The Legend of Zelda: Breath of the Wild
Versione testata: Switch

The Legend of Zelda: Breath of the Wild provato su Switch!

Durante l’evento dedicato a Switch svoltosi a Milano, grazie al quale abbiamo finalmente messo le mani sulla nuova console Nintendo, siamo riusciti a provare per una buona mezz’ora anche The Legend of Zelda: Breath of the Wild, la prossima, attesissima avventura dell’intramontabile saga di Link che arriverà in concomitanza con l’uscita della console nei negozi italiani, prevista il prossimo 3 marzo.

A detta di Nintendo, quella che abbiamo avuto il piacere di provare era di fatto una versione pressoché definitiva dell’ultimo prodotto del genio di Eiji Aonuma e non una semplice demo, ragion per cui vi invitiamo a smettere di leggere nel caso in cui non voleste spoiler e rovinarvi il gusto di scoprire la prima parte dell’avventura, quella che abbiamo potuto provare con mano dopo aver ammirato il breve filmato introduttivo.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild



IL RISVEGLIO DELL’EROE

L’incipit di The Legend of Zelda: Breath to the Wild è abbastanza differente dal solito: Link è rimasto per circa cento anni in uno stato dormiente all’interno di una vasca sommersa d’acqua,evidentemente in attesa di un non meglio precisato evento. Durante tutto questo tempo, il regno di Hyrule è stato invaso da un potere misterioso e malvagio, che richiederà l’intervento del nostro eroe per essere debellato. 
L’avventura pad alla mano comincia proprio qui: un Link piuttosto in forma e quasi completamente nudo si risveglia in una grotta sconosciuta con una pietra speciale tra le mani, che a dirla tutta ricorda molto le fattezze di Switch. Questo artefatto gli permette di interagire con alcuni monumenti per sbloccare passaggi segreti e porte speciali altrimenti inaccessibili.

Una volta usciti dalla grotta, si ha subito l’impressione di un mondo aperto e sconfinato, che come specificato in più occasioni da Aonuma sarà in gran parte esplorabile fin dall’inizio dell’avventura. L’orizzonte visivo appena usciti dalla grotta regala un panorama molto profondo, nel quale è possibile ammirare un ampio scorcio della mappa. Ma il nuovo concetto di open world applicato a The Legend of Zelda: Breath to the Wild non riguarda solo la grandezza del mondo di gioco e la libertà di esplorazione, che verificheremo meglio quando avremo la possibilità di provare il titolo per più tempo, ma è anche legata agli elementi di gioco che Link può utilizzare. Tanto per cominciare, le armi impugnabili sono tantissime: basti pensare che solo durante la nostra prova ne abbiamo scovate quattro, visto che sarà possibile utilizzare come mezzi contundenti anche semplici elementi dello scenario, come rami e sassi.

Un altro aspetto molto importante riguarda l’abbigliamento del nostro eroe: dimentichiamoci per un attimo la mitica tunica verde che viene ritrovata dal protagonista nelle fasi iniziali di ogni episodio di The Legend of Zelda. Breath to the Wild cambia la logica dietro l’abbigliamento applicando diversi valori a ogni vestizione in termini di performance, che vanno a influenzare le capacità di Link in modo particolare. Sarà quindi pratica diffusa esplorare ogni angolo di Hyrule anche solo per trovare un tunica più prestante o semplicemente più adatta al dungeon che dovremo affrontare successivamente, che potrebbe necessitare di determinate caratteristiche per essere superato.

L’ambiente di gioco è ricco di oggetti con cui è possibile interagire, sia in fase di combattimento che in quella più esplorativa. Gli alberi hanno dei frutti di vario tipo che possono essere raccolti e utilizzati per svariate pratiche, e in giro per il vasto open world si potranno collezionare tanti elementi da utilizzare in svariati modi: sarà possibile cucinare, raccogliere oggetti, personalizzare l’equipaggiamento. Insomma, il mondo di gioco di Breath of the Wild si prospetta molto interattivo, e permetterà di raggiungere lo stesso obiettivo mediante differenti approcci.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild

L’AGILITÀ DI LINK

Una delle novità principali, ovvero la possibilità di fare arrampicare Link, è una delle chiavi di Breath to the Wild. Non appena usciti dalla grotta iniziale abbiamo scoperto che per correre e svolgere le attività più “fisiche”, tra cui anche il combattimento, è necessario fare i conti con una barra di energia che ovviamente si consumerà in base al tipo di attività. Questa barra è legata, oltre agli sforzi derivati dalle battaglie, anche alla capacità di arrampicarsi: le vette da raggiungere sono molte e l’esplorazione degli scenari è strettamente legata alla possibilità di muoversi in verticale. Ogni edificio, ogni collina e montagna sono scalabili: osservando la grandezza della mappa possiamo solo immaginare la quantità di location e segreti da scoprire nascosti in giro per tutta Hyrule.

Sfortunatamente non abbiamo potuto approfondire maggiormente il sistema di combattimento, visto lo scarso tempo a disposizione. In questa fase comunque il gameplay ci è sembrato molto ben implementato, con il classico tasto da premere per inquadrare il nemico in maniera continuativa e tutta una serie di combinazioni per colpire il nostro avversario frontalmente, di lato oppure in salto, chiaramente a seconda dell’arma che si possiede.

LA GUERRA DEI NUMERI

Trattandosi di uno dei primi giochi per Nintendo Switch, abbiamo chiaramente voluto provare quella che è la più importante novità della console giapponese, ovvero la possibilità di adattarsi in pochi istanti a una fruizione del gioco in mobilità o in un contesto più comodo come quello casalingo. Durante la nostra prova, ci siamo focalizzati inizialmente sulla modalità TV di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, per poi passare successivamente alla modalità handheld. Sullo schermo della TV, la nuova avventura di Link è renderizzata a una risoluzione nativa di 900p (1600 x 900 pixel) per poi raggiungere un’immagine Full-HD 1080p (1920 x 1080 pixel) tramite il consueto processo di upscaling software.

Diverso il discorso per la versione portatile: non appena l’unità principale viene staccata dal dock, la risoluzione passa dai 900p alla HD 720p (1280 x 720 pixel), adeguandosi alla minore risoluzione dello schermo portatile.
 Al di là di qualsiasi discorso prettamente tecnico, il comparto tecnico/artistico di The Legend of Zelda: Breath of the Wild ha saputo immediatamente rapirci con la sua ampia linea dell’orizzonte, la vegetazione sollecitata dal vento, gli animali sparsi per Hyrule… Insomma, la magia di Zelda sembra più viva che mai e non vediamo davvero l’ora di cominciare a esplorarla con maggiore calma. Anche il frame rate, perlomeno rispetto ai vecchi video mostrati in movimento su Wii U, sembra decisamente più solido e costante che in passato.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Sin dalla presentazione datata giugno 2014 durante l’E3 di Los Angeles, The Legend of Zelda: Breath of the Wild ha colpito al cuore tutti gli appassionati grazie a un concept di rara bellezza e una veste finalmente accattivante e rinnovata. Per capire se si tratterà di un episodio mitico, magari quanto Ocarina of Time, e per testare con mano le tantissime novità in termini di gameplay e narrazione, dovremo sfortunatamente attendere fino al prossimo 3 marzo, data in cui la nuova avventura di Link sarà finalmente disponibile sul mercato europeo su Switch e Wii U. Restate sintonizzati per la nostra recensione, che sarà pubblicata verosimilmente a ridosso dell’uscita europea.