LawBreakers
Versione testata: PC

LawBreakers – Provata la closed alpha

Sapevamo che non sarebbe passato molto tempo dall’annuncio del ritiro a quello del ritorno nel mondo dei videogiochi da parte dell’eclettico Cliff Bleszinski, nome ormai storico nell’industria per uno svariato numero di motivi, dai primi passi con Jazz Jackrabbit al più recente Gears of War. 
La completa ridiscesa in campo di CliffyB è avvenuta in modo piuttosto veloce nel giro di due anni, tra la fondazione dello studio di sviluppo Boss Key Productions e l’annuncio dell’atteso nuovo progetto, un ambizioso shooter arena free-to-play dal nome in codice BlueStreak.

Lo scorso 26 agosto, il game designer statunitense ha però rivelato il cambio di rotta nella pianificazione: il titolo, ora noto come LawBreakers, avrebbe adottato un modello pay-to-play e sarebbe uscito in esclusiva per PC (pubblicato da Nexon) nel corso del 2016, preceduto da varie fasi di testing pubblico.
 Noi abbiamo avuto modo di passare qualche ora con la nuova closed alpha, disponibile su Steam per un periodo limitatissimo, e siamo dunque pronti a darvi le nostre impressioni, consapevoli che da qui al termine dello sviluppo la strada è ancora parecchio lunga.

LawBreakers

LUPI SOLITARI

Il ritorno in auge degli sparatutto team based, nella fattispecie gli “hero shooter” capitanati dal recente Overwatch di Blizzard, ha di certo influito sul design di LawBreakers, che a una prima occhiata sembra attingere molto dal suddetto genere. 
In realtà, analizzandolo più attentamente, ci si accorge di come Boss Key Productions abbia gettato nel mix diversi archetipi, gli shooter arena su tutti, allo scopo di offrire un’esperienza di gioco innovativa ma dalle basi comunque consolidate. 
La struttura è quella di un multiplayer competitivo, in cui due squadre composte da 5 giocatori si sfidano in match a obiettivi scegliendo una tra le classi a disposizione, selezionabili liberamente a partita in corso e prive di qualsivoglia sinergia.

Per questo motivo l’individualismo acquista maggior valore rispetto al lavoro di squadra e le abilità del singolo tornano a fare la differenza in modo anche piuttosto incisivo nelle sorti dei match, aspetto senza dubbio positivo in un titolo ben più simile a Unreal Tournament che a Team Fortress 2 e affini. 
Ogni classe ha le sue armi (in genere due) e una manciata di interessanti abilità, dotate di cooldown variabili a seconda dell’efficacia della mossa.
 Le armi, caratterizzate da un feeling futuristico unico, sono abbastanza soddisfacenti nell’utilizzo e non vanno mai a corto di munizioni, sebbene di tanto in tanto sia necessario ricaricarle; per quanto riguarda le abilità, invece, abbiamo specialisti in grado di sprintare in aria per brevi periodi di tempo, assassini estremamente mobili muniti di rampino, juggernaut capaci di eseguire schiacciate fulminee dall’alto e soldati che compiono scatti fulminei fornendo bonus agli alleati vicini.

LawBreakers

SFIDANDO LE LEGGI DELLA FISICA

Presenti, tra le altre, delle mosse speciali dai tempi di caricamento prolungati, in breve delle “ultimate” che pur godendo di un design interessante non ci hanno convinto a causa della potenza a volte eccessiva.

 Lo stesso dicasi delle stazioni di cura, piccole strutture a sostituzione dei medikit piazzate in certi punti della mappa in cui bisogna recarsi periodicamente per ripristinare la salute, metodo troppo lento e fastidioso che speriamo venga rimosso perché non consono al ritmo sostenuto pensato dagli sviluppatori.
 Il focus sulla velocità e sulla fruizione delle mappe in tutte le dimensioni viene comunque tenuto alto dalla presenza di zone nevralgiche ad assenza di gravità, nelle quali si fluttua ed è conveniente sfruttare la propulsione fornita dalle armi, insieme alla originalissima prerogativa di far fuoco all’indietro per muoversi con estrema fluidità evitando i nemici.

La modalità da noi testata, una sorta di Cattura la Bandiera rivisitata, ben si sposa con la frenesia dell’azione di LawBreakers, mettendo in scena la contesa di una batteria da recuperare e mantenere nella base alleata fino a che la barra di ricarica non arriva al 100%, decretando quindi la vittoria del team possessore. 
I contenuti testati nella closed alpha sono alquanto limitati (una mappa, una modalità, quattro classi) e non ci permettono di  approfondire l’analisi del titolo come vorremmo, tuttavia quel che abbiamo visto finora ci lascia un buon auspicio per il futuro dello shooter targato Boss Key.

LawBreakers

Con l’aggiunta di ulteriori variabili, LawBreakers potrà certamente godere di ottima varietà e durevolezza a lungo termine, viste le notevoli doti già dimostrate durante la fase di anteprima che lasciano trasparire tutto l’amore di Bleszinski per gli shooter competitivi e l’indubbia volontà di portare una ventata d’aria fresca al genere, andando più o meno controcorrente. 
Il potenziale c’è, eccome: ci auguriamo solo di vederlo sfruttato appieno nella release finale del gioco, prevista nei prossimi mesi in esclusiva su PC.