Sniper Ghost Warrior Contracts

Sniper Ghost Warrior Contracts provato in anteprima all’E3 2019

Dopo l'esperimento open-world, la serie di CI Games torna alle origini con il nuovo episodio Contracts.

Dopo la sonora insufficienza rimediata con Sniper Ghost Warrior 3, la serie dedicata al mondo dello sniping è ritornata sui proprio passi proponendo una struttura più e maggiormente in linea con quella dei primi due capitoli. Un dietrofront necessario per CI Games nel tentativo di risollevarsi dopo il mezzo passo falso compiuto in precedenza con l’adozione di un’impostazione open-world.  

In occasione della fiera losangelina abbiamo provato in anteprima il quarto capitolo del franchise, Sniper Ghost Warrior Contracts, annunciato lo scorso 16 agosto con un tweet dell’azienda polacca. Ecco le nostre impressioni a caldo sul nuovo episodio.

La missione da noi provata si è svolta in un complesso mlitare in Siberia, ma nel gioco finale saranno diverse le ambientazioni di gioco.

EDUCAZIONE SIBERIANA

Dopo aver assistito alla presentazione a porte chiuse in cui parte del team di sviluppo ha illustrato quelle che sono le peculiarità del titolo, siamo poi stati invitati a provare la stessa missione andata in scena pochi minuti prima. Il primo aspetto che balza all’occhio è il gameplay del tutto identico al capitolo precedente, che apparentemente non sembra aver fatto registrare novità degne di rilievo. È presente una fase ricognitiva da portare avanti con l’aiuto di un binocolo, marcando i principali punti d’interesse come nemici o sistemi di sorveglianza, che lascia spazio alla fase di infiltrazione o eliminazione del bersaglio a seconda dell’obiettivo, prima di concludersi con l’esfiltrazione in un punto designato della mappa da raggiungere il prima possibile.

Questa missione in particolare, ambientata in una regione della Siberia smorzata da vento gelido e neve, prevedeva l’uccisione di un bioterrorista russo e la raccolta di alcuni materiali, così come di obiettivi secondari come l’incontro con il nostro contatto presente in una delle tre basi militari situati nello scenario di gioco. Differenti i possibili approcci per portare a termine l’obiettivo: quello scelto da noi è stato in qualche modo più diretto, con l’eliminazione del bersaglio che è avvenuta sì furtivamente, non dalla distanza come mostrato dal team di sviluppo ma puntando su uno scontro ravvicinato.

Le uccisioni più spettacolari saranno mostrati con un effetto al rallentatore.

TATTICHE SU MISURA

Pur con scenari nettamente più ristretti a causa dell’abbandono della struttura a mondo aperto, le numerose possibilità di approccio paventate in questo nuovo capitolo rimangono differenti e accontentano un po’ tutti gli stili di gioco: agire furtivamente senza farsi scoprire o affrontare gli scontri in maniera più risolutiva sono opzioni tattiche che chiaramente modificano l’esperienza a cui il giocatore va incontro.

Il protagonista indiscusso del gioco è sempre il fidato fucile di precisione, letale ma oltremodo adattabile grazie a un differente tipo di munizionamento che prevede l’uso di proiettili in grado di distrarre i giocatori, marcarli in un determinato raggio o capaci di uccidere due nemici allineati con un colpo solo grazie al loro potere d’arresto.

Tra le aggiunte troviamo quella rappresentata dalla maschera che il personaggio indossa, che nella missione ambientata in Siberia è stata utile per rilevare il percorso effettuato dai nemici ed evitare di incorrere nel game over attraversando alcuni dei campi minati presenti nella demo giocabile in fiera. Supponiamo ci possano essere differenti maschere, o quantomeno questo elemento potrà essere migliorato al pari del resto dell’equipaggiamento.

Completando i contratti i giocatori otterrano crediti per migliorare il proprio equipaggiamento.

 CONTRATTO MORTALE

La novità strutturale di questo nuovo capitolo è rappresentata dal sistema di crediti adottato dal titolo, ricevuti completando obiettivi principali e secondari presenti nel contratto, fondamentali poi per acquistare e migliorare il proprio equipaggiamento e armamentario. Non sarà sufficiente portare a termine la missione per riscuotere la ricompensa, in quanto per mettere le mani sul compenso dato dal raggiungimento degli obiettivi bisognerà recarsi in una determinata zona per uscire dallo scenario di gioco.

Come sottolineato più volte da CI Games, non sono stati così posti veti o vincoli sul numero di volte in cui è possibile rigiocare un singolo contratto, anzi, la pratica di rigiocare più volte le missioni è parte integrante delle meccaniche di gioco. A tal proposito, alla nostra domanda circa la presenza di altri cecchini nemici presenti nella missione il team di sviluppo chi ha confermato questa novità, aprendo tuttavia alla possibilità che potremmo essere attaccati anche dagli altri tiratori controllati dall’intelligenza artificiale.

Il primo contatto con Sniper Ghost Warrior Contracts ci ha lasciato un’impressione positiva, ma con alcuni dubbi che speriamo possano essere fugati in futuro. Questo ritorno sui propri passi da parte di CI Games è sicuramente un vantaggio considerando che la natura open-world non ha di certo giovato allo sparatutto tattico, tuttavia la mancanza di novità e miglioramenti esponenziali rispetto agli scorsi capitoli ha raffreddato in parte le nostre aspettative. Ciononostante il tatticismo tipico della serie non sembra essere stato intaccato, che sicuramente farà felici i fan della serie.