Gran Turismo Sport
Versione testata: PS4 standard

Gran Turismo Sport – Provata la beta su PS4

Mentre gli appassionati della serie Gran Turismo attendevano con ansia l’annuncio del settimo capitolo del simulatore di guida firmato Polyphony Digital, a sorpresa durante la Paris Games Week del 2015 si materializzò quello che potremmo definire un inaspettato prodotto intermedio. Gran Turismo Sport è infatti il primo videogioco della software house capitanata dal producer Kazunori Yamauchi prossimo a sbarcare su PlayStation 4 e che sfrutta una versione evoluta del motore fisico già apprezzato in Gran Turismo 6 insieme, ovviamente, a un altrettanto rinnovato comparto grafico per sfruttare al meglio le potenzialità dell’ultima generazione di console Sony.

Obiettivo di questo videogioco è quello di offrire una piattaforma in cui gli appassionati di tutto il mondo potranno allenarsi e sfidarsi in un campionato patrocinato nientemeno che dalla FIA (la Federazione Internazionale dell’Automobile) che darà luogo, quando finalmente il gioco sarà disponibile sul mercato, a due differenti classifiche dedicate ai migliori piloti digitali e ai costruttori più vincenti delle varie competizioni che si potranno affrontare all’interno di Gran Turismo Sport.

Come ogni produzione targata Polyphony Digital sfortunatamente la data di lancio resta ignota e le finestre di debutto inizialmente previste sono già state ampiamente disattese. Gran Turismo Sport doveva infatti essere nei negozi dallo scorso novembre e la beta chiusa che molti videogiocatori stanno provando in questi giorni era stata annunciata, sempre durante la Paris Games Week del 2015, per essere pronta al debutto pubblico già un anno fa. Dopo la cancellazione della beta e l’annuncio di un ritardo non meglio definito del gioco completo, Gran Turismo Sport non è rimasto però chiuso negli studi di Polyphony Digital dato che è stato protagonista degli stand Sony in molti eventi dedicati ai videogiochi sparsi per il mondo. In Italia, per esempio, avevamo già avuto modo di provare GT Sport in occasione della Games Week 2016 ma una gara da tre giri contro l’intelligenza artificiale non ci era sembrata sufficiente per poter realizzare un’analisi su quello che il team di Yamauchi aveva in serbo per gli appassionati della serie.

UNA BETA DENTRO L’UOVO DI PASQUA

Arriva quindi il debutto della beta chiusa europea di Gran Turismo Sport che, in occasione del weekend pasquale, ha offerto ai primi utenti selezionati la possibilità di scendere in pista in alcuni dei circuiti previsti nella versione finale e sperimentare lo stile di guida offerto da questa nuova incarnazione della serie GT. La proposta della beta è già di per sé molto interessante: ogni videogiocatore riceve in dote tre auto casualmente, ognuna appartenente a una differente classe, per poter effettuare delle prove libere di qualificazione all’interno di altrettanti circuiti proposti quotidianamente dai server di gioco. Fondamentalmente ogni giocatore, dall’apertura della beta il 15 aprile, ha la possibilità di effettuare infiniti giri con le tre auto e migliorare le proprie performance in attesa delle tre ore di sessioni multigiocatore previste quotidianamente.

Il numero tre, come potete constatare, si ripete: tre classi, tre circuiti, tre ore a disposizione per le tre sessioni multigiocatore ognuna dedicata a una singola classe con cui cimentarvi in adrenaliniche corse online contro altri 17 giocatori europei. Sfortunatamente il debutto non è stato dei migliori, con server intasati e code pre-gara che dopo 20 minuti di attesa portavano alla disconnessione dai server. È comunque bastato attendere il giorno seguente e il progetto di Polyphony Digital si è materializzato nel suo complesso per permettere anche a noi di andare oltre le centinaia di chilometri percorsi in pista da soli e sfidare altri avversari.

COSA CI È PIACIUTO

Innanzi tutto il format offerto dalla beta, che corrisponde a un assaggio della modalità definita Sport, è molto interessante. La scelta casuale di tre nuovi circuiti quotidianamente e la possibilità di provarli con le auto a propria disposizione prima delle finestre di gara ufficiali permette ai provetti piloti da divano di allenarsi a dovere, inoltre l’attesa di 20 minuti prima di iniziare una sessione online consente di effettuare le ultime prove prima di scendere in pista, attendere che il semaforo diventi verde e cercare di tagliare il traguardo per primi alla fine del numero di giri previsto.

Un altro elemento interessante è rappresentato dalla maratona quotidiana da 42 km che ogni giocatore è spinto a portare a termine. Superando, appunto, il numero di chilometri richiesto ogni giorno è possibile ricevere in regalo una nuova auto da aggiungere al proprio garage. Nel momento in cui questo articolo è stato scritto, per esempio, il nostro garage è composto da sette vetture come la Mitsubishi Lancer Evolution Final Edition del 2015, la Chevrolet Corvette C7 e la Mercedes SLS AMG GT3 del 2011. Ogni auto è personalizzabile nell’assetto e nella scelta delle gomme, è possibile registrare più profili da caricare rapidamente prima di ogni gara e, se l’auto lo permette, si può anche differenziare per tipologia di percorso in cui è usabile (circuito o rally, per esempio).

Alcuni settaggi non sono invece consentiti a seconda delle restrizioni previste dalla gara in cui parteciperete, l’obiettivo di Gran Turismo Sport è quello di livellare il più possibile le auto in pista (pari cavalli, gommatura e peso) così che alla fine a primeggiare sia il pilota più in gamba e non soltanto quello con il mezzo più potente. È comunque possibile intervenire sui rapporti del cambio per ottenere una maggiore velocità di punta o una migliore accelerazione, ovviamente a seconda del vostro stile di guida e del tracciato in cui vi trovate.

Altro elemento interessante riguarda il supporto al cambio H da affiancare all’eventuale volante a disposizione: non è necessario configurare nulla, le auto che dispongono di cambio a 5 o 6 marce non sequenziali supportano automaticamente l’accessorio aggiuntivo che risulta invece automaticamente disattivato per i bolidi più esigenti che verranno controllati dal cambio al volante.

COSA ANDREBBE MIGLIORATO

Sicuramente il primo tallone d’Achille evidenziato in questi nostri intensi giorni di test è il netcode. Non è chiaro se il problema sia la connettività italiana, strozzata nelle ADSL da velocità di upload non superiore al singolo megabit, ma abbiamo constatato un costante ritardo nell’aggiornamento dei dati durante la sessione multiplayer: alcune auto tremavano durante le gare e una non perfetta sincronia con gli altri piloti era evidente. Soltanto in un caso tutto è filato liscio ma scopriremo soltanto durante altre sessioni della beta, quando il team di Polyphony avrà preso del tutto le misure su bandwidth e tempi di risposta, se quell’occasione diventi la normalità o se si dovrà convivere quotidianamente con un netcode non proprio perfetto.

Il motore grafico, per quanto potenziato e in grado di offrire scorci di alta qualità, non ci è sembrato all’altezza di una concorrenza sempre più spietata. Affronteremo nel dettaglio la questione più avanti in questo articolo, nell’ultimo e più spietato paragrafo, ma l’utilizzo dell’hardware della PlayStation 4 da parte di Evolution Studios con il suo arcade Driveclub è sembrato indubbiamente migliore.

Anche il modello di guida non ci ha convinti del tutto, troppo simile al suo predecessore, così come le inquadrature offerte: abitacolo, cofano, direttamente su strada o a seguire. Nessuna modifica rispetto al passato, non scompare neanche la rigidissima inquadratura dietro la vostra auto, e soprattutto nessuna possibilità di regolare le posizione del pilota all’interno dell’auto: sembra di essere appiccicati allo sterzo, si vedono soltanto le mani e non le braccia del pilota…

Piccoli ma significanti problemi che Polyphony Digital deve assolutamente prendere in considerazione per rendere GT Sport quell’evoluzione che in molti si aspettano.

COSA INVECE NON CI È PIACIUTO

Nella nostra sequela di lamentele potremmo iniziare con le tempistiche di rilascio non rispettate da Polyphony Digital ma sarebbe come mettere il dito nella piaga di un problema ormai cronico di questa software house che, almeno nelle previsioni iniziali, avrebbe addirittura voluto pubblicare il nuovo capitolo di Gran Turismo a due anni dal lancio della PlayStation 4 (avvenuto a novembre 2013).

Vogliamo soffermarci invece su uno dei fiori all’occhiello di questa produzione, per lo meno nelle intenzioni, ovvero la grafica. L’obiettivo di Gran Turismo Sport è quello di diventare un nuovo punto di riferimento nelle simulazioni automobilistiche e, ovviamente, lasciare il segno anche visivamente con un titolo impressionante sotto ogni punto di vista. Sfortunatamente questo nuovo capitolo, per lo meno in questa beta chiusa, non sorprende ma anzi delude. Uno dei circuiti più affascinanti mostrati nel corso dell’ultimo anno in video e immagini è stato il Willow Springs Raceway, un tracciato californiano situato nel deserto a un’ora da Los Angeles, che però al tempo stesso ha mostrato i più evidenti segni di debolezza di questa produzione: il cielo è statico, le nuvole non si spostano neanche di un millimetro, e le mongolfiere che sovrastano il circuito restano ferme immobili per ore. Un confronto in casa con Driveclub di Evolution Studios ci porta a ricordare le magnifiche nuvole volumetriche 3D e il meteo dinamico, con quanto mostrato da Polyphony Digital in questa occasione sembra di essere tornati indietro nel tempo di dieci anni e non di assistere a un’evoluzione…

I modelli delle auto sono ben realizzati ma mancano di dettagli non di poco conto, per esempio le auto delle categorie GT ci si aspetta che montino dei freni in carbonio e che, come la realtà vuole, dopo una poderosa frenata da 300 km/h a zero questi diventino incandescenti. Sfortunatamente in nessuno dei replay offerti dal gioco abbiamo potuto osservare i freni che cambiavano colore e con essi non abbiamo notato lo schiacciamento dello pneumatico sollecitato dal peso dell’auto sull’asfalto e altri dettagli a cui titoli della concorrenza ci hanno abituati.

Il rombo dei motori si confonde ancora con quello dell’aspirapolvere dell’anziana vicina di casa, specie quando le auto sono su di giri. Il confronto è impietoso se il rombo del motore della stessa auto viene riprodotto su Project CARS (per esempio la Mercedes SLS AMG GT3) o su Forza Horizon 3 (dove abbiamo trovato la Mitsubishi Lancer Evolution X), dal punto di vista sonoro c’è davvero tantissimo lavoro da fare.

Il nostro primo incontro con Gran Turismo Sport durante la Games Week aveva poi evidenziato un problema che si è manifestato ancor più chiaramente nel corso di queste sessioni di beta testing, l’assenza totale di danni (“previsti” per la versione finale) e un sistema di handicap efficace per chi taglia la pista o sfrutta l’effetto rimbalzo sui guard rail. In queste sessioni di prova, per esempio, abbiamo constatato che è prevista una penalità in secondi dopo un taglio di curva ma questo si azzera appena aver rallentato, per esempio semplicemente eseguendo semplicemente una chicane che obbliga di per sé ad andare più lentamente. Troppo poco e, sicuramente, poco efficace ai fini del realismo.

Ciò che dispiace è constatare come Gran Turismo Sport sembri sempre lo stesso Gran Turismo a cui Polyphony Digital ci ha abituati dal 2001, epoca del debutto della serie su PlayStation 2. Troppo ancorati sulle loro convinzioni (si vedano le inquadrature proposte), poco propensi al cambiamento (il motore di gioco sembra sempre lo stesso ripulito e a risoluzione più alta) e limitati nella voglia di rendere questo divertente gioco di guida un “vero” simulatore, il team giapponese sembra non riuscire a evolvere davvero questa produzione e renderla al passo coi tempi.

Si può migliorare senza stravolgere ma, per lo meno, si deve dimostrare di aver voglia di farlo.

La paura che non ci sia più tempo per rimediare è tanta. Aspettiamo comunque con ansia di scoprire come sarà la versione finale di Gran Turismo Sport con la speranza che, dopo questo piacevole assaggio e il feedback degli utenti, il team si metta davvero al lavoro per sfornare il Gran Turismo che noi tutti ci aspettiamo.

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Le immagini presenti in questo articolo sono state catturate in-game o durante i Replay.