Valentino Rossi: The Game

Valentino Rossi: The Game

La forza mentale fa parte del carattere, non si può studiare a tavolino. Si è forti di testa se si riesce a rimanere sereni e divertirsi anche quando le cose non vanno bene, e se si riesce a non perdere mai la fiducia in sé stessi e nel lavoro di squadra“. Chissà se Milestone, software house ormai leader nelle simulazioni dedicate alle due ruote, ha mai avuto modo di ascoltare o leggere queste parole di Valentino Rossi. Eppure, vista la cura e la dedizione con le quali pare essere stato confezionato Valentino Rossi: The Game, ultima fatica della casa milanese, parrebbe proprio di sì. Ma partiamo dal principio, cercando di capire se effettivamente il grande salto richiesto dai numerosi fan – dopo i non troppo esaltanti MotoGP delle ultime due edizioni – è stato finalmente compiuto.

Sì, perché è bene specificarlo ancora una volta, Valentino Rossi: The Game non è nient’altro che una nuova edizione della serie MotoGP, con la “semplice” differenza che l’intera esperienza è stata plasmata intorno al campione di Tavullia. Le virgolette non sono lì per caso: Milestone infatti non si è accontentata di una semplice operazione di marketing, aggiungendo il prestigioso nome di Valentino Rossi sulla confezione del gioco, ma ha dato vita a un titolo che sembra più un’enciclopedia dedicata alle gesta del Dottore, tanti sono i contenuti, le modalità presenti e le possibilità di impersonare quello che, di fatto, è uno dei piloti più amati nella storia sportiva italiana, e non solo.

UN TRIBUTO AL DOTTORE

Come avevamo già anticipato nel primo hands-on svoltosi nella sede di Milestone a Milano, rispetto ai precedenti capitoli di MotoGP le modalità di gioco sono davvero numerose: nei primi minuti di gioco, infatti, si fa quasi fatica a orientarsi nel menu, tante sono le possibilità offerte dal nuovo racing del team italiano. Intanto non si corre solo sulle moto, perché da buon fanatico di motori a 360 gradi, Valentino Rossi ama anche le quattro ruote. Milestone ha quindi inserito due tipologie di competizioni che il nove volte campione del mondo ama particolarmente, ossia il Rally (praticabile, ad esempio, sulla pista di Monza) e il Drift, con le mitiche Mustang. In realtà la vera novità è la riproduzione del Motor Ranch, pista di allenamento costruita da Valentino Rossi nei pressi di Tavullia, sulla quale si allena insieme ai piloti della VR46 Academy nel Flat Track, una disciplina che si corre su un misto di ghiaia e sterrato e che si pratica guidando moto da cross completamente di traverso. Non è ancora finita: sulla pista di Misano è possibile guidare le Yamaha YZF-R1M, con cui Valentino e i suoi piloti si allenano spesso per migliorare le proprie performance.

Tutte queste opportunità consentono una variazione dell’offerta davvero sopra le righe, e se i modelli fisici pensati per il rally e il drift sono sì divertenti ma comunque piuttosto semplificati (votati maggiormente a un gameplay arcade che alla simulazione), è proprio il Flat Track che ci ha stupito in positivo. Per cominciare, il Ranch può contare su una perfetta riproduzione della controparte originale, ma la soddisfazione deriva dal modello fisico che è stato sviluppato ex-novo da Milestone per questa disciplina, migliorato ulteriormente grazie alla stretta collaborazione del team italiano con Rossi e i suoi piloti, che hanno contribuito rilasciando continui feedback sulle build testate. Impostando la fisica sul livello Pro (il massimo disponibile in termini di simulazione), la gestione delle derapate è credibile, e il tempismo e l’equilibrio la fanno da padrone, dando un gran gusto (per usare un termine amato dal Dottore) a chi maneggia il pad.

ROSSI CONTRO TUTTI

Se si è dei veri tifosi di Valentino Rossi non è possibile lasciarsi sfuggire la così detta Rossi Experience, a cominciare dalla modalità VR46 Eventi Storici, che attraverso numerosi scenari rende possibile rivivere tutti i momenti più esaltanti della carriera del Dottore: dalle prime vittorie in 125cc a quelle su Biaggi e Gibernau, da Stoner passando per Lorenzo fino ad arrivare a Marquez. Insomma, un’esperienza che permette di vivere in prima persona tutti i passi dell’ascesa al primato del pesarese, ottimamente riportati da Milestone. Ogni scenario, inoltre, è presentato da un video esclusivo di Valentino Rossi, che spiega il suo momento storico, le sensazioni ed emozioni provate, commentando la gara originale con lo spirito caratteristico che lo contraddistingue.

Come dite? Tifate per Valentino Rossi, ma vorreste togliervi lo sfizio di sfidare direttamente in pista il campione italiano? Valentino Rossi: The Game permette anche questo, grazie alla modalità Sfida il Dottore, che prevede una serie di sfide Time Trial in cui sarà necessario battere il suo miglior tempo su un giro. Se poi il vostro fanatismo nei confronti del numero 46 dovesse raggiungere livelli ancora più elevati, si può accedere persino alla Rossipedia, autentico database che contiene – e con il quale si può anche in parte interagire – tutti i caschi, le moto e le tute utilizzati dal nove volte iridato nel corso della sua prestigiosa carriera (fantastico in tal senso il casco utilizzato al Mugello nel 2008, dedicato alla curva San Donato del Mugello, nel quale è raffigurato il viso di Valentino a bocca aperta).

La cura e la completezza del pacchetto offerto da Valentino Rossi: The Game è ulteriormente valorizzata dall’incredibile quantità di moto e piloti giocabili: si parla di poco meno di 300 realizzazioni, che comprendono le stagioni 2015 e 2016 aggiornate, quindi comprensive di MotoGP, Moto2 e Moto3, più una serie ampissima di piloti. Oltre ai rivali citati in precedenza, sono presenti Martinez, Melandri, Ukawa, Jacque, Capirossi e tanti altri, che vanno a coprire anche le classi del passato come la 125 cc, la 250 cc e la mitica 500 cc. Come se non bastasse, sono presenti anche i circuiti non più inclusi nel mondiale, tra cui Laguna Seca, il vecchio tracciato olandese di Assen, Welkom e Donington Park.

Valentino Rossi The Game è in pre-order

PRIMO GIORNO ALL’ACCADEMIA

La modalità più importante del single-player rimane comunque la Carriera, e questa volta rispetto al passato le cose si fanno veramente serie. Dopo aver creato da zero il proprio alter ego virtuale, il giocatore inizierà la propria avventura direttamente nella VR46 Academy, divenendo a tutti gli effetti uno dei piloti del team Sky. Ed è proprio questo contesto a essere molto ben implementato, in quanto tra una gara e l’altra, i piloti dell’accademia verranno invitati da Valentino Rossi a una serie di eventi paralleli al campionato mondiale: una volta al Ranch per un po’ di allenamento in Flat Track, poi a Misano per due giri sulla R1, o magari una gita a Monza per un po’ di Rally. In questo modo, ogni aspetto giocabile viene ancor più valorizzato in un unico contenitore (ovviamente, tutte le modalità sono accessibili anche separatamente, con Time Attack, gare, campionati indipendenti e il solito multiplayer locale e online) ma soprattutto si riesce ad assaporare la realtà che vivono i piloti guidati da Valentino Rossi all’interno della VR46 Academy.

Un’altra novità molto interessante presente nella Carriera riguarda lo sviluppo del pilota, una piccola componente ruolistica che permette di acquisire punti abilità finalizzati ad aumentare determinate caratteristiche del proprio giovane motociclista: si sviluppa quindi la guida sul bagnato, la capacità di entrata in curva, l’aggressività nel sorpasso, e così via. Come succedeva nei precedenti capitoli, a seconda dei risultati ottenuti in Carriera è possibile passare a una categoria superiore, per esempio dalla Moto2 alla MotoGP, e anche cambiare scuderia all’interno della stessa stagione. Dopo ogni GP, infine, una chat di gruppo con Valentino Rossi e i piloti dell’Academy, con tanto di messaggi vocali del Dottore, offrirà ai fan del pilota spassosi commenti sui risultati ottenuti e sugli appuntamenti futuri.

IN PISTA

Se la struttura e i contenuti che Valentino Rossi: The Game è in grado di offrire lo rendono probabilmente il titolo più riuscito e curato della storia di Milestone (per lo meno fra quelli dedicati alle due ruote), lo stesso non può dirsi, purtroppo, del gameplay. Intendiamoci, pad alla mano il marchio di fabbrica Milestone è sempre ben riconoscibile, con tutti i pregi del caso riscontrabili soprattutto con la fisica impostata al massimo, che garantisce anche un discreto livello di simulazione, ma purtroppo non mancano i difetti storici della serie che, in un tributo di questa portata a una vera leggenda del mondo sportivo, avremmo davvero preferito non ci fossero. Uno su tutti riguarda l’intelligenza artificiale, che troppo spesso ti sperona in ingresso curva tirando delle staccate micidiali per poi rallentare invece al centro della stessa. Le collisioni, poi, sono rimaste le solite ormai dai tempi di MotoGP 08, il primo della serie targato Milestone ai tempi del passaggio di consegne da Capcom. Difetti che, in fondo, non compromettono mai il divertimento complessivo, ma che non ci permettono di valutazione adeguatamente il titolo sotto tutti i punti di vista.

Come di consueto, il modello fisico proposto è indirizzato a vari tipi di giocatori: per i più esigenti in fatto di simulazioni è prevista la variante Pro, dove basta un singolo errore per compromette la gare (per fortuna, però, la modalità Rewind permette sempre di riavvolgere il tempo per qualche secondo) fino ad arrivare ai giocatori occasionali, ai quali è proposto un approccio molto più permissivo che corregge praticamente ogni sbavatura, inclusa la traiettoria ideale da mantenere. Se si guardano i MotoGP degli anni passati, è facile notare in Valentino Rossi: The Game un certo miglioramento grafico, il problema però è che le differenze non sono poi così evidenti se si considera la potenza delle console attuali. In movimento il colpo d’occhio è molto gradevole, soprattutto per le nuove animazioni dei piloti (quelle di Valentino Rossi, ad esempio, danno una ulteriore conferma della cura maniacale con cui l’azienda ha realizzato questo tributo al pilota), per l’ottima pulizia a video e la realizzazione fantastica delle moto, ma non appena si guarda qualche replay o si prova la modalità fotografica, emergono immediatamente diverse sbavature nelle texture e nella cura dei particolari a bordo pista.

Valentino Rossi The Game
Per i fan più sfegatati di Valentino Rossi, Milestone ha annunciato anche un’edizione speciale di PS4!

Questo perché il motore grafico utilizzato da Milestone non è mai cambiato, restando lo stesso che la software house ha utilizzato negli anni passati, a cui vengono apportati aggiornamenti su base annuale, ma che ci ripropone puntualmente gli stessi problemi, come ad esempio un frame-rate ancora ancorato a soli 30 frame per secondo, quando altri esponenti di spicco del genere racing su PC e console si sono spinti ben oltre, regalandoci sensazioni di velocità estreme con un frame-rate fisso sui 60fps. Un altro aspetto che è stato migliorato rispetto alle ultime edizioni è il comparto sonoro, con ciascuna moto che presenta, finalmente, un campionamento del motore verosimile e in linea con quello reale.

GIUDIZIO

Lo diciamo senza timore, Valentino Rossi: The Game è probabilmente il miglior titolo Milestone di sempre, nonché il prodotto che più è si dimostra in grado di proporre una quantità di contenuti veramente alta, coniugando anche un’eccellente qualità. Si tratta ovviamente di un titolo rivolto particolarmente agli amanti del campione numero 46 più famoso di sempre. Ciò nonostante, rimangono comunque alcuni difetti storici della serie, come un comparto grafico non ancora al top e un’IA non del tutto convincente, che impediscono a un ottimo titolo di raggiungere l’eccellenza assoluta.