Agents of Mayhem
Versione testata: PC

Agents of Mayhem – Provata la versione PC

Qualche giorno fa siamo stati ospiti di Koch Media in quel di Milano per provare il nuovo Agents of Mayhem, inconfondibile ritorno sulla scena videoludica di Volition, team noto ai più per aver creato la celebre serie Saints Row. Nonostante si tratti di uno spin-off a tutti gli effetti, l’appartenenza allo stravagante universo della saga è ben tangibile e il gioco, pur restando leggero e divertente, si è rivelato molto più strutturato e curato di quanto si possa credere. Scopriamo quindi com’è andata la nostra esperienza con gli Agenti del Caos dopo aver provato per qualche ora una versione pressoché completa del gioco in formato PC.

Agents of Mayhem

IL CAOS CONTRO IL MALE

Pur condividendo il medesimo genere di Saints Row, ovvero un gioco d’azione in terza persona ambientato in un open-world completamente esplorabile, sono molti gli aspetti che gli sviluppatori hanno deciso di rivoluzionare in questa nuova e intrigante produzione. A partire dai protagonisti, ben dodici eccentrici personaggi provenienti dai bassifondi di Seoul, che insieme compongono l’organizzazione M.A.Y.H.E.M., capitanata da Persephone Brimstone e finanziata dalla Ultor Corporation che avrete imparato a conoscere nei precedenti capitoli della saga. L’ambientazione è una rivisitazione in chiave futuristica della metropoli sudcoreana, mentre l’obiettivo del team è presto detto: smantellare definitivamente l’organizzazione di supercriminali L.E.G.I.O.N. che, sotto la guida del Dr. Babylon, sta creando scompiglio per l’intero pianeta. Spinti da tale semplice presupposto, il vostro compito sarà quindi di guidare questo manipolo di eroi improvvisati di missione in missione fino alla vittoria.

Una delle feature principali del gioco è l’assenza di un vero e proprio protagonista: ogni volta che dispiegherete le forze, infatti, dovrete scegliere una triade di personaggi con i quali affrontare i temibili L.E.G.I.O.N. Nel corso del nostro test, che partiva contestualmente dall’inizio dell’avventura, abbiamo avuto modo di sperimentare diversi agenti e sbloccarne di nuovi: i primi con cui abbiamo preso confidenza sono stati Fortune, Hardtack e Hollywood ovvero quelli utilizzabili da principio, che si sono rivelati sostanzialmente divertenti, caratteristici e carismatici. La prima di questi, armata con due pistole, prediligeva uno stile di gioco molto rapido e veloce, mentre Hardtack si è rivelato un vero e proprio tank, aggressivo ed equipaggiato col suo inseparabile fucile a pompa. Più classico invece l’ultimo del terzetto, munito di un semplice fucile d’assalto ma dotato di una mossa finale decisamente devastante.

Prima di iniziare qualsiasi impresa, Agents of Mayhem ci offre la possibilità di scegliere il trio di agenti da spedire sul campo di battaglia con le rispettive skin e personalizzazioni, permettendoci di utilizzare le frecce direzionali in missione per scambiare in un attimo, e in ogni momento, l’eroe che vogliamo utilizzare. Questa meccanica rende il gameplay decisamente più vario e frenetico: ogni situazione richiede un approccio distinto e questa possibilità permette di adeguarsi al meglio al contesto in cui si trova. Ma c’è anche una componente strategica da tenere in considerazione: innanzitutto, quando scegliamo di utilizzare un personaggio piuttosto che un altro, facciamo in modo che gli altri due si “riposino” e recuperino le forze restando nelle retrovie. Inoltre, durante le boss-fight potrà capitarvi di dover sfruttare le peculiarità di un personaggio ben preciso: in uno scontro con uno dei boss, suddiviso in tre fasi, abbiamo infatti appurato come in ognuna fosse preferibile l’utilizzo delle abilità specifiche di un determinato eroe per avere la meglio sul boss.

E per sbloccare nuovi eroi? Per quanto abbiamo avuto modo di sperimentare, la suddivisione delle missioni è abbastanza semplice e basilare: la quest-line principale viene indicata in alto ed è quella che ci permetterà di proseguire la campagna contro le fazioni L.E.G.I.O.N., mentre più in basso il gioco raccoglierà tutta una serie di missioni opzionali che hanno lo scopo di approfondire e migliorare i personaggi già sbloccati, o di sbloccarne di nuovi. In questo modo ne abbiamo ottenuti un altro paio, tra cui Rama, una letale arciera che si è rivelata molto potente e divertente da utilizzare. Per quanto dodici personaggi siano tanti e il rischio dispersività sia effettivamente elevato, l’immediatezza del gameplay e lo schema di comandi comune a tutto il roster rende l’esperienza di gioco mai frustrante o eccessivamente complessa. Ogni eroe può infatti effettuare un agilissimo triplo salto, attivare un’abilità speciale premendo R1/RB e infine caricare la propria abilità Mayhem, indicata con l’apposita barra nell’HUD, che ci permette di demolire nei modi più strampalati le forze nemiche.

Agents of Mayhem

PRONTO ALL’AZIONE

I personaggi che abbiamo avuto modo di utilizzare e scoprire ci sono parsi tutti molto ispirati, caratteristici e nel complesso variegati. Ad arricchire e diversificare l’offerta ci pensa poi una lunga serie di gadget, potenziamenti e abilità peculiari che rendono ogni eroe unico e invogliano il giocatore a scoprirne tutte le potenzialità. Infatti, oltre ai punti esperienza che il trio riceve equamente al termine di ogni missione, con i quali possiamo sbloccare miglioramenti basilari come la rapidità di ricarica, la rigenerazione dello scudo o la capienza del caricatore, il gioco prevede anche un sacco di gadget, abilità e potenziamenti del nucleo. Quest’ultimi possono essere attivati grazie a un apposito oggetto reperibile in missione e ci permettono di migliorare permanentemente il nostro eroe.

Nello nostra prova, ad esempio, avevamo sbloccato un perk che garantiva munizioni infinite e un rateo maggiore durante la mossa finale. Per quanto riguarda i gadget invece, si tratta di tre miglioramenti selezionabili dal menu di gioco, che vanno a influire sull’abilità speciale dell’eroe (quella che si utilizza con il tasto dorsale e si ricarica colpendo e uccidendo nemici, ndr), sull’arma (Hardtack, ad esempio, dispone di un boost che aumenta la gittata del fucile, riducendone leggermente il danno) e infine sul personaggio stesso attraverso un’abilità passiva.

Per fortuna la gestione di questi aspetti non avviene soltanto attraverso un piatto menu di gioco ma bensì è resa più facilmente fruibile grazie all’ARK, ovvero l’hub centrale nel quale sono presenti luoghi come l’Armeria e il Laboratorio di Ricerca, che si occupano rispettivamente dello sviluppo di gadget e tecnologie Gremlin. Quest’ultima categoria comprende ulteriori potenziamenti impiegabili in battaglia, che però hanno usi limitati e servono per aggiungere “il giusto delirio ai combattimenti”. Ci sono poi le tecnologie L.E.G.I.O.N., che vanno a migliorare i gadget rendendoli più appetibili per le nostre missioni. In ogni caso, per produrli sarà necessario reperire durante le missioni gli appositi materiali, schemi e progetti.

Per darvi una dimensione di quello che potrà essere creato e impiegato in battaglia, vi elenchiamo alcuni di quelli che sono gli effetti di stato, suddivisi in potenziamenti ed effetti negativi – spesso si annullano a vicenda – che possono influire sia sui nostri personaggi che sui nemici. Abilità e gadget di ogni tipo possono infatti migliorare i nostri eroi con almeno sei diversi effetti di stato quali l’aumento della rapidità, l’invulnerabilità temporanea e la furtività, oppure peggiorare le prestazioni nemiche attraverso l’indebolimento, l’immobilità, i danni nel tempo, l’indifensività (uso dell’arma momentaneamente disabilitato, ndr), etc.

Agents of Mayhem

Nonostante si tratti a tutti gli effetti di un open world, l’esplorazione svolge un ruolo abbastanza marginale. Le missioni offrono certamente un appeal migliore rispetto al banale girovagare per la città, aspetto che ci è parso abbastanza scarno e fine a sé stesso; sfortunatamente poi, in questo contesto l’esperienza di gioco ne esce ancor più appesantita da una fisica dei veicoli da dimenticare e da un pessimo modello di guida, necessario per coprire le lunghe distanze. Tecnicamente parlando invece, nella nostra prova su PC il gioco si è mostrato graficamente piacevole e fluido; abbiamo inoltre apprezzato lo stile e il taglio delle cutscene, belle da vedere, ricche di ironia con dialoghi taglienti e mai esageratamente sopra le righe.

Agents of Mayhem ci è sembrato un gioco assolutamente godibile, divertente da giocare e ricco di contenuti. Gli eroi sono tanti e diversi tra loro: che siano già disponibili o da sbloccare, ognuno di questi può contare su una propria storia che potrete approfondire tramite delle quest dedicate, e abilità che potranno essere sbloccate per migliorarne l’efficienza in combattimento attraverso un numero davvero vasto di perk e potenziamenti. I controlli sono immediati e lo stile di gioco è frenetico: si salta spesso, si spara tantissimo – talvolta senza mirare – e il caos e le esplosioni dominano la scena. La campagna ci è sembrata piuttosto classica e lineare, mentre filmati e dialoghi promettono divertimento e risate. Manca il doppiaggio in italiano ma il gioco ha comunque tutte le carte in regola per stupire il pubblico proponendo un’esperienza single-player variegata, leggera ma pur sempre ben strutturata e calibrata. Per scoprire se le promesse saranno effettivamente mantenute dovremo però attendere il prossimo 18 agosto, quando Agents of Mayhem debutterà su PC, PlayStation 4 e Xbox One.