Uno dei generi più amati dai giocatori fin dall’alba delle sale arcade è certamente quello dei twin-stick shooter: due levette, una per muoversi e l’altra per sparare, una modalità di gioco talmente semplice da assicurare ore di divertimento se ben realizzata. All’E3 di Los Angeles siamo stati ospiti di EXOR Studios, che ci ha mostrato il suo ultimo progetto in grado di unire meccaniche shooter a quelle tipiche di un base-building.
Scopritelo con noi nella nostra anteprima di The Riftbreaker, in arrivo il prossimo anno su PC e console.
CARNEFICINA ALLE SPALLE
Ambientato nello spazio profondo sul misterioso pianeta di Galatea 37, la nostra eroina Ashley a bordo del suo Mech deve sopravvivere tra le misteriose creature che popolano la superficie. La demo ci ha visto subito protagonisti di una missione per eradicare un nido alieno protetto da giganteschi mostri quasi inarrestabili. Padroneggiati subito i comandi, molto semplici e intuitivi, abbiamo fatto tappa al nido tra centinaia di bossoli e cadaveri lasciati dietro di noi. Il nostro mech, già configurato con gatling e lanciarazzi, ci ha permesso di affrontare anche una sorta di triceratopi spaziali inferociti. In presenza di mostri minori, è possibile falciarli con un potente attacco melee.
Nell’area successiva, lo scenario è mutato con l’imbrunire della sera. Ottima occasione per gli sviluppatori di puntualizzare che il gioco presenterà un ciclo giorno/notte capace di influire sul gameplay e sull’ambientazione. Per quanto riguarda le creature, ciò darà vita a nuove tipologie di nemici con comportamenti completamente diversi, mentre per quanto riguarda l’ambientazione sarà possibile combattere in posti totalmente oscuri che mostreranno al meglio le esplosioni. Piccola chicca sugli effetti delle esplosioni, che influenzano l’ambientazione causando uno spostamento d’aria ben visibile.
PROTETTORE DELLA BASE
Il secondo elemento più importante del gameplay di The Riftbreaker riguarda il sistema di base-building. Al fine di ottenere materiale e risorse, sia per accrescere la colonia che per utilizzarle in combattimento, è necessario costruire una base totalmente funzionale. Dovrete tuttavia fare i conti con varie orde di mostri che potrebbero assalire le vostre postazioni: fortunatamente, in nostro aiuto interverrà un’interfaccia che ci avverte della nuova orda in arrivo con tempestività. L’orda programmata per la demo era impossibile da sconfiggere, ma nonostante ciò è facile intuito che la base sarà pesantemente presa di mira anche nel gioco completo e richiederà il massimo impegno per essere difesa.
Prima di concludere la demo con l’orda infinita, abbiamo visto anche come l’estrazione di risorse nei pozzi sparsi della mappa possa contribuire alla riuscita della missione. La cosa più interessante è che questi avamposti possono essere raggiunti in qualsiasi momento, senza dover attraversare tutta la mappa per arrivare a zona occupata dalle creature. Basterà posizionare un teletrasporto e da qualsiasi punto della mappa è possibile tornare senza dover cercare un’altra stazione. Una funzione davvero comoda che eviterà a molti giocatori degli spostamenti importanti, ma alla fine inutili.
The Riftbreaker promette di regalare un’esperienza molto interessante e completa. La componente più “simulativa” viene prontamente bilanciata da elementi più arcade che permettono di reagire ai pericoli anziché vederli dall’alto attendendo l’esito finale.
Non resta che attendere il 2020, quando il titolo di EXOR Studios sarà disponibile su PC, PS4 e Xbox One, per mettere le mani sulla versione definitiva del gioco e valutarne il gameplay nel complesso. Nel mentre, ecco tutte le immagini rivelate durante l’E3 2019.