Call of Duty: Mobile

Call of Duty Mobile provato in anteprima all’E3 2019

Abbiamo messo le mani sull'ultima build dello shooter di Activision per dispositivi smart.

Dopo la separazione da Bungie e l’esordio di Sekiro, la line-up di Activision all’E3 2019 appare un po’ ridimensionata rispetto alle ultime apparizioni ufficiali della casa americana. Oltre a giochi del calibro di Crash Team Racing Nitro-Fueled e l’atteso Call of Duty: Modern Warfare, abbiamo messo le mani sulla versione mobile dello sparatutto, che sarà disponibile tra qualche settimana su tablet e smartphone.

L’aver assistito in anteprima alla presentazione di Call of Duty: Mobile per dispositivi smart ci ha permesso di raccogliere le prime impressioni sulla nuova sfida che Activision ha da poco intrapreso in un settore altamente remunerativo come quello del mobile gaming. Ecco le nostre impressioni sul gioco dopo averlo provato nella giornata inaugurale della fiera di Los Angeles.

Sono numerosi gli elementi tipici della serie inseriti nella versione mobile di Call of Duty: Mobile.

IL DEBUTTO SUL PICCOLO SCHERMO

La presentazione della versione “in miniatura” dello shooter di Activision è stata l’occasione giusta per mostrarci le caratteristiche principali di questo spin-off. L’idea del publisher è quella di offrire un’esperienza dal sapore familiare, pescando a piene mani nell’universo del franchise con mappe e iconici personaggi giocabili, dal Capitano Price a Nuketown, che rappresentano in pieno l’essenza di uno dei suoi brand di punta da oltre un decennio.

Inevitabilmente con la presenza di una modalità battle royale Call of Duty: Mobile andrà a misurarsi contro le rispettive versioni tascabili di Fortnite e PUBG (dopo averlo fatto su console e PC), con risultati che però non possono definirsi del tutto positivi da parte dello storico brand di Activision. La battle royale è stata pensata per cento giocatori e proporrà una mappa in gran parte uguale a quella presente su Blackout, con gli stessi scenari già visti su Black Ops 4.

Call of Duty: Mobile offre tante modalità, compresa una battle royale per cento giocatori.

UN CALL OF DUTY A MISURA DI SMARTPHONE

L’idea di giocare a un titolo come Call of Duty su un dispositivo diverso da console o PC potrebbe sembrare all’apparenza ingannevole, ma questo debutto in ambito mobile della serie in questione ci ha sorpresi invece in positivo. Oltre alla già citata battle royale per cento giocatori, gli sviluppatori ci hanno fornito una panoramica anche su quella classica modalità multiplayer, che include playlist sempreverdi come Deathmatch a squadre o Dominio, e si arricchirà in un prossimo futuro della solita, immancabile Zombies, ripercorrendo così la linea contenutistica di Call of Duty: Black Ops 4.

A tutto questo si aggiungono alcune trovate che tentano maggiormente di annullare lo stacco tra la versione maggiore e quella mobile, tra cui un sistema di clan e partite classificate, pensate per tutti coloro che intenderanno trascorrere tante ore su Call of Duty: Mobile. Allo stesso modo, però, non mancheranno acquisti in-app per oggetti di tipo estetico, con i quali Activision proverà chiaramente a sfruttare gli introiti generati da skin per le armi o per l’equipaggiamento.

Il feeling con la versione mobile di Call of Duty è pressapoco simile a quella console.

GUERRA TASCABILE

Alla fine del tour riguardante l’offerta di gioco, gli sviluppatori ci hanno fornito alcuni smartphone per provare con mano il gameplay. Una volta scesi sul campo di battaglia, si avverte da subito una sensazione di familiarità e il feeling con il gunplay tipico della serie, seppur con qualche limitazione più o meno evidente. In generale abbiamo avvertito la grande affinità tra questo e gli altri capitoli principali, anche se è necessaria una certa abitudine per riuscire a giocare senza troppi problemi sfruttando i comandi touch, dove l’uso di un controller può rendere l’esperienza di gioco più vicina a quella console dal punto di vista dei comandi. Proprio alcuni degli sviluppatori alle dipendenze di Activision ci hanno mostrato tutte le opzioni che è possibile configurare per quello che riguarda i comandi e la personalizzazione relativa a quelli raffigurati sullo schermo, scegliendo ad esempio di spostarli o ingrandirli a proprio piacimento.

Anche graficamente non ci saremmo aspettati una qualità generale così buona per un titolo mobile che sfrutta in maniera ottimale le prestazioni dell’hardware di prodotti di fascia alta; sui dispositivi meno performanti il dettaglio grafico potrà essere comunque scalato per favorire la fluidità. A conti fatti, Call of Duty arriva sul mercato mobile al momento giusto: questa è in sintesi la risposta che abbiamo ricevuto dagli sviluppatori in merito alla motivazione che ha spinto a lanciare lo shooter su smart device solo in questo momento. Opinabile o meno, il computo dell’affacciarsi in questo settore da parte di Activision è a nostro avviso positivo, soprattutto per quanto concerne un’offerta varia e un’impostazione fedele alla serie originale, che grazie ad alcuni contenuti ripresi dalla saga originale riesce nel compito di far sentire a casa anche i giocatori che non avrebbero mai pensato di giocare sullo schermo di uno smartphone.