In una veste del tutto inedita per la serie, Konami ha reso disponibile al pubblico una beta del suo titolo calcistico PES 2018. Si tratta di un piccolo ma gustoso antipasto in attesa di una vera e propria demo che ci accompagnerà fino al lancio del gioco completo, previsto per il 14 settembre. Scopriamo insieme le prime impressioni sul nuovo simulatore calcistico della saga Pro Evolution Soccer.
FRANCIA VS BRASILE
La beta ci ha permesso di testare le novità del gameplay utilizzando una delle due squadre disponibili, appunto Francia e Brasile, pronte a sfidarsi nell’unico stadio (Neu Sonne Arena, disponibile con varie condizioni meteo) messo a disposizione da Konami, che ricordiamo sarà giocabile fino alla mezzanotte del 30 luglio. Sarebbe stato lecito aspettarsi qualche contenuto in più, che sicuramente sarà inserito nella consueta demo pre-lancio a ridosso dell’uscita. Potremo quindi sfidare altri giocatori online in scontri 1vs1 oppure in coop, con gli inediti match 3vs3 scegliendo tra l’estro di Paul Pogba o il “futbol bailado” della stella del Barcellona, Neymar. Niente fronzoli: questa beta ha l’unico scopo di testare la stabilità dei server e far provare con mano le novità principali del nuovo simulatore calcistico della software house nipponica.
Oltre ai classici match 1vs1 abbiamo provato anche la nuova modalità per tre giocatori, che ci permette di sfidare il computer o avversari in carne e ossa, una modalità davvero interessante che sicuramente darà il meglio di sé in compagnia degli amici. Sulla carta la modalità è interessante, ma all’atto pratico risulta divertente solo nel caso in cui abbiate la fortuna di avere in squadra giocatori con un marcato senso del gioco di squadra: ogni match infatti può diventare facilmente frustrante nel caso in cui i nostri compagni di gioco si rivelino poco inclini a collaborare, scegliendo di giocare egoisticamente e di non passare il pallone quando la situazione lo richiede. Il compito di scegliere il modulo e la formazione spetta a una sola persona, rendendo comunque indispensabile comunicare e organizzarsi per avere la meglio degli avversari.
Abbandonati i tanto famigerati “binari” già da qualche edizione, in PES 2018 si avverte subito una certa libertà di movimento, con giocatori in grado di muoversi per tutto il campo in completa armonia, anche con il pallone tra i piedi, che non sembra più attaccato ai piedi come capitava in passato. L’abbassamento del ritmo di gioco rende il gameplay più ragionato, con l’alternanza di azioni al ritmo di “tiki-taka” ad altre più lente, alla ricerca di un varco ideale per l’inserimento dell’attaccante. Grazie a una maggiore fisicità, i duelli in mezzo al campo diventano ancora più interessanti, in particolar modo quelli che riguardano lo scontro tra attaccanti e difensori. Ciò che ci ha convinto poco è la reattività di alcuni giocatori, in parte dovuta anche al lag che ha caratterizzato la beta, con i giocatori che tendono a effettuare una singola azione fin troppo lentamente, rendendo snervante il proseguo del match.
Proprio sul versante online si registrano diversi problemi tra disconnessioni, lag e una certa lentezza nel trovare avversari, specie nella modalità 3vs3. In fondo l’obiettivo di questa beta è proprio quello di testare l’infrastruttura di rete, che allo stato attuale necessita di numerosi miglioramenti per rendere godibile anche l’esperienza di gioco in multiplayer.
RIGORE È QUANDO ARBITRO FISCHIA…
Tante nuove animazioni anche per i portieri che però soffrono, come nelle scorse edizioni, di improvvise amnesie, in diverse partire di questa open beta abbiamo assistito all’alternanza tra interventi provvidenziali e miracolosi a clamorose papere degne del miglior Mai dire Goal. Poco coerente anche il comportamento dei direttori di gara, poco generosi nella gestione dei cartellini anche dopo una serie di tackle da censura che farebbero impallidire il caro vecchio Marco Materazzi.
Come da tradizione Konami, grande cura è stata riposta sia nel comparto grafico che in quello scenografico, i cui meriti sono da attribuire all’ottimo FOX Engine in grado di tirare fuori volti fotorealistici e animazioni studiate ad arte, in grado di replicare fedelmente movimenti, dribbling e comportamenti dei calciatori più forti e famosi del panorama mondiale. Si respira quindi un’atmosfera assolutamente coinvolgente capace di calare il giocatore nel rettangolo di gioco tra effetti coreografici e tifo sugli spalti. Ciò nonostante, non è tutto oro ciò che luccica e non abbiamo potuto fare a meno di notare alcune imperfezioni, soprattutto per quanto riguarda le animazioni, che ogni tanto sono sembrate goffe e decisamente poco armoniose, a conferma dell’utilizzo di una build di gioco certamente lontana da quella che debutterà nella versione finale a settembre.
GOAL O FUORIGIOCO?
L’open beta online di Pro Evolution Soccer 2018 conferma i progressi fatti da Konami con il suo titolo calcistico, sebbene permangono alcuni dubbi soprattutto sulla stabilità del netcode, che necessita della totale attenzione del team di sviluppo per risolvere problemi di lag e velocità nel trovare gli avversari. Allo stato attuale, si tratta senza ombra di dubbio di un gioco divertente e appagante, che però continua a soffrire la presenza di difetti storici della saga ereditati dai precedenti capitoli, tra cui una reattività non proprio perfetta della IA, portieri che alternano grandi parate a errori madornali e arbitri che lasciano correre un po’ troppo. Il vero banco di prova vero avverrà a pochi giorni dal lancio sul mercato, quando Konami renderà disponibile una demo che ci auguriamo possa essere molto più completa e ricca di contenuti, ma che soprattutto ci permetterà di avere un’idea più chiara delle reali potenzialità di PES 2018. Konami riuscirà a vincere la sfida con l’eterno rivale FIFA o si tratterà dell’ennesimo goal in fuorigioco? Lo scopriremo tra poche settimane!