F1 2017
Versione testata: PC

F1 2017

La stagione 2017 del campionato motoristico più seguito al mondo è giunta ormai al suo giro di boa, rivelandosi una delle stagioni più entusiasmanti degli ultimi dieci anni, anche grazie alla ritrovata competitività della Rossa di Maranello, capace di insidiare il trono saldamente conquistato da Mercedes nell’era delle monoposto ibride. L’entusiasmo e l’ancora maggiore seguito di pubblico non sono dovute solo a gare più equilibrate e incerte che in passato, quanto a un regolamento tecnico che nel corso dell’inverno si è rivelato essere probabilmente quello più rivoluzionario dell’intera storia di questa disciplina sportiva. Basta dare una rapida occhiata alle monoposto 2017 per rimanerne affascinati, stupiti, con quell’effetto “wow” che spesso è mancato negli ultimi anni.

Ma cosa è cambiato rispetto al passato? Eccezion fatta per il sistema di propulsione (la solita Power Unit dell’era ibrida) praticamente tutto: vetture più larghe di 20 centimetri, così come l’ala anteriore, ora caratterizzata da uno splendido profilo a freccia, e quella posteriore, più bassa e larga rispetto al passato. Aggiungiamo un incremento nelle dimensioni dell’estrattore posteriore, capace quindi di fornire un maggiore carico aerodinamico, e il gioco è fatto. Al festival delle rivoluzioni non è voluta mancare ovviamente nemmeno Pirelli, anche quest’anno fornitore unico degli pneumatici. Le coperture sono infatti più larghe del 25% sia all’anteriore che al posteriore, offrendo un’aderenza generale della monoposto fortemente incrementata nonostante i circa 20kg di peso aggiuntivo, e con mescole capaci di subire minore degrado. In un mondo dove i millimetri e i millesimi di secondo fanno una certa differenza, appare dunque chiaro come ci si trovi di fronte a un cambiamento tecnico radicale.

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Ma cosa comporta in termine di prestazioni in pista? Le vetture 2017 sono spaventosamente veloci, le più veloci nella storia della F1. Non in termini di velocità di punta, dove la naturale evoluzione sulla tecnologia ibrida porta a qualche beneficio (ma in linea con le prestazioni delle stagioni passate), bensì in curva: si frena molto più tardi e soprattutto si entra in curva più forte, molto più forte, fino a toccare i 5g di forza laterale in percorrenza di curve veloci come quelle di Barcellona. I tempi sul giro sono più veloci di circa 3 secondi rispetto alla stagione 2016, e in quasi tutte le piste si sono segnati i record assoluti, abbattendo in molti casi quelli segnati dalla Ferrari dell’eroe Schumacher nel 2004, quando le monoposto ad aspirazione naturale erano dei veri e propri mostri di potenza con motori capaci di raggiungere i 20.000 giri al minuto!

Le Formula 1 del 2017 sono più facili da guidare, ma con un confine sempre più sottile tra velocità ed errore, e Codemasters è riuscita perfettamente nell’intento di farci capire cosa si prova a trovarsi a bordo di uno di questi bolidi. Rispolverate le vostre postazioni di guida, indossate guanti e casco: si comincia. Ecco la nostra recensione di F1 2017 in versione PC.

GENERAZIONI A CONFRONTO

Lo scorso anno i ragazzi di Codemasters erano stati in grado di offrire alla community un titolo validissimo sotto ogni punto di vista, con un modello di guida decisamente più simulativo di quanto visto in passato che, complice un force feedback molto comunicativo, aveva appassionato gli amanti della Formula 1 con una licenza sfruttata in maniera egregia e un contorno all’offerta di gioco di primissimo piano in quanto a coinvolgimento. Con l’edizione 2017, lo studio britannico ha dunque deciso di alzare l’asticella, non solo affinando quanto di buono proposto nel corso degli ultimi scorsi anni, ma ampliando l’offerta in modo intelligente. Le principali novità riguardano come noto l’introduzione delle vetture storiche, che ci permetteranno di ripercorrere le principali ere della Formula 1 attraverso le monoposto più rappresentative, partendo dalla McLaren Honda dell’indimenticato Ayrton Senna fino alla Red Bull che ha portato Sebastian Vettel alla conquista del suo primo titolo iridato nel 2010. Nel mezzo, molti gioielli della Formula 1 del passato, come la F2004 di Michael Schumacher (vettura che detiene ancora oggi alcuni dei record sul giro nelle piste del Mondiale), o l’ultima Ferrari che ha vinto il titolo di campione del mondo, la F2007 di Kimi Raikkonen, mentre non mancano la Renault 2006 di Fernando Alonso e la McLaren che portò Lewis Hamilton a vincere il primo mondiale all’ultima curva del Gran Premio di Interlagos, 2008. L’intenzione è non solo quella di riproporre le vetture più rappresentative delle rispettive epoche, ma anche di valorizzare gli eroi di questo sport. Non è un caso che i nomi della lista siano quelli del calibro di Senna, Schumacher, Mansell, Vettel, Hamilton, Alonso, Raikkonen, il meglio della storia della F1.

L’aggiunta risulta quindi particolarmente efficace, non solo per la riproduzione come sempre impeccabili delle auto, ma per un modello di guida che ci ha onestamente sorpreso: inserire tante monoposto di epoche diverse rischiava di portare a un pizzico di confusione, e invece ogni modello ha una sua fisica riconoscibile, apprezzabile e caratteristica che richiederà di adattare il vostro stile di guida, regalandovi emozioni davvero uniche. La mossa più intelligente è stata tuttavia quella di integrare queste meraviglie nell’offerta di gioco generale: potrete infatti utilizzare le monoposto in ogni modalità proposta, che sia una prova a tempo, un campionato personalizzato o un Gran Premio singolo, e sarà addirittura possibile guidarle nel corso della carriera, come eventi esterni alle prove del Mondiale utili a incrementare la popolarità e l’esperienza del vostro alter ego virtuale.

Tra le altre novità spicca anche la riproposizione del tracciato di Monaco in notturna: correre tra le stradine del Principato a mezzanotte, al crepuscolo o all’alba, magari a bordo della McLaren di Senna, sul bagnato, è una di quelle esperienze che dimenticherete difficilmente. Dal punto di vista dei tracciati ricordiamo anche le varianti short di quattro piste e il rifacimento del tracciato di Suzuka, ora proposto in maniera fedele per quanto riguarda la particolare inclinazione della mitica curva 1. Molto gradita inoltre è la nuova modalità Evento, che permetterà di partecipare a competizioni online che Codemasters stessa renderà disponibile di settimana in settimana, con obiettivi specifici e classifiche online, un modo originale e piacevole per intrattenersi tra una tappa e l’altra del Mondiale. Nessuna novità dal punto di vista del multiplayer, che propone il matchmaking classico, la possibilità di creare la propria partita e l’apprezzatissimo Campionato Online per correre con gli amici. Al momento non è stato possibile testare la bontà del codice di rete vista l’assenza di giocatori sui server, ma il lavoro eccellente svolto dalla software house negli anni scorsi non lascia particolari perplessità.

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LA F1 DEL FUTURO

Esaurita l’analisi sulle molte novità introdotte dal titolo Codemasters, è giunto il momento di salire a bordo delle nuove monoposto, gettandoci a capofitto nel vero cuore pulsante dell’offerta ludica. L’edizione che abbiamo avuto modo di provare grazie a Koch Media è quella PC, che ci ha permesso di sfruttare adeguatamente la postazione in redazione, caratterizzata dal buon vecchio volante Thrustmaster T500 con pedaliera Fanatec Clubsport V3 e dalla corona Ferrari Replica, dotata di display Formula con tutti i manettini a disposizione. Dal menu di mappatura dei comandi è possibile notare come l’attenzione degli sviluppatori sia andata incontro alle esigenze di quei giocatori più attenti all’aspetto simulativo e provvisti di periferiche professionali. Le periferiche sono infatti riconosciute correttamente, sebbene ci sia bisogno di qualche minuto per configurare il tutto nel migliore dei modi, perché i comandi che avrete a disposizione in tempo reale per il controllo della vettura sono numerosissimi. La struttura dell’interfaccia rimane quella che abbiamo imparato ad apprezzare nell’edizione 2016, e sarà possibile navigare nel menu multifunzione in tempo reale, con la possibilità di assegnare dei tasti scorciatoia per modificare la mappatura del carburante (a tal proposito ricordiamo l’introduzione in qualifica della nuova mappatura MAX, che permetterà potenza ancora maggiore), il ripartitore di frenata e il differenziale. Altri tasti scorciatoia possono essere usati per visualizzare in maniera più immediata le temperature delle gomme, le condizioni generali della vettura e le temperature della Power Unit, evitando dunque una navigazione difficoltosa nei menu durante le fasi di guida.

Appare evidente come gli utenti più attenti avranno modo di sbizzarrirsi per utilizzare al meglio le periferiche più avanzate. Segnaliamo la compatibilità diretta dal menu di gioco con l’utilizzo dei dati di telemetria e dunque del funzionamento di display esterni, D-Box e anche compatibilità nativa alle funzioni led delle periferiche Fanatec. Al momento in cui scriviamo, alcuni software per la gestione di display hanno già reso disponibile il plug-in per il titolo Codemasters, mentre non è ancora disponibile il profilo personalizzato per l’applicazione Fanaleds, che arriverà presumibilmente subito dopo il lancio del titolo. Gli utenti più occasionali potranno comunque godere del titolo senza grandi problemi, navigando nel menu, o preoccupandosi semplicemente di gestire le fasi di guida, trascurando la gestione in tempo reale dell’auto.

SUBITO IN PISTA

In un racing non c’è nulla di più importante del feeling di guida. E così, armati di volante formula e pedaliera, ci siamo lanciati in pista: i gradi di rotazione del volante sono 360 come la maggior parte delle vetture Formula. La selezione della vettura evidenzia la scelta degli sviluppatori di mostrare le monoposto in tutto il loro splendore, anche se avremmo gradito una modalità showroom (tipo Forzavista, per intenderci) per godere al meglio della realizzazione impeccabile dei modelli poligonali di auto, mai state così belle. Una volta usciti dai box le sensazioni non lasciano spazio a dubbi: in F1 2017 si fa davvero sul serio. Il limitatore in uscita ed entrata dalla corsia box è finalmente manuale, e anche se all’interno della corsia è ancora presente il fastidioso pilota automatico, nelle fasi di partenza e pit stop c’è la possibilità di utilizzare la frizione in maniera manuale, per la gioia degli amanti delle simulazioni. Il force feedback è sempre pieno, comunicativo e rispetto ai valori massimi del pannello di controllo del titolo è necessario ridurre leggermente per evitare vibrazioni e peso eccessivo del volante. Il comportamento delle vetture 2017 è quello che ci si aspetta: aderenza spaventosa in tradizione, ingresso in curva a velocità stellari e tempi di frenata ridotti. Pochi metri in pista e ci sentiamo subito a nostro agio: tenere la vettura in strada è più che immediato, ed è consigliabile guidare senza alcun tipo di aiuto, ma di continuare ad allenarsi fino a ottenere un tempo competitivo. Obiettivo che, però, è meno facile del previsto, con un confine sempre molto sottile tra la super prestazione e l’errore, che quando arriva è difficilmente rimediabile.

La bontà del sistema di feedback appare ancora più evidente provando le diverse monoposto, ciascuna delle quali offre una risposta leggermente diversa, e delle piste. Sfrecciare tra i muri di Montecarlo, su dossi e marciapiedi, renderà il controllo del volante molto più impegnativo, con una quantità di vibrazioni e sobbalzi assolutamente inediti per la serie Codemasters. Nulla di nuovo invece per quanto riguarda le regolazioni del setup, dove ci si poteva aspettare qualcosa di nuovo con settaggi più approfonditi e simulativi, nonostante una buona sensibilità delle vetture a ogni modifica proposta. Da segnalare, inoltre, l’assenza della gestione ibrida della monoposto: non è possibile applicare alcun intervento sulle mappature ibride, utili nelle strategie di recupero dell’energia o simili. Eccellente anche la sensazione di guida sulle auto storiche, ciascuna caratterizzata in modo certosino. La F2004 di Schumacher si è rivelata appagante come poche, ma le vecchie vetture turbo si sono dimostrate difficilissime da gestire, in particolar modo sull’asfalto bagnato. Il modello di guida è comunque appagante come non si era mai visto prima nella saga, e una volta scesi in pista, continuerete a girare per ore e ore senza rendervene conto. La possibilità di gestire a proprio piacimento le telecamere di gioco, gestendo il FOV e la posizione del sedile dal menu di pausa, permettono a chiunque di trovare il proprio assetto visivo ideale.

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LA POTENZA È NULLA SENZA CONTROLLO

La gestione delle monoposto in pista è ormai un elemento imprescindibile nella Formula 1 moderna, e vi basterà guardare un video on-board per rendervi conto di quante operazioni sul volante siano necessarie per i piloti al fine di trarre il massimo della prestazione dall’auto. Questo aspetto risulta ancora più importante a fronte delle novità introdotte dalla software house britannica sul fronte della gestione dei componenti della Power Unit e delle prestazioni dell’auto: i cinque elementi che compongono la Power Unit (Motore Termico, Motore Elettrico MGU-K, Turbo, MGU-H e Batterie) avranno un livello di affidabilità e di usura da tenere d’occhio nel corso del weekend di gara, costringendo dunque il giocatore a trovare un compromesso tra le prestazioni e l’affidabilità, considerate le sole 4 unità disponibili all’interno di un singolo campionato prima di incorrere in una penalità. Questo elemento avrà un impatto decisamente significativo soprattutto nella modalità carriera, dove l’affidabilità sarà differente in base al team selezionato. Correre a bordo della tanto chiacchierata McLaren Honda sarà infatti particolarmente complicato dal punto di vista dell’affidabilità dei componenti, ma attraverso il programma R&D (Ricerca e Sviluppo, anch’esso rivoluzionato per l’occasione), potrete intervenire su questo aspetto.

Il sistema conserva le meccaniche che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare, con l’acquisizione di punti da spendere nei potenziamenti completando determinati obiettivi nel corso delle prove, con l’aggiunta del nuovo programma di risparmio del carburante. Ma è proprio qui che troviamo le differenze maggiori: lo sviluppo della vettura è ora assegnato a un albero di potenziamenti suddiviso in quattro rami principali differenti: resistenza dei componenti, motore, telaio e aerodinamica, per un totale di ben 117 potenziamenti disponibili nel corso delle 10 stagioni disponibili per la carriera del vostro pilota virtuale. A rendere il tutto più interessante c’è l’affidabilità dei componenti di sviluppo, che potrebbero non portare gli effetti sperati, e la possibilità di progresso anche delle scuderie avversarie. Tutte queste migliorie, insieme all’introduzione dei podi e a piccoli dettagli secondari come una migliore gestione dell’agente con l’introduzione del paddock e la possibilità (era ora!) di modificare il pilota una volta creato, contribuiscono a una modalità Carriera molto più curata, raffinata e coinvolgente che mai. Da segnalare, inoltre, la possibilità di gestire diversi salvataggi.

UNO SGUARDO SOTTO AL COFANO

Abbiamo analizzato in lungo e in largo le novità e le sensazioni on-board offerte da F1 2017. Ma come si mostra il nuovo prodotto di Codemasters? Il motore grafico è lo stesso Ego Engine sfoggiato lo scorso anno, ma migliorato in modo esponenziale rispetto all’edizione 2016. Gli effetti di luce godono in particolare di maggiore brillantezza, che abbinata a una paletta di colori più naturale donano al titolo un aspetto più realistico, sebbene in particolari circostanze la gestione dei colori sembra restituire ancora un’immagine troppo plasticosa. I miglioramenti sono comunque netti per quanto riguarda riflessi e illuminazione, con una particolare attenzione dedicata alle ottime animazioni, presenti adesso anche on-board con le mani del pilota ad azionare i comandi del volante, e nei volti dei piloti, che sfiorano in alcuni casi il fotorealismo assoluto. Impeccabile come sempre la realizzazione dei modelli 3D, e un comparto di effetti particellari di primo livello, che è possibile apprezzare in maniera particolare sotto la pioggia. Dal punto di vista tecnico guidare a Monaco sotto la pioggia e le luci dell’alba rende bene l’idea dei progressi fatti dalla software house nell’ottimizzazione del motore di gioco, che gode di ottima stabilità sia su hardware video di ultima generazione, sia su schede con ormai qualche anno sulle spalle. Nonostante l’ottimo aspetto generale, l’impressione è quella di un motore grafico che ha ormai espresso quasi tutto il suo potenziale e che potrebbe necessitare di ritocchi più importanti per il futuro del brand.

Eccellente anche il comparto audio, con campionature di primo livello per motori ed effettistica, con un effetto surround molto avvolgente qualora aveste la possibilità di utilizzare cuffie 5.1/7.1 o impianti appositi. Sempre apprezzabile la telecronaca di Carlo Vanzini, voce ufficiale della Formula 1, mentre a volte risulta fuori contesto il commento tecnico di Luca Filippi. Notevoli miglioramenti anche nella gestione dell’intelligenza artificiale della CPU: il livello sarà selezionato da uno slide apposito che permetterà di trovare il compromesso giusto in maniera più precisa, evitando prestazioni troppo deboli o troppo rapide come accaduto nelle passate edizioni. A essere migliorata non è solo la gestione del livello di difficoltà, ma anche le collisioni: i contatti sono pochissimi anche nelle fasi di gara più concitate, e anche nei duelli più accaniti l’IA attaccherà o difenderà la posizione lasciando sempre il giusto spazio al giocatore, senza tuttavia risultare rinunciataria. Un aspetto di notevole importanza per tutti i giocatori che vorranno sfruttare prevalentemente la componente offline del titolo.

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GIUDIZIO
Nell’ultimo anno abbiamo speso moltissime ore a spasso con le monoposto di Codemasters, dal momento che F1 2016 ci era piaciuto e ci piace ancora. F1 2017 non solo ci è piaciuto, ma ha saputo entusiasmarci grazie alla capacità di migliorare quanto di buono aveva proposto in passato e integrarlo con elementi nuovi, tutti perfettamente coesi in un’offerta che non è mai stata così varia e completa. La modalità Carriera è quella più coinvolgente mai proposta, con una IA appagante e competitiva, un sistema di sviluppo più profondo e complesso, e una gestione delle monoposto completamente rivista. Con tutti questi piccoli e grandi accorgimenti, il titolo di Codemasters diventa un must per gli appassionati di Formula 1, siano di matrice arcade o simulativa, e resta caldamente consigliato anche a giocatori occasionali in cerca di titoli sportivi completi e coinvolgenti.
GRAFICA
9
SONORO
9.5
LONGEVITÀ
10
GAMEPLAY
9.5
PRO
Modello di guida e force feedback eccellenti
Vetture storiche realizzate in maniera eccezionale da ogni punto di vista
Modalità carriera molto profonda e coinvolgente
Offerta ludica varia e completa
Gestione delle monoposto completamente rivista
Supporto nativo a molte periferiche professionali
CONTRO
Gestione degli assetti invariata
Ancora nessuna possibilità di controllo della parte ibrida
9.5
4668
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