DriveClub VR

DRIVECLUB VR

L’esordio di DRIVECLUB su PS4 è stato piuttosto controverso, a causa di una serie di mancanze importanti a livello di contenuti e modalità, che ne hanno di fatto compromesso le valutazioni da parte di tutta la critica e della maggior parte dell’utenza.

È anche vero, però, che i tanti aggiornamenti apportati al gioco dagli sviluppatori nei mesi successivi all’uscita nei negozi, grazie ai quali i buchi inizialmente presenti sono stati riempiti, hanno alzato l’asticella del prodotto che si rivela oggi tutto sommato un buon racing dallo stampo arcade, disponibile in esclusiva per la console Sony.

Con l’uscita di PlayStation VR, l’headset per la realtà virtuale di PS4 di cui vi abbiamo già parlato nella nostra recensione, Sony ha pensato di effettuare un vero e proprio porting volto a sfruttare le innovative caratteristiche della realtà virtuale. Scopriamo insieme in cosa consiste questo nuovo DRIVECLUB VR.

[alert type=yellow ]Le immagini presenti in questo articolo fanno parte del press kit del gioco e non rappresentano la qualità di DRIVECLUB VR durante l’uso del visore.[/alert]

IN PISTA PER DAVVERO

È innegabile quanto la realtà virtuale applicata al mondo dell’automobilismo sia probabilmente uno dei sogni più ricorrenti tra gli appassionati dei motori. Poter “respirare” la pista all’interno dell’abitacolo, molto più che in senso figurato, è una sensazione che effettivamente DRIVECLUB VR restituisce, ovviamente grazie alle potenzialità del visore Sony. Ed è vero che l’esperienza rispetto alla versione standard del gioco per PS4 viene profondamente rivoluzionata, dato che l’immedesimazione in pista raggiunge vette impensabili per lo stesso titolo giocato anche sul miglior televisore sul pianeta.

Ci sono però alcuni mattoni che non sono stati ben incastonati nell’impalcatura di DRIVECLUB VR, a partire dal comparto grafico (ma non solo), che in qualche modo ne pregiudicano il risultato complessivo.

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Com’è ormai chiaro a tutti, PS4 non ha le risorse necessarie per riproporre sul visore la stessa qualità che proietta sui normali televisori, in quanto la potenza necessaria per trasportare un comparto grafico così complesso in una realtà virtuale esplorabile a 360 gradi è decisamente maggiore. Oltretutto, come in questo caso, il titolo è stato portato a 60fps (il doppio rispetto ai 30fps della versione originale su PS4), con un grosso aumento di fluidità che allo stesso tempo, però, assorbe inevitabilmente più risorse e limita ulteriormente le possibilità di rendere il gioco graficamente appetibile.

IL DRIVECLUB CHE NON TI ASPETTI

Rispetto alla versione standard, DriveClub VR mostra un considerevole downgrade grafico per quanto riguarda i dettagli delle vetture e degli abitacoli, ma soprattutto per la realizzazione degli ambienti che fanno da contorno alla pista. Lo sfondo appare sempre troppo sfuocato, in parte anche a causa dalla bassa risoluzione che restituisce ciascuna lente del visore (di soli 960 x 1080 pixel), non riuscendo a replicare l’impatto di DRIVECLUB su PS4, che ancora oggi mostra uno dei comparti tecnici più impressionanti della attuale generazione.

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Un’altra mancanza è la completa rimozione del meteo dinamico e delle condizioni di pioggia, probabilmente troppo esose in termini di risorse per garantire un frame-rate stabile sui 60fps ed evitare così il rischio di motion sickness, anche se almeno è stato mantenuto il ciclo giorno/notte dinamico. Abbiamo notato anche un sistema di illuminazione meno approfondito, soprattutto riscontrabile con la visuale all’interno dell’abitacolo, dove le luci e i riflessi risultano praticamente assenti.

Dal punto di vista dei contenuti sono stati introdotti alcuni circuiti cittadini inediti, per un totale di sei location disponibili e poco più di un centinaio di vetture, un quantitativo che non ci aveva soddisfatto nemmeno sul titolo originale se pensiamo a quanto propone la concorrenza nello stesso genere.

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IN MACCHINA COL SACCHETTO PRONTO

Una volta entrati in pista, dopo il primo effetto di stupore legato al coinvolgimento offerto dal visore, ci si rende conto che probabilmente DRIVECLUB VR è uno dei titoli maggiormente a rischio per il famigerato motion sickness. I cambi di visuale repentina dati dalle curve e dalle collisioni con le altre vetture mettono a dura prova lo stomaco di chi è al volante, e per cercare di limitarlo è necessario concentrarsi moltissimo sul tracciato accompagnando anche con la testa i movimenti dell’auto.

Questo si verifica anche perché il senso di velocità è molto elevato, e sui tracciati sono presenti salite e discese che si rivelano particolarmente d’impatto, che possono provocare vertigini e sensazioni di disorientamento a seconda di quanto si è soggetti a questo problema.

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DRIVECLUB VR è venduto al prezzo di 39.99 euro per tutti i nuovi acquirenti, per chi avesse invece acquistato l’edizione PS4 e possedesse il Season Pass è possibile usufruire di uno sconto che permette di portarsi a casa il titolo a metà prezzo, dunque a soli 19.99 euro, forse il prezzo più appropriato visto anche il tanto tempo passato dall’uscita del titolo originale e la mole di contenuti disponibili.

È bene però sottolineare che i salvataggi tra le due versioni non sono compatibili e quindi sarà necessario iniziare dal principio anche per chi avesse sul proprio hard disk il salvataggio dell’edizione standard di DRIVECLUB.

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GIUDIZIO
DriveClub VR è un prodotto che da un lato soddisfa la curiosità di vedere un simulatore di guida, seppur di stampo arcade, proiettato nel mondo della realtà virtuale, e in qualche modo i motivi per giocarlo e divertirsi ci sono. Di contro, però, il forte downgrade grafico, alcune mancanze rispetto alla versione standard, il prezzo elevato e lo spettro del motion sickness non gli consentono di meritarsi un voto superiore alla sufficienza.
GRAFICA
5.5
SONORO
6.5
LONGEVITÀ
6
GAMEPLAY
6.5
PRO
L’immedesimazione nell’abitacolo è altissima
Gameplay efficace e divertente
Prezzo scontato per chi già possiede la versione PS4
CONTRO
Rimosse le condizioni di pioggia e bagnato
È uno dei titoli PS VR più soggetti al motion sickness
Forte downgrade grafico rispetto all’edizione standard su PS4
Prezzo troppo alto per l’acquisto ex-novo
6
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