Sombrero: Spaghetti Western Mayhem
Versione testata: PC

Sombrero: Spaghetti Western Mayhem

Avete presente quelle serate tra amici a base di birra e pizza? Quelle con i giochi da tavolo, spesso accompagnati da altrettanto alcol e urla goliardiche? Ecco, Sombrero: Spaghetti Western Mayhem è proprio quel tipo di gioco. Alla modica cifra di 4 euro, Sombrero si propone come un indie semplice e senza pretese. E forse questa poca ambizione influisce negativamente sul giudizio complessivo del titolo sviluppato dalla neonata PixelMetal, casa indipendente newyorkese. Andiamo a scoprire perché.

IL SELVAGGIO WEST

Come si evince dal nome, Sombrero offre un’ambientazione western che si estende attraverso cinque arene: Avery’s Saloon, classico salone della miglior tradizione western; Clampett’s Hideway, rifugio sotterraneo ricavato all’interno di una miniera; The Southern Ruins, antiche rovine Maya nel cuore del Messico; Jones Hill Boneyard, cimitero maledetto dove aleggia una nebbia misteriosa; Monasterio de Los Muertos, una vecchia chiesa dedita al culto dei morti.

Queste ambientazioni saranno gli scenari alla base di tutte le modalità, sia in multiplayer locale che online, con una tipica colonna sonora texana a tenerci compagnia durante gli scontri.

Un fattore positivo è il roster di personaggi. Sombrero offre una scelta davvero ampia e divertente che ci permette di combattere contro altri giocatori nei panni di combattenti improbabili. PixelMetal ha infatti ben pensato di aggiungere al roster i classici del cinema western e non solo: primo fra tutti è lo Straniero, nientemeno che Clint Eastwood ne “Il Buono, il Brutto e il Cattivo”. E perché non aggiungere nel catalogo due mascotte: Cheese Wedge, un pezzo di emmental pronto a fare buchi negli altri, e Meatslayer, un grosso e morbido marshmallow con cattive intenzioni (che ricorda vagamente Super Meat Boy). Per non parlare poi di robot, polpi alieni e della favolosa Signora Morte.

SCIMMIE D’ORO E BOOMERANG

In Sombrero potremo cimentarci in quattro modalità contro altri tre giocatori, tra cui l’immancabile Deathmatch, in cui l’obiettivo è quello di uccidere dieci giocatori utilizzando tutte le armi e i power-up presenti nello scenario. Nella modalità Loot, invece, si deve accumulare la maggior quantità di denaro raccogliendo dei sacchetti sparsi per la mappa, scegliendo di giocare d’astuzia e penalizzare gli avversari uccidendoli, diminuendo così il “pugno di dollari” guadagnato. Altra modalità è la classica Cattura la Bandiera, in cui si vince portando alla base quante più bandiere avversarie possibili. In caso di morte, la bandiera verrà automaticamente teletrasportata alla base di appartanenza. Ultima, ma non per importanza, è la modalità Banditos. I quattro partecipanti dovranno prendere una scimmia d’oro e tenerla più tempo possibile: la scimmia funziona da vero e proprio Power-Up e, se in nostro possesso, donerà il potere di utilizzare proiettili infiniti.

Per ostacolare i nemici dall’ottenere la vittoria, saremo muniti dall’arma western per eccellenza: un revolver con cui p possibile sparare sei colpi di fila prima di ricaricare. Sparsi nell’area ci saranno vari potenziamenti, ognuno diverso dall’altro: ad esempio, il Boomerang può compiere traiettorie paraboliche, in modo da colpire il nemico anche in un secondo momento. La Sticky Bomb si attacca al terreno e esplode dopo pochi secondi. Il Kunai si divide in tre pugnali al momento del lancio. La presenza di una tale varietà di oggetti potrebbe indurre a credere che il gioco possa risultare confusionario e caotico durante la partita. Stranamente, però, la formula scelta dalla software house indie sembra funzionare a dovere, ed è difficile avvertire frustrazione o spaesamento in fase di combattimento.

IL GIOCO GIUSTO SULLA PIATTAFORMA SBAGLIATA

Il problema, semmai, è legato alla concezione del gioco stesso per la piattaforma di riferimento. Perché, se finora ambientazioni e personaggi ci avevano fatto piacere, ciò che ti aspetti da un’esperienza del genere è la possibilità di provare il gioco anche in single-player. Quanti party-game, anche affermati, ti danno la possibilità di scontrarti contro l’IA? Praticamente tutti. In Sombrero, sfortunatamente, tutto questo non è possibile. Per poter giocare c’è bisogno di un amico in carne e ossa, onde evitare di spendere quattro euro a vuoto. E non solo: questo amico deve pure essere in possesso di un controller per Xbox One, sennò non vale. Ogni altro controller, infatti, al momento pare non essere compatibile con il gioco.

Una volta scoperta questa ineluttabile verità, si può decidere di intraprendere il multiplayer online, a patto però di essere particolarmente fortunati nel trovare altri utenti con cui affrontare match online. Non essendo un gioco particolarmente famoso, infatti, i server sono spesso e volentieri vuoti ed è difficilissimo trovare altri giocatori da sfidare. Certamente non un’ottima mossa per chi è interessato a sopperire alla mancanza del single-player con il multiplayer online.

Sombrero: Spaghetti Western Mayhem
GIUDIZIO
PixelMetal ci regala un prodotto simpatico e di compagnia, con personaggi e ambientazioni piacevoli e per tutti i gusti. Se l’obiettivo della casa indipendente era quello di creare un gioco per passare il sabato sera in compagnia degli amici, però, qualcosa non è andato per il verso giusto: nonostante la dicitura “Couch Play”, Sombrero obbliga i giocatori a sfidarsi di fronte al piccolo schermo del PC, appiccicati agli altri giocatori più di una cozza allo scoglio. Come se non bastasse, per godere del multiplayer in locale avrete bisogno per forza di cose di un pad Xbox One, visto che qualsiasi altra periferica non è compatibile. Ovviamente se doveste trovare qualcuno con cui giocare online non fatevelo sfuggire, ma se sperate di beccare un giocatore nella lobby, vi sbagliate di grosso.
GRAFICA
6.5
SONORO
7.5
LONGEVITÀ
4
GAMEPLAY
5
PRO
Roster di personaggi variegato e divertente
Colonna sonora piacevole e adatta al contesto
Esperienza di gioco per niente confusionaria nonostante i numerosi power-up
CONTRO
Server multiplayer praticamente deserti
Il multiplayer locale funziona solo con un controller Xbox One
5.5
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