Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016
Versione testata: PS4

Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 – Provata la versione Wii U

Tra una ventina di giorni e a circa due mesi dal lancio della versione per Nintendo 3DS, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 sarà disponibile anche su Wii U. Finalmente abbiamo potuto mettere le mani sul gioco definitivo per raccontarvi un po’ le nostre prime impressioni.

Come per l’edizione portatile (e come, ormai, siamo abituati da anni), anche in questa edizione siamo di fronte a una serie di attività sportive a cui Mario, Sonic e la loro manica di amici parteciperanno desiderosi di vincere la medaglia d’oro. Nulla di nuovo sotto il sole, e infatti la prima sensazione che alberga nel nostro cuore una volta fatto partire il gioco è proprio quella di non avere a che fare con un capitolo particolarmente innovativo, anzi.

SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA, PERÒ…

Ovviamente, gran parte della “colpa” è dovuta al fatto che un gioco su licenza delle Olimpiadi estive non è che possa includere discipline inesistenti all’interno del palinsesto. C’è però da dire che i minigiochi ispirati agli eventi olimpici possono essere reinventati e sviluppati secondo nuove interpretazioni. La sensazione predominante mentre si gioca alla versione 2016 di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici, invece, è che questo non sia stato fatto e che si sia rimasti ancorati a una struttura più classica che mai. Mentre l’edizione Londra 2012 per Wii aveva, infatti, messo in campo tutte le peculiarità di Wii Remote per affrontare le varie discipline, quattro anni dopo su Wii U ogni minigioco sembra decisamente più piatto.

Di fronte a tanta generosità offerta dal Game Pad e dal Telecomando Wii, ci si chiede perché SEGA e Nintendo abbiano deciso di ignorare tutto, offrendo un metodo di controllo tanto classico da riportarci, ma senza alcuna lacrima di nostalgia, ai videogiochi sulle Olimpiadi degli anni ’80. Apparentemente, gran parte degli eventi che abbiamo provato si conducono unicamente premendo furiosamente i pulsanti. Anche discipline come il Tiro con l’Arco, che avrebbero potuto essere rispolverate grazie all’utilizzo del giroscopio del Game Pad o del suo secondo schermo, o addirittura del microfono, fanno inspiegabilmente uso solo del controller e dei tasti.

LE OLIMPIADI NEL REGNO DEI FUNGHI

Nelle passate edizioni, Nintendo e SEGA si erano inventate una serie di minigiochi alternativi che ambientavano le varie discipline olimpiche nel Regno dei Funghi o in quello di Sonic, con delle nuove regole deliranti e l’introduzione dei power-up tipici delle due serie all’interno dell’evento. Vista la rigida struttura degli sport inclusi nella raccolta, questa idea è certamente stata riconosciuta come un buon escamotage per offrire una versione più colorata e alternativa di sport che altrimenti rischiano di essere troppo uguali a loro stessi. Per fortuna, queste re-interpretazioni tornano anche su Wii U. Nel calcio di Rio 2016, ad esempio, la versione “Nintendosa” permette alle squadre di poter lanciare una sorta di onda energetica dai piedi dei protagonisti per destabilizzare gli avversari, mettendoli K.O. per qualche secondo. Anche la gestione del punteggio è ben diversa, e richiede ai giocatori di accumulare punti passandosi la palla o abbattendo gli avversari per poi guadagnarli definitivamente solo dopo il gol.

Altro esempio: nel Beach Volley fanno la loro comparsa sul sabbioso campo da gioco i cubi con il punto interrogativo di Mario Kart, donando ai giocatori la possibilità di lanciare gusci o palle di fuoco agli avversari dall’altra parte della rete. Se in passato il loro numero era pari o addirittura superiore alle discipline ufficiali, in questa edizione Wii U, almeno inizialmente, le fantasiose versioni alternative sono disponibili solo per tre discipline. Speriamo vivamente che altri se ne possano sbloccare con l’ottenimento di medaglie o premi.

STANCHI AL TRAGUARDO

L’aspetto grafico non si allontana molto da quanto ci aspettavamo: pur non gridando mai al miracolo, il motore di gioco fa il suo lavoro e, ancor più importante, tutte le discipline sono rappresentate con una grafica pulita e con inquadrature intelligenti che rendono tutto leggibile e chiaro al giocatore. Anche i menu sono pratici e decisamente in linea con tutti i materiali sviluppati per le Olimpiadi di Rio. È quasi commovente vedere la rappresentazione 3D di uno stadio reale invasa da funghetti, mongolfiere volanti a forma di Mario e Sonic, e bandierine con la “M” rossa più famosa del mondo.

Sempre come da tradizione, ai soli minigiochi si aggiunge una serie di modalità più o meno intriganti come la possibilità di acquistare capi d’abbigliamento per il proprio Mii per aumentare le sue abilità sportive, o la possibilità di sfidarsi con i ghost di un giocatore online (ma rigorosamente in differita: vengono salvati sul server i record di altri giocatori, scaricati su Wii U e messi a disposizione per delle sfide): vedremo nella recensione pubblicata prossimamente su VGN dopo una prova più approfondita quanto queste modalità accessorie possano aiutare un titolo che, mai come quest’anno, sembra soffrire di una stanchezza incredibile.