Layers of Fear: Inheritance

Layers of Fear: Inheritance

Il genere horror, per funzionare, deve sottostare a regole ben precise. Regole che possono essere aggirate, talvolta capovolte, ma che in linea generale sono importanti per far sì che il meccanismo dell’angoscia sia il più efficace possibile. Gran parte del fascino dell’orrore sta nell’ignoto, in quel che non viene raccontato o mostrato ma solo immaginato. Non è un caso che gran parte dei film horror crollino proprio nel momento in cui cercano di fornire spiegazioni allo spettatore. Suggerire è meglio che dire, ne guadagna l’atmosfera e la forza del racconto.

Layers of Fear era un titolo sin troppo di maniera, così impegnato a mettere in fila tutti i cliché dell’horror da perdere di vista atmosfera e tensione. Un viaggio lineare affascinante ma sovraccarico e prevedibile. In ogni caso meritevole di attenzione, perché molto consapevole e indubbiamente colto nelle citazioni. Un DLC come Inheritance potrebbe spaventare, sulla carta, perché il timore è di trovarsi di fronte a spiegazioni non necessarie ma anzi deleterie per la resa complessiva dell’opera. Layers of Fear era forse troppo criptico – per alcuni un bene, per altri un male – ma si chiudeva in maniera soddisfacente. Inheritance offre un punto di vista nuovo sul racconto, continua la narrazione dal punto di vista di un personaggio che nella trama principale rimaneva a lato: la figlia del protagonista. La domanda è: ce n’era davvero bisogno?

Layers of Fear: Inheritance

RITORNO A CASA

Layers of Fear metteva il giocatore nei panni di un pittore folle, intenzionato a portare a termine la sua opera più importante. Era un viaggio nella mente folle di un uomo che ha perso ogni barlume di speranza, di un uomo che si ritrova solo nella propria dimora, soglia oscura e concreta verso un passato difficile. Layers of Fear parlava di famiglia e di intricati rapporti familiari. Dell’equilibrio tra amore e morte. Al centro del racconto, oltre al protagonista, altri due personaggi: una moglie e una figlia.

È proprio la figlia a ereditare la magione di famiglia e a farvi ritorno in questo Inheritance. Layers of Fear non faceva certo mistero del burrascoso passato di quella casa. Di un rapporto matrimoniale agitato, delle tragiche conseguenze di un’ossessione. Se l’avventura principale peccava di eccessiva linearità, Inheritance riesce a movimentare la situazione con una struttura a flashback più riuscita, che dà maggior senso all’esplorazione della casa. I luoghi sono gli stessi, ma la scelta del tragitto spetta al giocatore. Ogni stanza attiva un flashback che riporta la protagonista alla sua infanzia. Il giocatore ha così l’impressione di avere una certa libertà nello sviluppo della narrazione.

RICORDI D’INFANZIA

Durante i flashback il punto di vista si abbassa a misura di bambino. Non accade in molti giochi, a dire il vero. Potremmo citare il recente e riuscito Among the Sleep: anche in quel caso un titolo dalle decise tinte horror. La casa viene quindi rivista e rivisitata in chiave infantile, con la figlia che ascolta e cerca di interpretare i dialoghi tra il padre e la madre. Difficile, per un bimbo, comprendere ed elaborare certi gesti, anche violenti. Più facile, per il giocatore, mettere insieme i pezzi del racconto e accrescere la propria consapevolezza di ciò che è accaduto in quella casa.

Il punto è che Inheritance non può contare, anche per motivi di tempo, sull’incisività simbolica dell’avventura principale. Dura troppo poco e durante l’ora e mezza necessaria per arrivare alla fine non riesce a mettere in scena la stessa ricchezza visiva del “predecessore”. Ci sono alcuni spunti intriganti – la figura del lupo/cane – ma per certi versi anche prevedibili. I puzzle sono ridotti all’osso e la narrazione non ha il modo di svilupparsi a dovere.

Layers of Fear: Inheritance

Il DLC, per definizione, aggiunge. A volte aggiunge in maniera egregia e consistente (vedi i due Burial at Sea di BioShock Infinite), altre volte appare accessorio, troppo superficiale. Inheritance sta nel mezzo: ha dalla sua un tema importante e meritevole di attenzione – il punto di vista di un bimbo di fronte alla fragilità dei genitori – ma nella visione complessiva dell’opera non appare imprescindibile. Racconta una sfumatura, mette in scena sprazzi di rabbia e dolore, ma il racconto di Layers of Fear poteva dirsi già concluso con l’avventura principale.

Layers of Fear: Inheritance
Layers of Fear: Inheritance
GIUDIZIO
Layers of Fear: Inheritance è un DLC riuscito solo a metà. La direzione artistica è ancora una volta di qualità, per quanto meno incisiva, e l'esplorazione è meno lineare rispetto a quanto visto nell'avventura principale. La longevità limitata non consente tuttavia alla storia di sviluppare tutto il proprio potenziale. Ce n'era davvero bisogno?
GRAFICA
8.5
SONORO
8
LONGEVITÀ
5
GAMEPLAY
6
PRO
Stilisticamente sempre eccellente
Meno lineare dell'avventura principale
CONTRO
Troppo breve
Non sufficientemente incisivo
6
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