che mancava negli ultimi anni al genere dei survival horror: un gioco che impara dai predecessori e cerca di rivisitarsi e migliorarsi costantemente, senza accettare compromessi. Un’avventura ricca di emozioni, sensazioni, che riesce nel compito di far immedesimare completamente il giocatore tramite suoni, naturalezza e brivido di esplorazione.

Remothered: Tormented Fathers, come già detto, sarà il primo di una trilogia, della durata compresa fra le 5 e le 7 ore ciascuna. Il titolo, sviluppato con l’ottimo Unreal Engine, uscirà in accesso anticipato su Steam il 31 ottobre al prezzo di 12.99 euro, vista la presenza di contenuti pari al 50% del titolo completo. Gli sviluppatori assicurano che il titolo verrà lanciato nella versione completa fra qualche mese, anche su PS4. Si preannuncia dunque uno dei titoli più interessanti del panorama horror, un progetto che porterà sicuramente in alto la bandiera italiana, grazie al loro spirito, alla grande forza di volontà, ma soprattutto al rapporto speciale che hanno creato con il loro pubblico. Per maggiori informazioni, in attesa di un ulteriore approfondimento sulla versione completa, visitate il sito ufficiale di Remothered: Tormented Fathers.