For Honor
Versione testata: PS4

For Honor – Provata la closed alpha su PlayStation 4

Nei giorni scorsi, Ubisoft ha lanciato una closed beta del suo nuovo franchise For Honor per un gruppo ristretto di utenti, che ha avuto modo di provare con mano la bontà del prodotto in lavorazione presso la software house in esclusiva su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Un gioco diverso da quello a cui Ubisoft ci ha abituati negli ultimi anni, in cui potremo prendere il controllo del leader di una fazione tra Cavalieri, Samurai, Vichinghi in un contesto di gioco molto, molto affascinante. Grazie al suo gameplay cooperativo, che permette di collaborare con altri tre guerrieri, For Honor si propone come uno dei giochi più interessanti in arrivo nel 2017. Scopriamone insieme tutti i particolari.

For Honor

LA VIA DEL GUERRIERO

Il fiore all’occhiello dell’intera esperienza è sicuramente il combat system, che vanta meccaniche molto profonde, non proprio facili da padroneggiare, ma che regalano tante soddisfazioni e duelli ad alto tasso di spettacolarità, degni del miglior film di Hollywood. Questo particolare sistema di combattimento richiede sicuramente tecnica e precisione, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva, dove con lo stick destro è possibile impostare il tipo di guardia tra quella alta e laterale sinistra/destra, utile sia per parare gli attacchi nemici, sia per contrattaccare. In fase di contrattacco, infatti, sarà possibile rispondere al nemico con una serie di colpi concatenati, leggeri e pesanti, eseguendo delle vere e proprie combo in cui bastano un paio di colpi ben assestati per eliminare i nostri avversari. Salendo di livello sarà possibile sbloccare e utilizzare della abilità aggiuntive, come il lancio di granate esplosive o fumogene, migliorare per qualche secondo la resistenza ai danni o aumentare la velocità del proprio personaggio. Infine, una speciale abilità chiamata “Revenge” si rivela particolarmente utile qualora si affrontino più avversari, dal momento che saremo più resistenti agli attacchi e potremmo infliggere maggiori danni.

For Honor

Tre le modalità messe a disposizione in questa closed alpha, caratterizzate dal numero di partecipanti: Duel è uno scontro 1 contro 1, Brawl ci metterà in coppia con un compagno per sfidare altri due opponenti, e infine Dominion, che prevede una sfida 4 contro 4. Tutte le modalità sono giocabili in PvP e in PvE, dove i bot guidati dall’IA prenderanno il posto di altri giocatori sparsi in tutto il mondo. Le prime due modalità sono pressappoco simili: nel duello combatteremo contro il nostro avversario in una serie di scontri al meglio delle cinque, mentre nella seconda si affronteranno due coppie di eroi con la possibilità di poter raggiungere il nostro compagno, impegnato in un altro scontro, una volta eliminato il nostro avversario. L’ultima modalità prevede la conquista di tre punti strategici che aumenteranno il nostro punteggio, con la particolarità di doversi scontrare nella zona centrale contro gli eserciti di minion dei due team, che si affronteranno per il controllo della zona, affidando agli eroi il compito di eliminarli velocemente per conquistarla.

Stesso numero per le mappe, ognuna delle quali è tratta da una delle tre fazioni: River Fort, un accampamento nordico, Overwatch, una fortezza giapponese e per finire Citadel Gate, situata all’interno di un castello medievale. Le ambientazioni di queste mappe provengono dalle tre fazioni (Vichinghi, Samurai e Cavalieri) e, pur essendo discretamente ampie, non sono mai eccessivamente dispersive, in modo da rendere più frequenti gli scontri e non creare tempi morti che rallenterebbero troppo il ritmo dell’azione. Oltre a essere ben caratterizzate e molto gradevoli a livello estetico, le  mappe sono state dotate di punti sopraelevati o fossati con lunghi spuntoni dove scaraventare i nostri avversari e permettono dunque un approccio ai combattimenti con una certa tattica.

For Honor

L’ULTIMO SAMURAI

In questa alpha a numero chiuso abbiamo provato le tre fazioni e due delle quattro classi disponibili, ognuna con uno stile di combattimento unico a seconda delle fazione scelta, modificando in maniera sostanziale l’esperienza: Raider e Berserker per i Vichinghi, Orochi e Kensei per i Samurai e per finire Conqueror e Warden per i Cavalieri. I Vichinghi fanno della potenza il proprio punto di forza a discapito della rapidità, caratteristica invece predominante nei Samurai, mentre i Cavalieri sono una via di mezzo tra le due classi e abbinano una potenza di attacco discreta a una buona velocità. Ciò che ne consegue sono scontri molto tecnici e impegnativi in cui bisogna muoversi con il giusto tempismo per anticipare le mosse avversarie e contrattaccare, sfruttando ogni errore del proprio avversario e le peculiarità della classe scelta.

Nei panni di un Raider, ad esempio, abbiamo sferrato attacchi molto potenti infliggendo notevoli danni, dovendo fare i conti però con l’estrema lentezza di questa classe, che ci ha messo in difficoltà contro l’Orochi, dotato di una incredibile agilità che gli permette di sferrare una serie di attacchi veloci. Questa maggiore rapidità si traduce in una minore resistenza ai danni rispetto all’eroe vichingo, aspetto questo che aggiunte ulteriori sfumature a ogni combattimento. La fazione che ci è apparsa più sottotono è stata quelli dei Cavalieri che, nonostante una buona velocità e potenza negli attacchi, ha uno stile di combattimento non particolarmente articolato come le altre due.

SCONTRO ALLA PARI

La situazione, tuttavia, cambia drasticamente negli scontri tra più giocatori, in cui la superiorità o l’inferiorità numerica minano il bilanciamento a favore di chi viene aiutato da uno o più compagni di squadra, costringendo l’avversario a una ritirata o a uno scontro in cui le possibilità di vittoria sono vicine allo zero. Non di rado, infatti, ci è capitato di venire sopraffatti da due o più avversari costringendoci alla fuga o nel peggiore delle ipotesi venire uccisi con facilità disarmante. Questo è uno degli aspetti su cui la software house francese dovrà di certo lavorare per rendere il gioco più bilanciato e ben fruibile sia dal neofita che dal giocatore esperto.

Una volta capito il funzionamento delle meccaniche basilari, il combat system ci ha regalato tante soddisfazioni e i duelli, seppur a tratti ripetitivi, ci hanno reso protagonisti di combattimenti all’ultimo sangue molto spettacolari e decisamente cruenti, un aspetto sui cui Ubisoft punta molto per rendere il gioco quanto più avvincente e reale possibile. Per quanto riguarda la personalizzazione, la closed alpha ci ha permesso di sbizzarrirci con tutta una serie di elementi estetici da sbloccare in base all’esperienza maturata, fra cui spiccano stemmi, tatuaggi e tanto altro. È presente anche una sorta di loot table al termine di ogni match, con degli oggetti che ci permetteranno di migliorare il nostro eroe equipaggiando nuove armi o accessori per le armature. Insomma, tanta carne al fuoco per un titolo che si prospetta decisamente interessante.

VERSO IL 2017 CON OTTIMISMO

Se all’inizio c’era un po’ di scetticismo verso il franchise, dobbiamo ammettere che il lavoro di Ubisoft per questo nuovo brand è davvero molto interessante, a suo modo innovativo e particolarmente adatto agli appassionati di scontri e duelli all’arma bianca, sopratutto per chi fosse appassionato di contesti storici come quello medievale. Il punto di forza dell’intera esperienza è senza ombra di dubbio il sistema di combattimento, inizialmente ostico ma capace di regalare tante soddisfazioni una volta comprese le meccaniche.

Il sistema di controllo si è rivelato pressoché perfetto e senza problemi di input lag, mentre bisognerà testare sul lungo periodo come verrà supportato il gioco e la varietà che sarà in grado di offrire, anche sul versante PvE, che ci è sembrato quello meno avvincente. Il tutto senza dimenticare qualche problema di bilanciamento delle classi e negli scontri in inferiorità numerica, ma visto il tanto tempo a disposizione della software house, siamo sicuri che tutti questi problemi di gioventù saranno risolti prima del debutto sul mercato. Le premesse sono dunque ottime e supportate anche da un motore grafico davvero buono, che si è dimostrato capace di muovere un buon numero di elementi a schermo con una resa grafica piacevole.

For Honor ci ha colpito positivamente e si appresta a diventare uno dei titoli più affascinanti in arrivo il prossimo anno, un must have per gli amanti dei combattimenti medievali ma anche per chi è in cerca di un gioco capace di regalare tante soddisfazione e un buon tasso di sfida.