Persona 5

Persona 5 – La rinascita dei JRPG passa per le mani di Atlus?

Per chi è cresciuto a “pane e JRPG”, il fatto che i giochi di ruolo di origine orientale siano ormai diventati un genere di nicchia rivolto a un cerchia sempre più ristretta di vecchi nostalgici non può che suscitare un profondo senso di amarezza. Allo stato attuale delle cose, i giochi di ruolo di origine orientale non sembrano essere neanche meritevoli di uno straccio di remake (testimoniando come gli occhi del “grande pubblico” siano rivolti su ben altri generi) ma con l’arrivo di Persona 5 la speranza di molti, compreso il sottoscritto, è che questo triste trend di mercato possa andare incontro a una netta inversione di tendenza.

Salvo colpi di scena, Persona 5 potrebbe infatti rappresentare il proverbiale messia del genere ruolistico, e questo perché a curarne lo sviluppo da oltre cinque anni è un trio di assoluti fuoriclasse: Shoji Meguro, storico compositore di Atlus dal 1996, Shigenori Soejima graphic designer noto per lo straordinario lavoro svolto su Persona 3 e Persona 4, e “last but not least” come direbbero oltremanica, Katsura Hashino in cabina di regia a garantire il solito, inconfondibile mix di follia e genialità. I loro semplici nomi sarebbero già sufficienti per permettere agli appassionati di dormire sonni tranquilli e guardare al futuro con entusiasmo, ma per fortuna Persona 5 ha già fatto intravedere innegabili qualità dalle (purtroppo poche) informazioni rilasciate fino a oggi.

Incentrato sulle vicende di un ragazzo di 16 anni appena trasferitosi a Tokyo e dei suoi nuovi amici, il titolo ci proietterà nel vivo di un’ennesima realtà onirica attraverso cui il team di sviluppo intende raccontarci una storia all’insegna dell’introspezione psicologica. Quello offerto da Persona 5 sarà infatti un viaggio nei meandri della psiche umana che dedicherà ampio spazio al concetto di “libertà” incoraggiandoci così a profonde riflessioni sulla nostra vita di tutti i giorni. Non il classico gioco di ruolo dunque, ma una vera e propria esperienza con cui Atlus spera di garantire alla serie (e chissà, magari anche all’intero genere) un netto passo avanti in termini di coinvolgimento e intensità.

Sotto il profilo concettuale, il titolo sembra destinato a proporre parecchie novità, senza però stravolgere quelle caratteristiche tipiche che abbiamo imparato a conoscere e amare nel corso degli anni. Tutto, come da programma, ruoterà intorno a intense battaglie a turni in cui ci sarà data l’opportunità di sfruttare un’infinità di Persona differenti per affrontare innumerevoli nemici, ma a differenza del passato, questa volta potremo sfruttare anche due armi contemporaneamente: una da fuoco e una da combattimento ravvicinato.

Una novità sottile, apparentemente ininfluente ai fini dell’esperienza di gioco vera e propria, destinata tuttavia ad accrescere in maniera significativa non solo le variabili tattiche dei combattimenti, ma anche la profondità stessa di ogni confronto armato. Ampio spazio sarà poi ovviamente dedicato alle relazioni tra i vari personaggi proposti che, così come in passato, potrebbero condizionare notevolmente l’esito di qualsiasi battaglia. E in questo senso, sebbene allo stato attuale delle cose Atlus non abbia purtroppo voluto entrare troppo nello specifico, la prospettiva di poter comunicare con i propri compagni anche tramite smartphone, si prospetta senz’altro molto interessante per tutte le implicazioni (narrative e di gameplay) che potrebbero derivarne.

Al di là di questo il titolo dovrebbe poi garantire diversi cambi di ritmo, legati non solo alla presenza di numerose fasi di gioco che sembrano rievocare quelle proposte dallo stesso Hashino in Catherine, ma soprattutto a fronte di svariati minigiochi e, a quanto pare, dell’importanza riservata alle fasi di esplorazione. Tokyo, stando a quanto mostrato fino a oggi da Atlus, potrà essere infatti esplorata con una certa libertà, aspetto che potrebbe riservare non poche sorprese nel corso di un’esperienza che si prospetta già di per sé piuttosto imprevedibile.

CERCASI DATA DI LANCIO

Sebbene l’essenza stessa del prodotto sia ancora avvolta da un fitto alone di mistero, Persona 5 si preannuncia uno dei giochi di ruolo più interessanti del 2016 nonché una delle esclusive più promettenti del parco titoli PS4. E’ chiaramente ancora presto per giudicare il lavoro svolto da Atlus su questo attesissimo sequel, ma stando a quel poco che sappiamo e che abbiamo visto, la sensazione è che il titolo possa davvero rappresentare un netto passo avanti per una delle serie ruolistiche più amate e popolari dell’ultimo decennio. Speriamo solo che Atlus si sbrighi ad annunciare una data di lancio ben definita…