Creature In The Well

Creature in the Well provato in anteprima all’E3 2019

Flipper e hack 'n' slash si mescolano nel nuovo gioco di Flight School, pronto a stupire col suo particolare gameplay.

Flight School è un team di sviluppo decisamente atipico, anzi, tale definizione per questo collettivo di artisti, tecnici e sviluppatori è forse poco appropriata. Fatto sta che dopo un discreto numero di progetti, principalmente esperienze concepite per la realtà virtuale e collaborazioni con industrie di grande spessore internazionale, il duo di sviluppatori composto da Adam Volker e Bohdon Sayre si è lanciato in una nuova sfida videoludica, Creature in the Well, annunciata lo scorso marzo per PC, Xbox One e Switch in arrivo quest’estate.

Dopo aver fatto capolino alla Game Developer Conference 2019 di San Francisco, Flight School si è presentata all’appuntamento dell’E3 2019 con la stessa build svelata nei mesi scorsi, che abbiamo provato in anteprima all’interno del suggestivo Microsoft Theater.

Creature In The Well
Il design di Creature in the Well ci ha ricordato molto vagamente quello di Hyper Light Drifter.

UN PO’ FLIPPER, UN PO’ DUNGEON CRAWLER

Creature in the Well ci è stato presentato come un mix tra un dungeon crawler con elementi da hack ‘n’ slash e il classico flipper da sala giochi, affermazione che sulle prime ci ha lasciato un po’ interdetti ma che non per questo ha fatto scemare la nostra curiosità. Per quanto l’accostamento tra due generi che più diversi non si può possa sembrare un po’ strano, queste due tipologie agli antipodi sono alla (solida) base di Creature in the Well. Inizialmente abbiamo impiegato un po’ di tempo a capire che tipo di esperienza avevamo davanti, salvo poi avere le idee più chiare una volta afferrati i concetti di gameplay esposti nella build di prova.

Questo progetto firmato Flight School Studio ci ha visto controllare un robot alle prese con un antico dispositivo da attivare all’interno di una montagna, abitata da un mostro che proverà a impedirlo in tutti i modi. Alla misteriosa creatura sono legate quindi sfide e scontri a suon di sfere da colpire con una spada, attraverso alcuni puzzle ambientali sempre più complessi e ingegnosi.

A guardarli bene i bersagli presenti nello scenario assomigliano in tutto a quelli di un classico flipper, oltre che a replicarne il funzionamento, dal momento che colpendoli verranno generati punti necessari per l’apertura di alcune porte che daranno accesso ad aree successive. Il grosso della demo da noi provata ha posto l’attenzione proprio sul cercare di aprire diverse di questi accessi colpendo le sfere e facendole rimbalzare contro bersagli e bumper che sfornano l’energia necessaria per proseguire o anche sbloccare aree segrete, accessibili dopo aver superato prove abbastanza impegnative.

L’INCONTRO CON LA CREATURA NEL POZZO

Oltre ad accumulare energia però dovremo fare attenzione ad alcune tipologie di torrette, che se colpite inizieranno a spararci contro alcuni proiettili. Qui entra in gioco la possibilità di effettuare dash utili per muoversi velocemente e, ancora più importante, per evitare di venir danneggiati da scariche elettriche o sfere lanciate dalla torrette, preservando così la barra energetica che indica la salute del robot. Proseguendo nella demo siamo riusciti a recuperare una spada capace di trattenere le sfere per qualche secondo, per poi essere rilasciate contemporaneamente nella direzione desiderata.

Poi è stata la volta di dover affrontare per la prima volta la creatura in uno scontro molto dinamico in quanto bisognava dapprima colpire con le sfere alcuni bersagli posti ai lati dello schermo, evitando le sfere lanciate dal mostro, e poi ripetendo l’operazione altre due volte mentre torrette e raggi elettromagnetici rappresentavano l’azione di disturbo in grado di infliggerci danni. Stilisticamente Creature in the Well è un’intrigante opera che propende per uno stile minimal e stilizzato, frutto della visione a 360 gradi dello studio di sviluppo.

La nostra prova si è svolta in una sorta di complesso tecnologico abbandonato nel cuore di una montagna, mentre nella produzione finale saranno otto i dungeon giocabili, che probabilmente offriranno un level design differente da quello che abbiamo visto, in cui ci auguriamo possano essere legate nuove dinamiche legate al gameplay.

La curiosa mescolanza di meccaniche ibride rende Creature in the Well un titolo dal potenziale molto interessante soprattutto per quanto riguardo il connubio tra il suo stile visivo e il gameplay, che pur non aggiungendo niente di nuovo a quanto già visto in altri titoli del genere, dimostra di avere una spiccata personalità.

Quello che ci aspettiamo di vedere tra poche settimane, considerando che l’arrivo del gioco è prevista in estate, è l’applicazione del gameplay in modo ingegnoso soprattutto per ciò che concerne la risoluzione di puzzle ambientali e negli scontri che intercorrono tra gli otto dungeon. Occhio anche alla trama, che non si è svelata molto durante la nostra prova, ma Flight School potrebbe sorprenderci tessendo un intreccio narrativo ricco di pathos e dai risvolti emozionali.