A distanza di un anno dall’annuncio di God of War, la nuova avventura di Sony Santa Monica è stata mostrata durante la conferenza PlayStation all’E3 2017 con un nuovo trailer gameplay che ha messo in risalto il rapporto tra il protagonista Kratos e suo figlio, il giovane Atreus. Sicuramente tra i titoli che più attendevamo di provare con mano a Los Angeles, sfortunatamente God of War non era disponibile in versione giocabile nel booth di Sony dedicato alla stampa. Fortunatamente però abbiamo avuto l’occasione di spendere un po’ di tempo con il director di Sony Santa Monica Cory Barlog, scambiando quattro chiacchiere su ciò che renderà speciale l’esclusiva PS4.
Barlog ci ha mostrato brevemente il trailer già presentato al Media Showcase qualche giorno fa, raccontandoci un po’ di aneddoti sull’avventura di Kratos e Atreus nelle lande nordiche. Ecco cosa abbiamo scoperto.
IL SISTEMA DI COMBATTIMENTO
La prima, evidente novità del gameplay è ovviamente l’abbandono del sistema di combattimento che caratterizza la saga sin dal suo debutto, a favore di uno stile più moderno che strizza l’occhio ad altre produzioni first-party di Sony, Uncharted in primis. Con una visuale over-the-shoulder alle spalle di Kratos, infatti, God of War assume il classico tratto dei giochi d’azione in terza persona, prediligendo l’uso di una nuova arma a favore delle iconiche Lame del Caos. L’ascia sarà il principale mezzo offensivo con cui Kratos potrà sconfiggere i nemici, con attacchi meno coreografici e certamente più lenti, ma di fatto più potenti e devastanti. Ciò non vuol dire che il gameplay sia privo delle combo che hanno reso la saga di God of War una delle più brutali di sempre, tutt’altro. Le combo ovviamente ci saranno, e sarà possibile alternare l’uso di schivate (completamente riviste rispetto al passato), dello scudo e dell’ascia per dar vita a nuove combinazioni devastanti.
Poi ci sono tutte le abilità legate all’ascia: questa può essere scagliata contro il nemico e richiamata in qualsiasi momento, proprio come il martello Mjölnir di Thor (coincidenza?), per generare una devastante onda d’urto nel terreno o ancora può colpire i nemici circostanti con un attacco congelante a 360°. L’ascia non è l’unico mezzo a disposizione di Kratos: il dio della guerra potrà utilizzare all’occorrenza anche uno scudo che si comporrà in caso di necessità con la pressione di un tasto e potrà essere sfruttato per parare gli attacchi nemici oppure per rompere la guardia degli avversari più corazzati. Con lo scudo attivato, sarà possibile sferrare combo differenti basate sulla alternanza tra ascia e scudo, e siamo curiosi di scoprire l’effettiva profondità di questo nuovo sistema.
IL RUOLO DI ATREUS
Nell’ottica del gameplay, la presenza di Atreus sarà più di un semplice contorno: il figlio di Kratos giocherà infatti un ruolo principale nel combattimento, grazie alla possibilità di richiamarlo in qualità di alleato in ogni momento con la semplice pressione del tasto Cerchio. Atreus è specializzato nel combattimento con l’arco, ma stando a ciò che ci ha confidato Barlog le sue mosse potrebbero variare in base alla situazione e alla vicinanza con il nemico. A ogni modo, ciò che preme sottolineare è che la presenza di Atreus non andrà a limitare in alcun modo il gameplay di God of War, con Sony Santa Monica che ha lavorato sodo per rendere l’IA di Atreus effettivamente efficace. Lo scopo è quello di creare un flusso continuo, con la possibilità di incrociare gli attacchi e creare delle combo molto interessanti.
Abbiamo approfittato dell’occasione per fare qualche domanda in più a Barlog sul ruolo di Atreus, chiedendogli se in God of War avremo la possibilità di controllare esclusivamente il figlio di Kratos in alcune occasioni, un po’ come accade nei franchise di Naughty Dog come Uncharted e The Last of Us. Barlog ha preferito non confermare la notizia, lasciando intendere però che ci saranno delle sezioni dell’avventura in cui potremo controllare Atreus.
ESPLORAZIONE, PLATFORM E POTERI
Ciò che assumerà un nuovo ruolo nell’economia del gameplay è il fattore esplorazione, che grazie all’adozione del nuovo approccio, con visuale dietro le spalle e scenari che strizzano l’occhio agli open-world (con mappe vaste e attività secondarie da completare, ma non una vera e propria libertà di conduzione della trama) assumerà una maggiore importanza. Il gioco cercherà di enfatizzare questa componente mettendo Kratos e Atreus in situazioni particolari, in cui ad esempio bisognerà raggiungere un determinato punto di uno scenario per parlare con un NPC (un po’ come già visto in Horizon Zero Dawn), oppure bisognerà arrampicarsi su una parete rocciosa, o ancora bisognerà navigare con un’imbarcazione per raggiungere una determinata destinazione. Barlog promette un’avventura ricca di tanti momenti del genere, con una maggiore attenzione allo storytelling e all’esplorazione, senza però trascurare ciò che ha da sempre contraddistinto la saga, appunto i combattimenti.
E come non parlare dell’altra peculiarità di God of War, ovvero i poteri mitologici che Kratos potrà sfruttare per far fuori gli avversari? Contrariamente ai capitoli precedenti, tutte le abilità principali passeranno da un sistema di progressione che permetterà di sbloccare nuove skill e nuovi potenziamenti per l’ascia, che sarà il principale mezzo per sferrare attacchi speciali basati sulla magia. Alla domanda se ci fossero nuove abilità legate ai poteri degli Dei o delle figure mitologiche, magari basate sull’immaginario della tradizione norvegese, Cory Barlog ha confidato che la direzione intrapresa dal team è quella di gestire tutto tramite l’ascia, pur lasciando intendere però che in alcuni frangenti potremmo ottenere degli speciali manufatti con cui rilasciare abilità specifiche. A tal proposito, fa riflettere un indizio rilasciato dalla software house nell’ultimo trailer gameplay, che mostra infatti una testa mozzata che Kratos porta addosso come se fosse un oggetto dell’inventario. Che abbia un ruolo simile a quello della testa di Medusa del primissimo capitolo?
Insomma, nonostante il cambio di direzione evidente, God of War si preannuncia certamente come uno dei titoli più attesi del prossimo anno. Tante altre piccole cose ritorneranno nell’economia di gioco, come il Rage System e gli amatissimi Quick-Time Events, che saranno utilizzati come mosse finali per distruggere i boss. Infine, Barlog ha risposto alla nostra domanda sul possibile ritorno delle Lame del Caos, le armi principali di Kratos nei giochi precedenti. Col sorriso stampato sulle labbra, il director si è limitato a dichiarare che la nuova arma principale di God of War sarà l’ascia, ma che ulteriori mezzi offensivi potrebbero essere nascosti e scovati col prosieguo della storia. Per concludere, una piccola nota sull’hardware: il video gameplay mostrato da Sony all’E3 gira su una PS4 Standard e non sul modello Pro. Questo perché la software house ha preferito concentrasi sul modello base per far sì che tutti i giocatori possano contare su una resa minima già superlativa, con gli inevitabili miglioramenti in arrivo successivamente per supportare a dovere l’hardware di PS4 Pro. Il team punta a raggiungere la risoluzione Ultra-HD in 4K, anche se al momento in cui scriviamo è troppo presto per condividere dettagli ufficiali su ciò che sarà disponibile nel prodotto completo in arrivo entro il primo trimestre del 2018.
Nel frattempo, noi di VGN.it vi invitiamo a restare sintonizzati sulle nostre pagine per scoprire ulteriori dettagli su God of War, sperando che in occasione della Gamescom 2017 Sony metta a disposizione una breve demo per provare con mano la nuova, attesissima avventura di Kratos e suo figlio Atreus.