Sniper Elite 4
Versione testata: Xbox One

Sniper Elite 4

Più spietato dell’insetticida contro le zanzare, l’agente speciale americano dell’OOS Karl Fairburne torna sul fronte di guerra per sterminare altri soldati nazisti di ogni ordine e grado. Il protagonista senza paura, già noto agli appassionati della serie Sniper Elite, si trova questa volta in Italia, a poche settimane dallo sbarco alleato in Sicilia, per svolgere una dopo l’altra diverse missioni top secret con l’intento di uccidere gerarchi nazisti, liberare posti di blocco, far saltare in aria luoghi strategici dell’esercito tedesco e ottenere delle informazioni importanti che potrebbero risultare utili ai suoi compagni che di lì a poco raggiungeranno le coste italiane.

Fairburne è un cecchino, addestrato per agire nell’ombra ma dotato di una buona dose di forza e agilità per poter fuggire in situazioni di pericolo, fronteggiare a mani nude un nemico oppure riuscire a cavarsela dopo eventuali attacchi ravvicinati e nelle situazioni più difficili. Ovviamente ci troviamo nella Seconda Guerra Mondiale, senza visori notturni, rampini, jetpack e altre amenità iper tecnologiche ormai di uso comune negli sparatutto di guerra più famosi.

UN PUNTO DI VISTA DIFFERENTE

Trattandosi di un gioco in terza persona con protagonista un cecchino, in Sniper Elite 4 cambia totalmente la prospettiva con cui affrontare le singole missioni. La prima fase da tenere a mente è quella esplorativa: in primis è importante muoversi con attenzione e cercare un’altura da cui poter tenere sotto controllo buona parte dello scenario che ci circonda. Grazie al binocolo di Fairburne potrete verificare la presenza di ostili in zona, marchiarli e segnare punti di interesse utili per confondere i vostri nemici, tra cui taniche di benzina e veicoli parcheggiati che potrebbero essere usati come esplosivi oppure casse di rifornimenti in cui trovare nuove armi e munizioni.

Anche se questa parte può sembrare la più noiosa dell’esperienza ludica, è importante capire quali siano le aree popolate da nemici e comprendere i loro movimenti per aggirarli e studiare la strategia migliore per quella che sarà poi la fase d’assalto. Anche a lunga distanza, per esempio, potrete iniziare a colpire i vostri avversari più esposti, confondere i loro compagni facendo esplodere taniche di benzina e approfittare della confusione generale per cambiare postazione e avvicinarvi alla preda designata dagli obiettivi di missione.

NON FATE I RAMBO

Non si tratta infatti di un’avventura uno contro tutti: in teoria agendo nell’ombra è sufficiente uccidere un bersaglio designato o raccogliere dei documenti all’interno di un campo base. Se intorno a voi le truppe nemiche saranno colpite o passerete inosservati per raggiungere l’obiettivo designato è una scelta dettata dall’assoluta libertà che il nuovo titolo di Rebellion è in grado di offrire.

I salvataggi sono comunque molto ravvicinati, di conseguenza in caso di errore Sniper Elite 4 non si dimostra un gioco troppo punitivo. Anche se bastano pochi colpi per farci fuori, parte della salute si ricarica automaticamente durante le fasi di riposo: per riportare tutto alla normalità potrete comunque attingere ai kit medici che fanno già parte della vostra attrezzatura, ma che possono essere saccheggiati negli accampamenti o nei cadaveri dei nazisti che colpirete in battaglia.

REALTÀ NELLA FINZIONE

Anche se l’Italia rappresentata in Sniper Elite 4 non è facilmente identificabile, soprattutto a causa dell’uso di nomi di luoghi inesistenti, l’atmosfera che si respira è realistica. I nazisti hanno i loro accampamenti sparsi da nord a sud del nostro Paese, i fascisti sono ormai pochi e a dare del filo da torcere alle truppe dell’Asse ci sono i partigiani con cui potrete allearvi, che forniranno preziose informazioni per proseguire nella campagna.

Dopo la prima missione, che comprende un tutorial oltre a quella tipicamente esplorativa e di combattimento, Fairburne può avviare una nuova fase di gioco immediatamente oppure dialogare con i compagni in una sorta di briefing, per scoprire tutta una serie di obiettivi secondari. Questi obiettivi aggiuntivi sono facoltativi ma vi permetteranno di aggiungere ulteriori punti esperienza al proprio alter ego virtuale, oltre a ottenere crediti utili per acquistare nuove armi da utilizzare nel corso dell’avventura. A dire il vero siamo rimasti un po’ delusi dalla poca varietà, dato che tipicamente sono poche le evoluzioni offerte dalle armi aggiuntive, e anche dal fatto che se raccogliete un nuovo fucile, una pistola o un mitragliatore nel corso di una missione questo non resterà in vostro possesso nella mappa successiva.

INCIAMPO FACILE

Oltre al problema delle armi indicato poco sopra, la libertà d’azione offerta da Sniper Elite 4 si scontra con alcune incomprensibili limitazioni. Tramite scale, corde o catene potrete arrampicarvi un po’ ovunque, ma se vi trovate di fronte a un muretto di 40 centimetri il nostro Fairburne non riuscirà a scavalcarlo, costringendoci ad andare dall’altra parte per aggirarlo… con un senso di frustrazione notevole, specie nelle fasi di fuga o quando cercate di raggiungere una postazione di attacco differente in una fase concitata di gioco.

Queste situazioni anomale, che si vengono a creare casualmente in alcuna aree delle mappe di gioco, distruggono quell’atmosfera quasi realistica che il gioco vuole proporre. In alcuni casi ci si rende anche conto che in generale Fairburne è un mattone con le gambe, corre come un forsennato finché i polmoni gli permettono di farlo ma non è in grado di arrampicarsi autonomamente a nulla ed è un vero peccato, perché renderebbe l’azione del cecchino sicuramente molto più coinvolgente e credibile.

TRA OCCHI, MENTE E ORECCHIE

Il motore grafico di Sniper Elite 4 non è d’avanguardia ma si difende più che bene. La versione per Xbox One da noi testata non mostra alcun segno di cedimento e offre un’ottima resa in ogni situazione. Quello di cui però si sente la mancanza è una gestione degli effetti atmosferici più marcata (non ci si può nascondere dietro del fumo o della nebbia), così come il meteo e il passaggio tra il giorno e la notte, che non esistono dal punto di vista estetico né pratico.

L’intelligenza artificiale, pur non essendo una cima, riesce a risultare credibile. Colpendo un nemico il cadavere ritrovato dai compagni li metterà in allarme e scatteranno le ricerche nell’area interessata. Se viene scoperta la posizione da cui è stato sparato il colpo, specie quando non siete troppo lontani e non siete riusciti a coprire lo sparo approfittando di altri rumori, vedrete parte della fanteria spararvi contro e nemici che tenteranno di accerchiarvi, il tutto con fare apparentemente molto realistico ma con una reazione da parte dell’IA a volte fin troppo prevedibile. Nella maggior parte dei casi, infatti, nessuno cercherà di colpirvi di nascosto ma per lo più si avventeranno su di voi urlando a squarciagola.

Sniper Elite 4

Infine l’audio, sicuramente una parte importante di questo Sniper Elite 4. Innanzi tutto il doppiaggio è di buon livello, sia per quanto riguarda la voce del protagonista sia per le varie comparse che si scaglieranno contro di voi o incontrerete nel corso dell’avventura. Il sonoro in generale si assesta su un buon livello, con rumori di fondo credibili che possono essere utilizzati anche per nascondere il rumore dei vostri spari (tra questi, colpi di cannone o aerei dei passaggio) e favorire uccisioni silenziose che non permetteranno di essere scoperti.

Sniper Elite 4
SNIPER ELITE 4
GIUDIZIO
La serie Sniper Elite è riuscita nel corso di questi anni a differenziarsi in un panorama dominato dalle grandi produzioni di Electronic Arts e Activision. Battagliare ad armi pari con Battlefield e Call of Duty non è facile, riuscire però ad accontentare un'utenza di nicchia che vuol vivere le missioni da un punto di vista totalmente differente è stato invece il punto di forza di questa produzione firmata Rebellion. Non mancano i difetti, come il fatto che spesso ci si incastri contro muretti alti pochi centimetri impossibile da saltare, e una campagna coinvolgente ma forse eccessivamente breve. I passi in avanti sono comunque notevoli: chi desidera vestire i panni del cecchino Karl Fairburne nella Seconda Guerra Mondiale troverà pane per i suoi denti.
GRAFICA
8
SONORO
8
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
8
PRO
Campagna coinvolgente...
Design delle aree di gioco ben studiato
Rigiocabilità delle missioni
CONTRO
...ma forse troppo breve
Poca libertà d'azione
Mappe troppo vuote
Arsenale a disposizione poco vario
7.5
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