Nintendo Switch

Nintendo Switch: un ritorno col botto (e qualche riserva)

Dopo diversi mesi di attesa, finalmente ci siamo: Nintendo ha scosso la comunità videoludica ancora una volta, rilasciando nel pomeriggio di ieri un first look trailer della sua prossima console: Nintendo Switch.

Un’architettura intrigante dal concept davvero innovativo, che a quanto pare ci consentirebbe di utilizzare l’apparecchio dovunque, sia in casa che all’esterno, con una versatilità mai vista e modalità d’uso letteralmente molto manipolabili.

Nintendo Switch

Dal video si nota infatti come riprendendo elementi da tutti gli ultimi prodotti di punta Nintendo abbia cercato di fondere lo schermo/pad mobile di Wii U con gli stick di Wii miscelando il tutto con una linea a metà tra Nintendo 2DS e un tablet. Lo scopo è di creare una console ibrida che funga sia da casalinga che da portatile, e fa pensare che il progetto futuro di Nintendo sia fare uscire i suoi titoli su un’unica piattaforma aggirando le perdite economiche che negli ultimi due anni e nonostante Pokémon, Mario e Zelda ha avuto e continua ad avere.

Unificare tutta la produzione di titoli, cavalcando al contempo l’onda del mobile gaming che ormai si è quasi totalmente spostato su smartphone – ma fornendo la comodità di una vera console, con tutta la potenza di calcolo che questa può o almeno dovrebbe sviluppare.

Nintendo Switch

Qui infatti sorge già un primo dubbio: date le dimensioni mostrate nel trailer, ulteriormente ridotte considerata la presenza dei nuovi pad wireless multifunzione Joy-Con, quanto potente sarà questa Nintendo Switch? E, se anche lo fosse a sufficienza, quanta autonomia avrà per permetterci davvero di giocare in libertà, quasi senza fermarci mai? Perché da questo concept non è chiaro quanto la Dock Station (chiamata con molta fantasia Nintendo Switch Dock), che fungerà da collegamento con il televisore (anche se sarebbe stata più interessante un’architettura completamente wireless, pensata per le Smart TV) e da base per la ricarica sia determinante e necessaria per un uso pieno della console.

Magari è previsto un sistema “a due velocità”, con le prestazioni che scaleranno in base all’ambiente di gioco – ovvero, quando la console è collegata allo stand sfrutta tutta l’hardware a disposizione per pompare i titoli in Full-HD e oltre mentre invece, scollegata, va in una sorta di modalità mobile con processi meno performanti e dispendiosi diventando così una semplice versione migliorata del 3DS, magari a 720p.

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Quello che si sa è che l’architettura principale di Switch è stata sviluppata da NVIDIA, come svelato proprio dal colosso americano in un comunicato stampa pubblicato a pochi minuti dal termine del reveal. Questo vuol dire che il microprocessore sarà un Tegra di tutto rispetto; ad affiancare la potenza di calcolo dell’hardware in questione però troviamo anche un software personalizzato appositamente per Switch, osservando la presenza di un motore fisico riscritto ex novo e di nuove interfacce di programmazione sviluppate apposta per spremere al massimo le potenzialità di questo hardware. Nintendo Switch riconferma inoltre l’utilizzo delle care, vecchie cartucce, marchio di fabbrica della casa di Kyoto, rivelando al contempo una ventata di nuove partnership: addirittura Bethesda, che nel trailer reveal si mostra sul sistema nipponico con quella che sembra la Special Edition di The Elder Scrolls V: Skyrim – e qui, lo ammetto, il pensiero di poterci giocare in treno mi sollazza enormemente.

Il video poi esplica molto bene un altro aspetto della filosofia che Nintendo ha voluto infondere in questo nuovo prodotto, ovvero una particolare attenzione al multiplayer locale che si estende oltre i confini casalinghi, verso un contesto portatile: i Joy-Con possono essere utilizzati in diverse configurazioni, una delle quali è quella orizzontale nella quale ciascuna unità si trasforma in un piccolo pad a sei tasti comodissimo per giocare con un amico praticamente ovunque: non solo eSports, ma anche quelle che sembrano remastered di Mario Kart 8 e Splatoon fanno la loro comparsa nel trailer, solleticando non poco la curiosità degli appassionati.

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Il tutto a corredo del nuovissimo The Legend of Zelda: Breath of the Wild, prossima avventura di Link con la quale la casa di Kyoto passa dal mostrarci come un tipo di gaming abbastanza solitario possa diventare, grazie al nuovo concept di Nintendo Switch, qualcosa di coinvolgente e assolutamente in grado di abbattere muri sia fisici che sociali.

Insomma, questa Nintendo Switch sembra essere un’idea veramente innovativa e piacevole, ma non facciamoci ingannare come accaduto con Wii U. Switch per Nintendo sarà quello che Dreamcast è stato per SEGA, poco da fare: questo prodotto è una vera prova del nove per la Grande N, e se non dovesse bissare il successo di Wii quasi sicuramente in futuro ci si limiterà allo sviluppo di software per device di terze parti: in parole povere, significa che Nintendo potrebbe non produrre più console. Wii U e 3DS sono stati problematici, essendo stato il primo un flop colossale e il secondo con vendite molto peggiori del DS, il suo predecessore.

Nintendo Switch

Se con Switch assisteremo ad una vera rivoluzione culturale o semplicemente all’ingresso nel mercato di un altro concept bellissimo ma sfruttato male, e peraltro venduto a caro prezzo (si parla di oltre 400 dollari, noi speriamo che Nintendo opti per un centone in meno) solo il tempo potrà dirlo. Appuntamento a marzo 2017, data d’uscita prevista per questo nuovo e rischioso banco di prova.