The Legend of Zelda: Breath of the Wild
Versione testata: Wii U

The Legend of Zelda: Breath of the Wild (Wii U)

Su The Legend of Zelda: Breath of the Wild dovreste ormai sapere tutto grazie alla nostra recensione della versione Switch di cui vi ha parlato il nostro Jacopo. In queste pagine invece analizzeremo la versione Wii U: non ci dilungheremo nuovamente sulla magnificenza del gioco, che ormai diamo per scontata, ma ci soffermeremo più che altro sulle differenze che rendono più o meno appetibili le due edizioni di Breath of the Wild disponibili a partire dallo scorso 3 marzo.

Senza indugi o mistero, lo diciamo subito: le due versioni sono praticamente identiche. Tutti i contenuti sono presenti su entrambe le edizioni, e questo significa che qualunque sia la console Nintendo in vostro possesso, avrete accesso a tutto lo sconfinato e incredibile mondo di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, incluse tutte le missioni principali, le quest secondarie, le armi, i dungeon e le dinamiche di gioco.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild

GEMELLI DIVERSI

Passiamo allora a elencare le differenze, una delle quali è la risoluzione massima raggiungibile su schermo: 720p per Wii U, contro la più alta per Nintendo Switch che arriva fino a 900p se la console è agganciata al dock station.
La differenza è visibile soprattutto se le due versioni sono posizionate fianco a fianco, ma anche la risoluzione più bassa dell’edizione Wii U permette senza dubbio di godere della straordinaria magnificenza dei paesaggi scolpiti da Nintendo per questo nuovo episodio della serie. Ovviamente, la risoluzione maggiore regala a Switch una pulizia dell’immagine superiore e un aliasing meno marcato, ma anche in una cornice di 720p il regno di Breath of the Wild resta uno dei più straordinari mondi virtuali mai creati.

La versione Switch, inoltre, può contare su un contrasto leggermente diverso e probabilmente superiore: non sappiamo se questa differenza dipenda solo dalla maggiore potenza di calcolo della nuova console rispetto a quella di Wii U, o se la gestione dei colori sia differente anche per rendere l’immagine nitida e visibile in caso si giochi all’aperto al sole con Switch, ma il lavoro di fine tuning fatto sotto questo aspetto sulla nuova console dà all’immagine finale una pulizia e una chiarezza migliore rispetto alla versione Wii U, che risulta, nel confronto, un po’ più “impastata”. Ribadiamo che stiamo parlando di differenze minime, percettibili solo se le due versioni vengono affiancate per un confronto diretto e che altrimenti sarebbero difficilmente impercettibili.

La vera differenza riguarda invece il frame-rate. Se già su Switch abbiamo visto qualche piccolo calo quando la console proietta l’immagine su TV, su Wii U la situazione è decisamente (e inaspettatamente) molto peggiore. Ci sono momenti, sia nell’open-world che soprattutto nei villaggi, in cui Wii U proprio non ce la fa a reggere la mole di dati, portando il gioco a scattare davvero tanto: una cosa assai rara in un titolo Nintendo e, soprattutto, in un episodio di Zelda. La situazione per fortuna non sfocia mai nell’impossibilità di giocare e godere dell’esperienza di gioco, e il fatto che i rallentamenti riguardino soprattutto le fasi ambientate nei villaggi fa sì che raramente questi accadano durante un combattimento, inficiandone l’esito.

Sicuramente è molto strano che Nintendo, attenta a ogni minimo particolare nei suoi giochi, abbia deciso di lanciare comunque l’edizione Wii U in queste condizioni. Oppure, come vedremo tra poco, potrebbe essere stata costretta a concentrarsi su una sola delle due versioni, e purtroppo la più fortunata non è stata quella Wii U.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild

UNA VERSIONE SABOTATA?

Viene spesso detto che la versione Switch di The Legend of Zelda: Breath of the Wild sia un porting della versione Wii U. Ma quanto abbiamo visto ci fa pensare, quasi paradossalmente, che sia vero il contrario: è Wii U che, alla fine, sta ospitando (al limite delle sue capacità) la versione Switch del gioco. Abbiamo iniziato a pensarlo dopo esserci trovati di fronte ai già citati cali di frame-rate: è chiaro che Switch possa contare su una potenza superiore a quella di Wii U e questo gli consenta di gestire meglio il complesso mondo di Zelda, ma evidentemente è anche vero che l’unica edizione su cui Nintendo ha continuato a limare per offrire un’esperienza più perfetta possibile sia quella Switch, e non più quella Wii U. Dovendo disporre risorse e tempo, Nintendo deve aver deciso dunque di destinarle alla versione per Switch, lasciando l’edizione Wii U un po’ zoppa non solo nel frame-rate, ma anche e soprattutto nell’uso del GamePad.

Il totale e ingiustificato inutilizzo dello schermo del GamePad, infatti, fa pensare che la casa di Kyoto stessa abbia sabotato la versione Wii U per non fare troppa “concorrenza” a quella Switch. In entrambe le remastered di Zelda uscite su Wii U (Wind Waker e Twilight Princess) abbiamo potuto provare con mano la comodità di un secondo schermo per la gestione dell’inventario e della mappa. E fin dalle prime immagini promozionali di Wii U, quando ancora Nintendo mostrava una tech demo di un ipotetico e futuristico Zelda, il GamePad di Wii U mostrava una schermata adibita alla selezione immediata di armi e accessori.

Non solo: in un filmato pubblicato a sorpresa qualche anno fa, Aonuma giocava con una build ancora tutta da perfezionare di Breath of the Wild, che mostrava già orgogliosamente la mappa sul GamePad. Mappa che, mai come questa volta, sarebbe stata davvero utile da avere sempre sott’occhio, vista la vastità del mondo di gioco; così come sarebbe stato comodo avere un secondo schermo per l’inventario complesso che questa nuova avventura ci propone per la prima volta.

E invece, proprio perché su Switch il secondo schermo non può essere disponibile (non si può tenere il tablet tra le mani e visualizzare il gioco anche sulla TV), Nintendo deve aver probabilmente pensato di eliminarla anche su Wii U, mostrando sullo schermo del GamePad assolutamente nulla, il vuoto cosmico, un display completamente nero.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild

MANDACI UNA CARTOLINA

Fateci cogliere l’occasione, visto che si tratta dell’ultimo titolo in assoluto della storia di Wii U, di provare anche a tirare le somme di questa console tanto sfortunata quanto mal gestita da Nintendo stessa. Arrivata dopo sei anni di dominio di Wii, forse Wii U non ha potuto contare su un concept forte come la macchina che la ha preceduta: uno schermo aggiuntivo che permettesse di interagire con la TV o sostituirla all’occorrenza. La vera scommessa sarebbe stata l’implementazione di questa feature, che però ben presto abbiamo visto mal sfruttata e a dirla tutta spesso anche scomoda. Tanti altri errori sono stati fatti da Nintendo stessa: un prezzo al lancio troppo alto (cosa vi ricorda?), un sistema operativo di una lentezza incredibile, una line-up con grandi pezzi da 90, ma con rare e decisamente troppo sporadiche uscite. Ed eccoci anche con l’unica console Nintendo a non avere un suo Zelda in esclusiva, ma solo uno in condivisione con un’altra console che la sostituirà.

Rimane l’amaro in bocca nel vedere un sogno infranto, ma nonostante tutto Wii U ha saputo regalare ai propri appassionati grandi ritorni (Pikmin e Bayonetta, per esempio), il migliore Mario Kart di sempre, il primo Super Mario 3D della storia, due platform di grande livello (Donkey Kong Country Tropical Freeze e Yoshi’s Woolly World) e tante risate con i party game tipici made in Nintendo. Per chi non l’avesse acquistata, ha ora la possibilità di farlo e di recuperare tutte le perle lasciate indietro. Per chi invece ha riposto fiducia in Nintendo anche nel suo periodo più buio, coinciso con la grande perdita umana di Satoru Iwata proprio nel momento di maggiore confusione, speriamo che l’azienda di Kyoto abbia imparato dai suoi errori.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild
THE LEGEND OF ZELDA: BREATH OF THE WILD
GIUDIZIO
Sembrava che non dovesse arrivare mai, e invece dopo due anni di posticipi e una versione parallela su Switch, The Legend of Zelda: Breath of the Wild è finalmente disponibile anche su Wii U, per celebrare la fine del ciclo di vita di questa sfortunata console. Ed è il miglior modo di salutare una console: con uno dei più grandi capolavori della storia. Rispetto alla versione Switch, il frame-rate è decisamente più problematico in alcuni momenti (per fortuna soprattutto nei villaggi, dove non ci sono combattimenti in atto) e questo tradisce il fatto che Nintendo, da un certo punto in poi, deve aver smesso di ottimizzare la versione Wii U per dedicarsi completamente a quella che ha accompagnato il lancio di Switch. Che l’edizione per la nuova console sia quella che ha preso il comando si capisce anche dal fatto che il Game Pad non sia minimamente sfruttato, e che la comodità di avere una mappa e l’inventario sullo schermo del pad sia stata completamente cancellata per non essere un (notevole) punto di forza della versione Wii U a discapito di quella Switch. Ma a parte tutto questo, ciò che rimane è un capolavoro che, proprio come quelli più rari e preziosi, è riuscito non solo a stravolgere e innovare una saga che da anni stava cercando di ritrovare se stessa, ma a cambiare nuovamente l’intero mercato dei videogiochi. Evviva Zelda, evviva Wii U.
GRAFICA
9.5
SONORO
10
LONGEVITÀ
9.5
GAMEPLAY
9
PRO
Immenso e bellissimo da vedere
Un vero e proprio reboot della serie (finalmente!)
Open world sempre vario e divertente
CONTRO
Precipitosi cali di frame rate in alcune situazioni
Lo schermo del GamePad non mostra assolutamente nulla
9.5
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